Vivendi attacca Elliott: oggi cda straordinario Telecom

Gli animi sono agitati e la situazione tutt’altro che semplice ed in attesa del parere del Tribunale di Milano sul ricorso da lei presentato in merito all’assemblea del prossimo 24 aprile, Vivendi attacca Elliott Management, sancendo l’ennesimo episodio di contrasto tra le due società.

Il punto in realtà è uno solo: sembra essere impossibile per Vincent Bollorè  subire il “contrattacco” di Elliott in merito alla gestione della società di telecomunicazioni. E ancor di più dopo che per mesi la sua azienda è stata attaccata da Consob e Governo perché non in linea con le attuali norme vigenti in materia di società di telecomunicazioni. Essenzialmente il cda straordinario di oggi ha all’ordine del giorno alcune integrazioni alle informazioni richieste dalla Commissione in vista dell’assemblea del 24 aprile: ma è gioco forza chiedersi cosa deciderà in merito alla stessa il giudice al lavoro sul ricorso di Telecom e Vivendi. Il prossimo 24 aprile, nonostante le già avvenute dimissioni, dovrà essere considerato revocato o meno? Come si svolgeranno le nuove elezioni del cda?

In poche parole, potrà Vivendi prendere ancora tempo? Di certo non mancano ai suoi manager le parole per commentare cosa sta accadendo in casa Telecom attraverso una nota:

Elliott afferma di sostenere strategia di Amos Genish ma in realtà vuole imporre un nuovo, differente corso focalizzato sullo smantellamento del Gruppo. Elliott non spiega come quel piano possa essere implementato con un Cda diviso. Non spiega neppure come intende imporre una nuova strategia ad Amos Genish e al suo team senza il supporto del principale azionista della società. Difficile anche credere al supporto di Elliott al piano industriale Digitim con in aggiunta una lista di altre proposte, molte delle quali sono state già prese in considerazione e respinte come impraticabili o potenzialmente dannose per la stabilità finanziaria della società in un momento cruciale. Per fare un esempio, basta citare quei paesi dove la separazione della rete è stata un fallimento.

 

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