Jp Morgan prevede tassi Btp al 3,5% con governo Letta

btpDopo l’asta dei Bot semestrali della scorsa settimana, che ha visto i tassi scendere sui minimi di sempre allo 0,503%, c’è maggiore fiducia anche sui bond governativi italiani a medio-lungo termine, che maggiormente risentono del rischio-tassi. Questa fase di mercato si è dimostrata particolarmente favorevole soprattutto per le emissioni di breve termine, tanto che anche le Letras spagnole trimestrali hanno evidenziato il rendimento in asta più basso dall’introduzione dell’euro. Fare previsioni per il futuro non è semplice, considerando che restano molti nodi da sciogliere sia in Italia sia in Europa.

Goldman Sachs consiglia di comprare azioni Stm con uscita da jv

E’ un momento positivo in borsa per le azioni STMicroelectronics, che anche oggi sono in rialzo a Piazza Affari. Il titolo del colosso italo-francese dei chip guadagna l’1,54% a 6,26 euro. I prezzi hanno raggiunto un top intraday a 6,305 euro, il livello più alto da quasi un mese. Dopo aver definito i dettagli di uscita dalla joint venture ST-Ericsson, la banca newyorkese Goldman Sachs ha ribadito la sua raccomandazione sulle azioni Stm a “buy” (comprare) con target price a 8 euro.

Oro riscatti record sugli Etf deprimono i prezzi

Le quotazioni dell’oro continuano a mostrare segnali di debolezza sui mercati internazionali. Il metallo giallo soffre il crollo della domanda ad uso investimento, scesa sui livelli più bassi degli ultimi cinque anni, l’uscita di molti fondi speculativi e i riscatti record dagli Etf che investono in oro fisico. Sebbene molte banche centrali continuino a comprare oro sulla debolezza, in particolare le istituzioni monetarie asiatiche, l’oro non riesce ad allontanarsi dai minimi dell’anno toccati il 21 febbraio a 1.555 dollari l’oncia. I prezzi quotano sotto 1.600 dollari da inizio mese.

Come investire i risparmi se la febbre da spread aumenta

Il voto inconcludente delle elezioni politiche italiane del 24 e 25 febbraio ha fatto alzare la guardia agli investitori internazionali, che temono un lungo periodo di instabilità politica per la terza economia del vecchio continente. Il rischio è quello di assistere a un impasse politico-economico preoccupante, soprattutto se si considera che i dati macroeconomici degli ultimi mesi sono stati al dir poco inquietanti. Cosa può succedere se la crisi peggiora? Lo spread dovrebbe salire ulteriormente, muovendosi tra 350 e 400 punti base.

Goldman Sachs preferisce le azioni ai bond nel 2013

La banca d’affari newyorkese Goldman Sachs guarda oltre le tensioni che stanno caratterizzando i mercati europei negli ultimi giorni, a causa del voto shock in Italia. Quindi, se nel breve termine permane uno stato di forte incertezza, in quanto l’Italia rischia di essere ingovernabile e di tornare alle urne, nel lungo periodo le occasioni non mancano. Secondo gli specialisti della banca statunitense, “nel 2013 ci sarà una ripresa molto modesta della crescita globale, che è però destinata ad accelerare nel 2014”. Alla luce di questo scenario, quali prospettive per le azioni?

Goldman Sachs lancerà in Cile un bond a cinquanta anni

Goldman Sachs, una delle più importanti banche degli Stati Uniti, sta progettando la vendita di titoli obbligazionari a lunghissimo termine. Questi bond, infatti, avranno una durata di ben cinquanta anni e saranno destinati al Cile. In pratica, si tratta della prima compagnia americana che emette debito locale nel paese latino-americano. L’istituto di credito newyorkese sta cercando da tempo l’autorizzazione a vendere strumenti finanziari per un importo pari a venti milioni di unidades de fomento, l’unità di conto della nazione andina che è collegata al tasso di inflazione.

Euro va bene così secondo Draghi

La Bce ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella zona euro allo 0,75%, ovvero il livello più basso di sempre. Nessuna modifica nemmeno per il tasso sui depositi, che resta allo 0%, e per il tasso marginale che invece è sempre fermo all’1,5%. La decisione della Bce era comunque scontata dagli investitori, che invece si aspettavano qualche indicazione sul cambio dell’euro da parte del governatore dell’Eurotower. Durante la conferenza stampa, Mario Draghi ha parlato dell’andamento dell’euro ma senza esporsi molto con indicazioni precise.

Saipem target ridotto da Goldman Sachs a 22€

Il titolo Saipem continua a essere uno dei più volatili del listino azionario milanese, ma oggi riesce a rimbalzare nella prima parte della giornata grazie soprattutto al blocco delle vendite allo scoperto, che sono state vietate sul titolo petrolifero dalla Consob. A Piazza Affari le azioni Saipem evidenziano un rialzo del 2,85% a 20,58 euro. I prezzi hanno toccato finora un top intraday a 20,91 euro. Il rimbalzo di oggi è comunque poca cosa, considerando che ieri il titolo ha perso più del 34% bruciando 4,5 miliardi di euro di caapitalizzazione in una sola seduta.

Wall Street sale sui massimi più alti da dicembre 2007

Ieri a Wall Street i principali indici azionari americani hanno evidenziato un nuovo strappo verso l’alto, sebbene le trimestrali di ieri abbiano fornito indicazioni negative. L’indice S&P500 è salito fino a 1.485 punti, chiudendo la seduta di borsa con un rialzo dello 0,56% a 1.480,94. L’indice americano è salito sui massimi più alti da dicembre 2007. Bene anche l’indice Dow Jones, che ha chiuso con un progresso dello 0,63% a 13.596 punti, toccando il massimo più alto da ottobre scorso. In rialzo anche il Nasdaq (+0,56%).

Borse europee +18% nel 2013 secondo Goldman Sachs

Negli ultimi mesi le borse europee hanno messo a segno performance davvero interessanti, facendo anche meglio dell’azionario americano. Francoforte è stata ancora la migliore piazza europea, ma ha sorpreso il rimbalzo delle borse di Atene e Madrid, che però in precedenza erano stato bistrattate quando la crisi dell’euro sembrava ancora di difficile soluzione. Nel 2012 lo Stoxx Europe 600 delle grandi capitalizzazioni è salito del 13% circa, ma secondo Goldman Sachs non resterà un caso isolato. La banca newyorkese si aspetta un 2013 ancora più interessante per l’equity europeo.

Dove investire nel 2013 secondo Goldman Sachs

La banca d’affari newyorkese Goldman Sachs ha delineato lo scenario per l’economia e i mercati globali per il prossimo anno. La banca si aspetta una ripresa economica negli Stati Uniti e in Asia, mentre il pil è atteso in crescita al 3,3% dal 3%. View negativa sull’economia europea, che secondo gli esperti della banca americana sperimenterà ancora una lieve recessione (-0,2%). In realtà, Goldman Sachs ritiene che l’economia della zona euro tornerà a crescere solo a partire dal 2015, ma ci saranno velocità diverse tra Germania e paesi periferici.

Titoli Goldman Sachs a tasso fisso e variabile

Giusto sei mesi fa il sukuk di Goldman Sachs ha acceso la polemica sulla supervisione: al contrario, l’ultima novità finanziaria del celebre istituto di credito americano non è destinata a sollevare le stesse tensioni, visto che si tratta di una cessione di titoli obbligazionari a tasso fisso e variabile, per un importo pari a 1,75 miliardi di dollari. La vendita in questione, inoltre, non è altro che il riflesso del calo dei rendimenti dei bond bancari, un evento che non si verificava in queste proporzioni da oltre sette mesi.

Il sukuk di Goldman Sachs accende la polemica sulla supervisione

Il debutto islamico di Goldman Sachs con il suo sukuk da due miliardi dollari ha spinto molti esperti a chiedere una maggiore supervisione per quel che concerne queste emissioni finanziarie: gli intenti della banca americana sono di tipo societario, in particolare si punta alle emergenze finanziarie di breve termine, ma secondo il punto di vista dei paesi arabi e asiatici gli istituti di credito non islamici dovrebbero rendere molto più chiari i loro piani di investimento, con una supervisione e un monitoraggio che possano essere più rigorosi possibile. La legge della Shariah, come è noto, impedisce di accumulare denaro per guadagnare degli interessi sulle attività. Altre emissioni simili non hanno destato particolari preoccupazioni, come accaduto nel caso della National Australia Bank Limited e della Banque Saudi Fransi, ma stavolta si punta il dito contro il colosso statunitense.

Goldman Sachs: titoli obbligazionari per gestire il debito

Goldman Sachs si affida con molta convinzione e altrettanta speranza ai titoli obbligazionari: ne è una chiara testimonianza la vendita di ben 2,75 miliardi di dollari relativi a tali strumenti finanziari, i quali seguono immediatamente la pubblicazione dei guadagni conseguiti dalla banca americana nel corso del secondo trimestre del 2011. Il gruppo statunitense ha quotato per la precisione bond con una scadenza fissata tra dieci anni e un rendimento economico complessivo pari al 5,25%, vale a dire 230 punti base al di sopra degli stessi prodotti messi a disposizione dal Tesoro. L’offerta in questione, la quale sembra voler fare concorrenza alla storica rivale, Morgan Stanley, è di gran lunga superiore al programma di quest’ultima, dato che l’ammontare totale era pari a due miliardi e il ritorno era stato fissato al 5,5%.