Trading e Private Banking premiano Credit Suisse

 

Sono sempre di più le banche e gli investitori che mirano ad accrescere la propria esperienza in due comparti ormai consolidati e fondamentali nel settore finanziario: il trading e il private banking.

Dove investono i “paperoni” italiani

L’incertezza che regna sul futuro della zona euro sta spingendo la maggior parte degli investitori italiani più facoltosi a prendere in considerazione la diversificazione del proprio portafoglio con investimenti alternativi all’euro, ma anche ad incrementare la componente assicurativa. L’interesse dei “paperoni” per le polizze assicurative viene confermato anche dall’Associazione private banking italiana: nel 2007, cioè prima che scoppiasse la tempesta sui mercati finanziari, la quota era inferiore al 7%, mentre a fino 2011 aveva toccato il 9,6%.

Banca Profilo: ritorno al dividendo per gli azionisti

Grazie all’incremento dell’utile, ed ai ricavi 2010 in crescita, Banca Profilo, nel corso del prossimo mese di maggio 2011, tornerà a distribuire il dividendo agli azionisti. A darne notizia è stata proprio Banca Profilo dopo che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Matteo Arpe, ha approvato il progetto di Bilancio al 31 dicembre del 2010, caratterizzato in particolare da una crescita dei ricavi netti che passano anno su anno da 36,5 milioni a 46,7 milioni di euro; il fatturato del Private Banking, sempre anno su anno, è inoltre quasi raddoppiato con un +94,3% a 16,5 milioni di euro, mentre la raccolta totale consolidata è cresciuta nell’esercizio del 19,5% a 2,76 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2010, inoltre, Banca Profilo conferma il proprio elevato indice di patrimonializzazione in virtù di un Tier 1 ratio al 25,3%. L’utile netto annuo consolidato, a 5,6 milioni di euro, è cresciuto del 79%, anno su anno, rispetto ai 3,1 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.