Come investire in azioni nella seconda parte del 2012

Rispetto alla scorsa estate gli investitori hanno una minore propensione verso l’acquisto di azioni, a causa dell’elevata volatilità sui mercati, per le incertezze legate alla crisi della zona euro e per le aspettative di forte rallentamento dell’economia globale. Circa un anno fa si investiva maggiormente in azioni, grazie anche un buon primo semestre nel 2011. Oggi la situazione è cambiata radicalmente, in quanto le tensioni sui debiti sovrani europei sono aumentate e restano le incognite legate al ciclo economico.

Gli investitori oggi devono fare i conti con il fatto che non esiste più il rischio zero. L’investimento in azioni può essere ancora molto produttivo, a patto di essere molto selettivi e di non pagare prezzi eccessivamente elevati su valori legati a risultati di crescita molto veloci. Secondo Igor De Maack, money manager e azionista di Dnca Finance, intervistato da Il Sole-24 Ore PLUS, si può anche pensare di “diversificare verso gli Stati Uniti o nei paesi emergenti ma non per giocare sugli effetti valutari ma per investire in imprese reali”.

Il gestore francese, specializzato in equity, ritiene che nella zona euro ci sono molte società che ormai hanno un business model diversificato su scala internazionale e che il mercato europeo offre attualmente valutazioni azionarie non particolarmente elevate. De Maack consiglia ai propri clienti di investire tra il 20% e il 45% del portafoglio in azioni in base alla propensione al rischio. Quando diventa difficile scommettere sull’equity, il suggerimento è puntare sui corporate bond con scadenza inferiore ai 5 anni.

Si tratta pur sempre di una buona alternativa al classico investimento in azioni, anche se qui l’investitore deve accontentarsi semplicemente del pagamento della cedola senza beneficiare della potenziale rivalutazione. Il gestore parigino punta molto sul titolo Alstom, gruppo attivo nella produzione e trasmissione di energia e del trasporto ferroviario: la società paga attualmente un P/E 2012 di 7, ovvero un livello storicamentemolto basso.

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