Gruppo Zucchi: ritorno all’utile senza effetti Descamps

Si è chiuso in utile, almeno per quel che riguarda le attività in funzionamento, il 2010 per il Gruppo Zucchi, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, Zucchi ha archiviato il 2010 con un risultato d’esercizio, considerando le sole attività in funzionamento, pari a 0,6 milioni di euro rispetto ad un risultato negativo per 25,6 milioni di euro nell’anno 2009. Luce verde anche per il fatturato, cresciuto a livello consolidato a 188,2 milioni di euro rispetto ai 171,8 milioni di euro dell’anno 2009. Bene anche l’Ebitda, a 13,9 milioni di euro rispetto ad un Ebitda negativo per 5,7 milioni di euro con cui era stato archiviato l’esercizio di Bilancio 2009. Includendo gli effetti residui di Descamps, asset in dismissione, il Gruppo Zucchi archivia comunque il 2010 con un risultato d’esercizio negativo per 20,2 milioni di euro ma comunque in netto miglioramento rispetto ai -48,8 milioni di euro del 2009.

Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore delegato del Gruppo Zucchi, Matteo Zucchi, il 2010 per la società è stato un anno chiave proprio per il ritorno in utile, escludendo gli effetti residui di Descamps che, lo ricordiamo, è stata ceduta nello scorso mese di febbraio per una quota pari all’80%. L’Ad inoltre ha posto l’accento sul fatto che sono tornate in positivo Mascioni e Zucchi, due delle unità di business della società, grazie sia agli interventi di riduzione dei costi, sia agli investimenti commerciali fatti in passato che ora hanno portato a riacquisire quote di mercato.

Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il Gruppo Zucchi ha fatto presente come quello del tessile europeo, oramai da parecchi anni, non registri aumenti nei prezzi di vendita, così come continuano a farsi sentire le debolezze di natura congiunturale accompagnate da aumenti dei prezzi sia delle materie prime, sia dei semilavorati. Quindi, recita una nota emessa da Zucchi, “non è facile prevedere l’elasticità della domanda al prezzo e, di conseguenza, l’effetto sui consumi degli aumenti di prezzo che il mercato sta registrando e registrerà nei prossimi mesi“.

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