Buoni Ordinari del Tesoro Annuali in asta 13 Giugno 2012

La prossima asta del Ministero dell’Economia e delle Finanze in programma riguarda l’offerta di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza annuale ed è prevista per il 13 Giugno prossimo con scadenza al 15 dello stesso mese.

L’importo dell’emissione è di 6,5 miliardi di euro di Buoni; la scadenza al 14 giugno 2013 è pari a 364 giorni effettivi. Il ministero, nella nota di emissione, comunica che non sussistono particolari esigenze di cassa che richiedono l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza trimestrale e pertanto questa non avverrà nel mese di Giugno in corso.

Il 15 del mese vengono a scadere BOT per un totale di 9615 milioni di euro di cui 3,5 miliardi di euro con scadenza a tre mesi e 6,115 miliardi di euro con scadenza ad un anno. 

Sottoscrizioni BTP Italia del 4 Giugno 2012

I dati sulle sottoscrizioni del BTP Italia in questa prima giornata della seconda emissione vanno letti con attenzione, per non cadere in analisi sbagliate che potrebbero scatenare il panico. Come in ogni mercato le novità attraggono due categorie di investitori; chi cerca semplicemente nuove occasioni in acquisto, e chi invece cerca la speculazione vera e propria (come è successo per il collocamento di Facebook). La prima categoria di investitori è stata attratta in Marzo dal primo collocamento dei BTP Italia e questo forte interesse si è tramutato in un’offerta che è dovuta raddoppiare per soddisfare la domanda. 

Emissione BTP lungo termine 30 maggio 2012

Diffusi i dettagli per l’ultima emissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze prevista per la fine del mese, ed esattamente al 30 maggio 2012 con regolamento al 1° giugno 2012. Dopo il collocamento di oggi, ancora una volta con aspetti contrastanti sul rapporto che lega rendimenti ed importo del collocamento, l’attenzione si concentra sull’emissione di lungo termine del MEF che precede di qualche giorno la nuova asta dei BTP Italia prevista per la prima ottava di Giugno 2012.

Il 30 maggio 2012 saranno emessi due Buoni del Tesoro Poliennali rispettivamente a cinque e dieci anni di scadenza; il primo ha ISIN ancora da attribuire ed offre un rendimento annuo lordo del 4,75% con scadenza al 1° giugno 2017 (e decorrenza al 1° giugno 2012). Il totale previsto in emissione per questo primo titolo è compreso tra 2,5 miliardi di euro e 3,5 miliardi di euro.

Emissione di BOT semestrali di Maggio 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso i dati relativi alla nuova asta di BOT semestrali prevista per il mese di Maggio 2012; il collocamento sarà di 8500 milioni di euro per i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a 183 giorni (30.11.2012).

L’emissione sarà relativamente importante per il MEF; l’andamento contrastante dei titoli di Stato nei mesi precedenti potrebbe essere arrivato al dunque finalmente e gli investitori attendono il collocamento per “tastare il polso” al mercato di breve termine e valutare la fiducia residua degli investitori.

Esiste ancora il rischio che l’Italia sia vista come la nuova Grecia; l’accostamento pericoloso della stampa con la Spagna potrebbe diventare una realtà se le aste di Maggio si concluderanno negativamente e per questo motivo anche il mercato azionario questa volta risponderà prontamente al collocamento, almeno a Piazza Affari.

Germania colloca Bund Maggio 2012 a tasso zero

Siamo ormai prossimi al paradosso e quello che viene considerato un motivo di vanto potrebbe velocemente trasformarsi in un problema serio; il nuovo collocamento dei titoli di Stato tedeschi a due anni “Schatz” ha visto un rendimento pari allo 0,07% per una raccolta complessiva di 4,555 miliardi di euro. L’alta domanda è ancora una volta una chiara indicazione che arriva dal mercato dei titoli di Stato; la Germania è ancora considerata un porto sicuro per i capitali e gli investitori, pur di dirottare il proprio denaro verso lo Stato Federale Tedesco, sono disposti ad accettare rendimenti a dir poco imbarazzanti.

Quale che sia la causa di tanta sfiducia verso il resto dell’Europa, siamo vicini ad un paradosso; con situazioni in ripresa e di stabilità (tutte, tranne Grecia e Spagna) e rendimenti a dir poco vantaggiosi, perchè gli investitori continuano a puntare sulla Germania, che non ha poi una situazione così diversa da Italia e Francia? 

Risultati asta BTP maggio 2012

I risultati dell’asta di BTP di maggio 2012 creano nuovi contrasti sul mercato finanziario; l’emissione ha ricevuto ancora una volta una forte domanda (anche se in leggero calo rispetto alla precedente) ma nonostante questo lo spread risente ancora una volta dell’incertezza e di riflesso scattano le vendite sul mercato azionario.

Il collocamento di titoli non più in corso di emissione è stato complessivamente pari a 1,75 miliardi di euro, ovvero il massimo dell’offerta prevista dal MEF; il titolo di marzo 2020 con rendimento al 4,25% è stato venduto per 542 milioni di euro, mentre il BTP con scadenza marzo 2022 al 5% lordo annuo è stato acquistato per un importo complessivo pari a 651 milioni di euro. Infine, il titolo di marzo 2025 è stato emesso per 557 milioni di euro.

Esito positivo asta BOT maggio 2012

L’emissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze prevista per questa mattina ha avuto esito positivo. L’offerta riguardava titoli di Stato con scadenza a tre mesi ed a dodici mesi, ed in entrambi i casi la domanda è stata più che soddisfacente per il MEF, che ha registrato un calo netto dei tassi di interesse rispetto all’emissione di aprile scorso.

I Buoni Ordinari del Tesoro in asta con scadenza trimestrale sono stati collocati per l’intero importo (tre miliardi di offerta a fronte di 7 miliardi di euro di domanda); il tasso di interesse registrato è dello 0,865% rispetto all’1,249% precedente ed il bid-to-cover è salito da 1,516 del mese precedente a 2,49. Per quanto riguarda l’emissione di BOT con scadenza annuale, sono stati assegnati tutti e sette i miliardi di euro previsti dal MEF  ed il tasso di interesse è, anche in questo caso, in netto calo; al prezzo di 97,689 sono stati emessi i BOT annuali con rendimento al 2,340%, inferiore al precedente 2,840% di aprile scorso.

Titoli di Stato medio-lungo termine in asta 14 Maggio 2012

Grande attesa per la nuova asta di BTP di lungo termine prevista dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 14 maggio prossimo, con regolamento al 16 maggio. L’andamento del mercato azionario estremamente incerto è guidato principalmente dalle aste dei Paesi più a rischio (come Spagna e Portogallo) ma anche sul MOT italiano la tensione è ancora alta ed un’asta positiva può cambiare le sordi di breve-medio termine.

In asta il 14 maggio ci sarà il prestito con decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° marzo 2015, con un rendimento annuo lordo del 2,5% ed ISIN IT0004712748. L’emissione sarà compresa tra i 2,5 miliardi di euro ed i 3,5 miliardi di euro.

Grecia da incubo, tassi al 4,69%

Questa mattina sono avvenute le emissioni dei titoli di Stato di Atene, mentre il clima politico è sempre più infiammato. L’incarico di ieri sulla formazione di un nuovo Governo in poche ore affidato a Antonis Samaras (dei conservatori di Nuova Democrazia) è passato oggi al Radicale Alexis Tsipras, mentre la stretta sulla Grecia diventa sempre più insostenibile.

Lo Stato deve infatti approvare immediatamente tagli alle spese per 11 miliardi di euro tra il 2013 ed il 2014, per ottenere poi gli aiuti necessari al rilancio dell’economia. La corsa contro il tempo è frenata dall’ipotesi di nuove elezioni già a metà Giugno, come sostengono gli analisti di Deutsche Bank.

Le Borse Europee scendono vistosamente sulla paura per l’uscita della Grecia dall’area Euro; il fallimento della moneta unica sarebbe insostenibile per i Paesi membri, visto che tutti i provvedimenti presi a favore di Atene non sono riusciti  a risollevare  i conti. Nel momento in cui Spagna o Portogallo o anche Italia si troveranno nella stessa situazione si rischierebbe quindi un nuovo fallimento, causato sopratutto dall’incapacità dell’Eurotower di gestire la Moneta Unica, controllata praticamente dalla Germania.

Risultati asta BOT Aprile 2012

Dopo un’apertura di Borsa poco convincente arrivano i risultati dell’asta di BOT semestrali prevista per oggi che confondono le idee agli investitori e rimarcano ancora una volta le difficoltà degli ultimi mesi nel campo della finanza. Con una domanda di oltre 14 miliardi di euro ed un’offerta completamente coperta di 8,5 miliardi di euro  il MEF potrebbe ritenersi soddisfatto dell’emissione di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, anche se i dati sul rendimento fanno storcere il naso agli investitori che ancora non sanno bene come valutare l’andamento dei titoli.

Il rapporto di 1.71 rispetto al precedente 1.5 su domanda/offerta farebbe pensare ad un ridimensionamento del rendimento ed invece i titoli schizzano in alto fino ad arrivare ad un valore medio di 1.772% per l bot a breve termine.

Aste titoli di Stato nella media

Il collocamento di titoli di Stato previsto per oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha restituito un esito nella media, senza grosse sorprese come invece qualcuno forse si aspettava. L’emissione di CTZ con scadenza a gennaio 2014 è stata pari a 2,5 miliardi di euro con un tasso di interesse al 3,355% contro il precedente 2,535%. Il bid-to-cover è pari a 1,80 in leggero ribasso rispetto all1,86 precedente ed in ogni caso l’ammontare emesso corrisponde al massimo preventivato dal MEF.

L’emissione di BTP indicizzati all’inflazione con scadenza nel 2019 è stata pari a 442 milioni di euro con un tasso del 4,32% ed un bid-to-cover pari a 2,238. Sono stati collocati inoltre 501 milioni di euro di BTP con scadenza nel 2017 con un tasso medio pari al 3,88%.

Emissione BTP del 27 aprile 2012

L’ultimo comunicato stampa emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze contiene i dettagli della prossima asta di Buoni del Tesoro Poliennali in emissione a fine Aprile 2012. Il primo prestito emesso dal MEF il prossimo 27 aprile (con regolamento previsto al 2 maggio) ha decorrenza 1° febbraio 2012 e scadenza 1° maggio 2017 ed un tasso di interesse lordo pari al 4,75% annuo. Il BTP è identificato dall‘ISIN IT0004793474 e l’ammontare dell’emissione sarà compresa tra un minimo di 1500 milioni di euro ed un massimo di 2500 milioni di euro.

Il secondo prestito in emisisone ha decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° settembre 2022. Il rendimento annuo lordo è pari la 5.5% mentre l’ISIN identificativo è IT0004801541. L’emissione sarà compresa tra 1,500 milioni di euro e 2.500 milioni di euro.

Asta titoli di Stato CTZ, BTP€i e BOT del 24 e 26 aprile

Nuova emissione di titoli di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Anche se non si tratta dei Buoni del Tesoro Poliennali a dieci anni che hanno una grandissima influenza a Piazza Affari, le aste del prossimo 24 e 26 Aprile saranno comunque seguite da Milano e da tutta l’Eurozona.

I titoli in emissione sono rispettivamente i CTZ ed i BTP€i il giorno 24 aprile ed i BOT il giorno 26 Aprile 2012; la prima asta comprende i Certificati del credito del Tesoro Zero Coupon con ISIN IT0004793045 per un ammontare compreso tra 1,5 miliardi di euro e 2,5 miliardi di euro con decorrenza il 31 gennaio 2012 e scadenza il 31 gennaio 2014. Per quanto riguarda invece i Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro i titoli in corso di emissione saranno due; il primo con ISIN IT0004085210 e rendimento al 2,10% annuo, mentre il secondo avrà rendimento al 2.,35% annuo ed ISIN IT0004380546 con decorrenza al 15 marzo 2008 e scadenza al 15 settembre 2019. L’importo complessivo delle due emissioni sarà compreso tra 500 milioni di euro e 1000 milioni di euro. Il rendimento del BTP€i indicato è annuale ma remunerato semestralmente.

Spread stabile, Schatz ai minimi assoluti

Nuovo record per i titoli di Stato tedeschi; l’asta di oggi dello Schatz a due anni ha visto il dimezzamento dei rendimenti, che ora, dopo un collocamento con bid-to-cover a 1.8, si attestano ai minimi record a 0.14% su base annua. Il rendimento, praticamente dimezzato dalla precedente emissione, rende quasi sfavorevole investire in titoli di Stato tedeschi e contribuisce ad aumentare le tensioni sullo spread grazie ad una situazione che è al limite dell’assurdo.

Il pericolo spread ora non è più governato e pilotato dall’innalzamento dei rendimenti di Italia e Spagna, ma piuttosto viene modificato dal continuo calo dei rendimenti dei titoli tedeschi, vicini ormai al paradosso per cui investire in Germania costa dei soldi.