Tim, Elliott a sopresa licenzia Amos Genish

Con un’assemblea straordinaria il consiglio di amministrazione di Telecom ha sfiduciato l’ad Amos Genish: Elliott, a sorpresa, ha prodotto l’ennesimo colpo di scena nella lunga storia di questa società già messa sotto scacco con la diatriba corrente che li coinvolge con il socio di maggioranza Vivendi.

Si tratta di un vero e proprio ribaltone occorso in queste ore e poi confermato dalla società: Il consiglio si è espresso con dieci voti a favore dell’estromissione e cinque contrari, i consiglieri legati a Bollorè, tra i quali figura lo stesso ex ad. Viene spiegato nel comunicato:

Tim ha revocato con decisione assunta a maggioranza e con effetto immediato tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish e ha dato mandato al Presidente di finalizzare ulteriori adempimenti in relazione al rapporto di lavoro in essere con lo stesso. Il presidente del comitato nomine e remunerazione ha provveduto alla convocazione dello stesso comitato per gli adempimenti di sua competenza relativamente alla individuazione del nuovo amministratore delegato. E’ è stata convocata una nuova riunione del consiglio di amministrazione per il giorno 18 novembre 2018 al fine di provvedere alla nomina di un nuovo amministratore delegato. Il consiglio di amministrazione ringrazia Amos Genish per il lavoro svolto nell’interesse della società e di tutti i suoi stakeholders in questi quattordici mesi di intensa attività.

In attesa dell’incontro di domenica sarà il presidente del cda Fulvio Conti a gestire le deleghe dell’ex ad: nonostante il voto sia occorso oggi già iniziano a rincorrersi i primi nomi come quelli di Alfredo Altavilla o Rocco Sabelli. Elliott ha rimosso una pedina scomoda, ma c’è da esserne sicuri: Vivendi è pronto alla lotta, forse chiamando al voto di un nuovo cda.

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