Dove investono i “paperoni” italiani

L’incertezza che regna sul futuro della zona euro sta spingendo la maggior parte degli investitori italiani più facoltosi a prendere in considerazione la diversificazione del proprio portafoglio con investimenti alternativi all’euro, ma anche ad incrementare la componente assicurativa. L’interesse dei “paperoni” per le polizze assicurative viene confermato anche dall’Associazione private banking italiana: nel 2007, cioè prima che scoppiasse la tempesta sui mercati finanziari, la quota era inferiore al 7%, mentre a fino 2011 aveva toccato il 9,6%.

La crisi ha rafforzato l’approccio prudente dei paperoni italiani, il cui obiettivo principale è diventato quello di preservare il proprio capitale piuttosto che ricercare rendimenti interessanti tra le varie asset class. Dal portfolio dei risparmiatori facoltosi sono usciti sempre più flussi di denaro in precedenza destinati all’investimento in azioni e titoli di stato di medio-lungo termine per far posto a corporate bond, valute estere, liquidità e prodotti assicurativi. Nei portfolios inferiori al milione di euro è cresciuta la quota del risparmio gestito, che viene giudicato da questa categoria di investitori il modo più efficiente per gestire gli investimenti.

Nei portfolios sopra i cinque milioni di euro è scesa nettamente la quota di gestioni patrimoniali e fondi di investimento per lasciare spazio soprattutto alla liquidità, in attesa di tempi migliori. I titoli di stato italiani continuano a piacere, ma vengono considerate quasi esclusivamente le scadenze più brevi. Tra i prodotti assicurativi, invece, c’è forte interesse per le polizze unit linked, che permettono di combinare la copertura assicurativa con i vantaggi civilistici delle polizze vita.

La grande novità nei portfolios dei paperoni italiani è costituita dalla diversificazione in valute estere. Sebbene questo modus operandi dovrebbe essere un fattore strutturale per qualsiasi portfolio di investimento, è solo da poco tempo che sta prendendo corpo qquesta tendenza. Le valute preferite sono il dollaro americano, il franco svizzero e la sterlina, ma hanno un certo appeal anche dollaro canadese, dollaro australiano e yen, oltre alle corone scandinave.

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