Da Bnp Paribas due certificati su Adidas e Deutsche Post

La giornata ieri il segmento Sedex di Borsa Italiana ha accolto due nuovi certificati di investimento targati Bnp Paribas Arbitrage Issuance: si tratta, nello specifico, di due Athena Relax Certificates che andranno a prendere in considerazione altrettanti titoli azionari. Anzitutto, bisogna subito specificare che la liquidazione di tali strumenti finanziari sarà di tipo monetario, mentre la modalità di esercizio sarà quella europea. In aggiunta, la negoziazione dei prodotti in questione avrà luogo con una data ben specifica, vale a dire quella che decorre dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione.

Rbs emette dei mini-futures collegati a internet

Parlare di investimenti finanziari in questi ultimi mesi significa soprattutto scommettere su un settore ben preciso, quello di internet: volendo essere più precisi, si fa molto affidamento sui social network, ma non solo. L’attesa per lo sbarco di Facebook a Wall Street è piena di speranze, per il momento però ci si può accontentare dell’ultima emissione di Royal Bank of Scotland. L’istituto di credito britannico è stato infatti protagonista del collocamento presso Borsa Italiana di alcuni interessanti certificati mini-futures, i quali sono collegati proprio alle performance dei colossi di questo comparto, vale a dire Google, Yahoo, Linkedin, Appe, Groupon e Zynga.

Ppr Sa ritorna alle quotazioni obbligazionari dopo due anni

Ppr Sa, il colosso che detiene le partecipazioni dei principali brand del lusso (in primis Gucci e Yves Saint Laurent), ha venduto il primo bond a suo nome dopo quasi due anni di attesa: nello specifico, si tratta di una emissione finanziaria di importo pari a 250 milioni di euro, con il rendimento iniziale che è stato fissato a 3,75 punti percentuali. La scadenza in questione, inoltre, è prevista per il mese di aprile del 2015, dunque la maturazione avverrà tra poco più di tre anni. Volendo essere ancora più precisi, poi, bisogna precisare che l’ammontare citato in precedenza non è altro che una aggiunta opportuna a un’altra quotazione, con il totale che è in questo modo giunto a 750 milioni.

Banca Aletti emette un Planar Certificate in scadenza nel 2015

La denominazione del nuovo certificato di investimento di Banca Aletti è davvero lunghissimo, ma si propone come uno dei primi e più interessanti strumenti finanziari del 2012: l’istituto del gruppo Banco Popolare ha infatti emesso appena due giorni fa il Planar di tipo Quanto su basket di indici: Planar Quanto su Basket Index 10_11 Protezione 90% Partecipazione 100% 21 Ottobre 2015. Di cosa si tratta esattamente? Questo prodotto, il quale è stato collocato presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, beneficia, come accade di consueto in questi casi, di una liquidazione di tipo monetario.

Munich Re propone un Cat Bond con scadenza nel 2015

Munich Re, gruppo assicurativo specializzato in soluzioni adatte per qualsiasi tipo di rischio, ha lanciato un nuovo Catastrophe Bond: la compagnia di Monaco di Baviera ha infatti puntato su una obbligazione che beneficia di una scadenza quadriennale (il termine preciso è stato fissato il 9 aprile del 2015), con tanto di quotazione che è stata garantita da un veicolo finanziario speciale, vale a dire Queen Street IV Capital (la registrazione di quest’ultimo è stata effettuata in Irlanda). Per quel che concerne, poi, i vari modelli di rischio collegati a questo bond, essi sono stati sviluppati nel dettaglio dalla Air Worldwide. Tale prodotto è in grado di coprire la stessa Munich Re dalle perdite derivanti da eventi estremi, con tanto di un periodo di rendimento statistico combinato pari a cinquanta anni.

Messico: alti rendimenti per i bond del Grupo Posadas

I costi relativi all’indebitamento del Grupo Posadas stanno crescendo fino ai livelli di quattro mesi fa: l’operatore alberghiero messicano ha infatti deciso di avvalersi di un advisor finanziario per valutare quali sono le opzioni più opportune per ridurre il proprio deficit. In questo modo, il rendimento dei bond denominati in dollari e in scadenza nel 2015 è riuscito a salire di cinquantaquattro punti base (+0,54%), attestandosi lo scorso mese al 10,10%. Intanto, il ritorno economico medio del debito ceduto dalle compagnie del Messico è aumentato dello 0,25%, almeno secondo quanto registrato da JPMorgan Chase. I titoli di Posadas sono giunti fino a un ammontare complessivo di 9,5 miliardi di pesos (circa 813 milioni di dollari), segno che il paese centroamericano sta vivendo una fase di rallentamento per quel che concerne la propria economia.

Ubi Banca: tasso misto per la nuova obbligazione

Unione di Banche Italiane Scpa – Tasso misto – 10 giugno 2011-10 giugno 2015: la denominazione ufficiale del nuovo prodotto finanziario di Ubi Banca è piuttosto lunga e articolata, ma dà immediatamente l’idea dello strumento con cui si ha a che fare. Il gruppo bergamasco ha deciso di puntare sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (Borsa Italiana) per quotare nella giornata di domani un’obbligazione di sicuro interesse. Detto che il codice Isin di riferimento è IT0004713654, il bond in questione verrà negoziato secondo le modalità tipiche del corso secco, vale a dire senza includere il rateo di interesse; inoltre, le obbligazioni in circolazione saranno ben 120mila, per un importo unitario pari mille euro (il totale, quindi, è di 120 milioni di euro).

Banca Imi: i nuovi certificati puntano sul cambio euro-sterlina

Il tasso di cambio tra euro e sterlina, una protezione finanziaria garantita al 100% e una durata quadriennale: sono queste le caratteristiche principali dei certificati di investimento lanciati da Banca Imi presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, una buona opportunità per coloro che sono interessati ai mercati valutari. La banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo (l’istituzione risale al 2007, quando Banca Imi e Banca Caboto hanno dato vita a questa nuova realtà) ha deciso infatti di puntare su degli Equity Protection Short Certificates Quanto, la cui scadenza è stata fissata al 9 febbraio del 2015. Anzitutto, bisogna precisare che gli investitori possono fare affidamento su dei rating piuttosto lusinghieri per quel che concerne la società emittente: Moody’s e Fitch si sono sbilanciati con dei giudizi che contraddistinguono un’ottima affidabilità, rispettivamente Aa3 e AA-, mentre Standard & Poor’s ha valutato la banca con un A+ (discreta affidabilità).

Mediobanca, in scena il Terzo Atto con bond in dollari ed euro

Mediobanca, l’istituto di credito milanese attivo in larga misura nei servizi finanziari, è l’autentica protagonista delle emissioni della giornata odierna: la banca fondata da Enrico Cuccia ha deciso infatti di lanciare le sue nuove obbligazioni Terzo Atto, dei bond che consentono agli investitori di beneficiare di alcune caratteristiche molto interessanti, prima fra tutte il tasso variabile. Tali prodotti, anzitutto, sono stati sottoscritti presso l’EuroMot, il mercato delle obbligazioni telematiche di Borsa Italiana, e possono essere suddivisi in due grandi branche, vale a dire gli strumenti denominati in dollari statunitensi e quelli in euro. Analizzando nel dettaglio l’offerta, c’è da dire che le obbligazioni a stelle e strisce giungeranno a scadenza nel 2015 (la durata è quinquennale), mentre il loro codice Isin di riferimento è IT0004669120; nel caso dei bond “europei”, invece, l’Isin è IT0004669138, ma la scadenza rimane sempre la stessa.

Pioneer conferma la propria predilezione per il gruppo Bric

Non è passato molto tempo dall’ultima iniziativa simile che Pioneer Investment torna alla ribalta con un nuovo fondo di investimento appositamente pensato per focalizzare le strategie di portafoglio sul gruppo dei paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina): questo tipo di prodotti si conferma un vero e proprio cavallo di battaglia per la compagnia statunitense, la quale vuole offrire la più ampia disponibilità di capitale protetto e volatilità ridotta. Lo strumento a cui ci stiamo riferendo si chiama Pioneer UniCredit a formula Bric 4 dicembre 2015 e, come si evince già da questa denominazione, prevede una scadenza a cinque anni (viene considerato un investimento di medio termine): si tratta, in estrema sintesi, di una delle formule più consigliate per quei soggetti che hanno intenzione di focalizzare le proprie strategie sui principali paesi emergenti, contando sul capitale protetto.

Bnp Paribas propone cinque nuovi certificati a scadenza

Il Sedex (il mercato in cui vengono a essere scambiati e contrattati i cosiddetti prodotti derivati) ha assistito pochi giorni fa al debutto di cinque nuovi certificati di investimento che beneficiano della gestione da parte di Bnp Paribas: si tratta, dunque, di cinque novità molto interessanti che hanno arricchito la gamma della piattaforma in questione. Esaminiamo nel dettaglio tutte queste proposte. Anzitutto, si può cominciare a parlare dei quattro Equity Protection; con questo termine si intendono solitamente quei prodotti che scommettono sul rialzo del sottostante, con una protezione contemporanea del capitale che è stato sottoscritto. In tal caso, il gruppo creditizio francese si è confermato leader in questo comparto, proponendo un certificato che fa riferimento all’andamento azionario di Enel (la scadenza è stata fissata ad aprile 2014), mentre i restanti tre saranno collegati alle performance dei titoli dell’Eurostoxx 50, dell’S&p 500 e del Ftse Mib.