Tim, nulla di fatto per Vivendi: assemblea a fine marzo

Ancora un nulla di fatto per Vivendi in merito ai tentativi di riprendere il controllo di Telecom: il consiglio di amministrazione ha deciso di convocare un’unica assemblea degli azionisti il 29 marzo per discutere del bilancio e della possibile revoca di consiglieri richiesta dall’azienda francese, primo azionista di Tim.

TIM

Vivendi aveva richiesto lo scorso 14 dicembre la convocazione di un’assemblea sia per discutere la revoca di 5 consiglieri in quota Elliott Management, sia per stabilire l’incarico dei revisori: in questo modo l’azienda di Bollorè avrebbe voluto ottenere la rimozione dal loro ruolo di Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari , Dante Roscini e Paola Giannotti de Ponti sostituendoli con Franco Bernabè, Rob van der Valk, Flavia Mazzarella, Gabriele Galateri e Francesco Vatalaro.

Tim ha sottolineato, attraverso una nota, che ovviamente la richiesta di Vivendi di discussione è stata accolta ma che il tutto, insieme al bilancio, verrà discusso a fine marzo in un’unica convocazione insieme al bilancio, la cui assemblea dedicata era stata fissata inizialmente per il prossimo 11 aprile. E’ possibile leggere all’interno del documento:

Al fine di venire incontro alla richiesta del socio, è stato deciso di accelerare il calendario sociale con riferimento al Consiglio di Amministrazione di approvazione del bilancio e all’Assemblea Ordinaria, rispondendo così alle esigenze del socio. Di contro, l’ovvia indisponibilità – a oggi – dei risultati di Tim per l’esercizio 2018 impone di fare riserva di eventuale successivo inserimento nell’agenda assembleare del tema della distribuzione del dividendo, che sarà deciso una volta disponibile il progetto di bilancio, il cui esame è anticipato dal 26 febbraio (come da calendario finanziario già comunicato) al 21 febbraio 2019.

Vivendi dal canto suo, denunciando l’ostruzionismo di Elliott, sottolinea che farà richiesta di una nuova convocazione in estate in caso di necessità.

 

Lascia un commento