Aumenta il costo del denaro sui mercati e, di conseguenza, anche i tassi attivi sui conti di deposito remunerato. Anche IBL Banca ha annunciato una revisione al rialzo degli interessi attivi pagati ai sottoscrittori del prodotto ContoSuIBL con l’opzione deposito vincolato che come al solito offre un rendimento elevato e nessuna spesa. In particolare, per tutti coloro che attiveranno per il ContoSuIBL l’opzione deposito vincolato, fino ad un milione di euro, con scadenza a 24 mesi, il rendimento lordo offerto è pari a ben il 3,75%, che corrisponde al 2,73% netto. Ma si possono scegliere anche vincoli di durata più breve come segue: 3,50% per il ContoSuIBL opzione vincolato a 18 mesi, 3,25% lordo a 12 mesi, 3% a 12 mesi e 2,75% a tre mesi. Il deposito vincolato IBL Banca, lo ricordiamo, è direttamente collegato al conto di deposito ContoSuIBL, e paga gli interessi maturati, ed il capitale investito, alla scadenza del vincolo.
Ibm si focalizza sulla vendita di titoli a tre anni
Titoli legati alla cedola triennale più bassa di quest’anno e un importo complessivo di un miliardo di dollari: è questa in sintesi l’offerta di Ibm Corporation, la celebre compagnia informatica americana che aveva comunque provveduto ad aumentare il proprio dividendo e il programma relativo al riacquisto di azioni. Il colosso di Armonk punterà ora su degli strumenti finanziari che beneficeranno di un ritorno economico pari all’1,25%, trentasette punti base al di sopra dei medesimi prodotti messi a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce. La cedola in questione, inoltre, è molto simile a quella proposta di recente da Colgate-Palmolive, anche se in quel caso la cessione aveva previsto un ammontare inferiore. Big Blue intende pianificare una vendita di circa venti miliardi di dollari per quel che concerne i dividendi, mentre altri cinquanta miliardi verranno sborsati nei prossimi quattro anni in relazione alle azioni proprie, decisioni che sono emerse con chiarezza dal meeting con gli investitori di un mese e mezzo fa.
Grupo Nutresa, in arrivo azioni per 300 milioni di dollari
Il nome del Grupo Nutresa è ben conosciuto soprattutto in territorio colombiano per la sua produzione e commercializzazione alimentare: ma questa compagnia sudamericana si sta mettendo in luce anche per la nuova offerta finanziaria, la quale dovrebbe essere completata entro il prossimo mese di giugno e che è volta a finanziare le acquisizioni negli Stati Uniti e in America Latina. Il Grupo Nacional de Chocolates, questa la denominazione ufficiale della società di Medellin, ha intenzione di mettere in vendita ben venticinque milioni di titoli azioni nelle prossime settimane, una emissione che dovrebbe essere valutata con oltre trecento milioni di dollari, così come hanno spiegato molti analisti che conoscono bene le realtà finanziarie della Colombia.
Fondi Comuni: Azionari e Bilanciati, bene raccolta aprile 2011
A fronte di deflussi per complessivi 2,16 miliardi di euro, nello scorso mese di aprile 2011 l’industria dei Fondi Comuni di Investimento ha comunque fatto registrare in Italia un buon risultato per quel che riguarda i Fondi Azionari ed i Fondi Bilanciati con una raccolta netta che nel mese è stata positiva per mezzo miliardo di euro circa. A renderlo noto, nel consueto Rapporto mensile, è stata Assogestioni nel precisare come a fine aprile 2011 gli asset investiti nel risparmio gestito si siano attestati complessivamente a 448 miliardi di euro. Nel dettaglio, il mese scorso gli Azionari hanno raccolto 411 milioni di euro portando il controvalore complessivo degli asset ad oltre 105 miliardi di euro e con una percentuale sul totale degli asset pari a quasi il 24%. Luce verde, come sopra accennato, anche per i Fondi Bilanciati che nei trenta giorni hanno raccolto 48 milioni di euro portando il controvalore complessivo degli asset in gestione a quasi 22 miliardi di euro con un’incidenza sul totale pari al 5%.
Bot e Btp: collocamento 11 e 13 maggio 2011
Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per mercoledì prossimo, 11 maggio 2011, con data di regolamento al 16 maggio, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 6 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.05.2012 con scadenza a 365 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 16 maggio 2011, di 6,05 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 140.106,896 milioni di euro, che, alla data dello scorso 29 aprile 2011, risultavano essere così distribuiti: 52.020 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, 84.586,896 milioni di euro di Bot annuali, e 3.500 milioni di euro a tre mesi.
Cina, la banca centrale punterà ancora sui bond a tre anni
È un vero e proprio ritorno al passato quello che vuole realizzare People’s Bank of China: l’istituto di credito centrale cinese è pronto a riprendere la vendita dei titoli obbligazionari a tre anni proprio nel corso di questa settimana, una operazione di mercato aperto che vuole rappresentare il tentativo estremo di scongiurare l’eccesso di liquidità all’interno del sistema finanziario. Le pressioni inflazionistiche sono un altro valido motivo per tornare nuovamente alla cessione. Un’offerta di questo tipo, già praticata negli anni scorsi dalla banca, dovrebbe aiutare la vasta nazione asiatica per un buon periodo di tempo, evitando la necessità di nuovi e inutili aumenti delle riserve monetarie, visto che di recente i depositi bancari sono stati accresciuti con grande rapidità. L’ultima vendita di prodotti con scadenza triennale risale al 2010, per la precisione al 25 novembre scorso: proprio in quella occasione vi fu una sospensione delle vendite a causa della domanda troppo debole, ma ora i tempi sembrano più propizi.
Israele: buoni ricavi per le obbligazioni decennali
Se gli investitori finanziari spostassero la loro attenzione al Medio Oriente, si accorgerebbero che i titoli obbligazionari di Israele sono attualmente protagonisti di guadagni interessanti: il riferimento più importante va sicuramente ai bond che giungeranno a scadenza tra dieci anni, i quali hanno fatto registrare il rendimento più basso degli ultimi due mesi, grazie soprattutto alla ripresa economica globale che sta convincendo circa l’affidabilità e la sicurezza degli assets. Chi sottoscrive tali prodotti, tra l’altro, è alla ricerca di un bene rifugio che lo protegga dalla crisi del debito che infuria in Grecia e che non siano i tradizionali oro e petrolio. Il ritorno economico del benchmark Mimshal Shiklit (la maturazione vera e propria avverrà nel mese di gennaio del 2020) è declinato di quattro punti base, attestandosi al 5,22% presso la Borsa di Tel Aviv; il confronto deve essere fatto con gli stessi titoli emessi dal Tesoro americano, il quale rappresenta un partner tradizionale e storico della repubblica parlamentare.
CheBanca! lancia il Conto Titoli
Aumenta l’offerta di prodotti e di servizi di CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo Mediobanca. Uno dei prodotti ultimi arrivati è il “Conto Titoli“, che permette di investire in assoluta libertà via Internet, via telefono e presso le filiali di CheBanca!. Con il Conto Titoli il titolare può investire i soldi negoziando titoli di Stato ed obbligazioni italiane ed estere quotate sui principali mercati obbligazionari, ma anche le azioni italiane ed estere, gli ETF e gli ETC che sono quotati sul mercato italiano. Con il Conto Titoli, inoltre, si possono anche comprare e vendere le azioni quotate sui mercati azionari dei seguenti Paesi esteri: Belgio, Francia, Germania, Olanda e Spagna. In accordo con quanto si legge sul sito Internet di CheBanca!, il Conto Titoli può essere aperto quando si vuole, anche se ancora non si è clienti dell’Istituto. Con il Conto Titoli il cliente ha sempre la situazione sotto controllo grazie alle informazioni finanziarie aggiornate sui mercati unitamente alla possibilità di poter sfruttare il servizio del “portafoglio virtuale” per prendere dimestichezza senza rischi con il mondo degli investimenti.
Sharjah Islamic Bank sceglie Londra per la vendita di Sukuk
Sharjah Islamic Bank, realtà creditizia araba meglio conosciuta come National Bank of Sharjah, ha trovato i due partner ideali per la sua nuova cessione obbligazionaria. La scelta è ricaduta sulla città di Londra, più precisamente su due colossi bancari come Hsbc Holdings e Standard Chartered, le quali dovrebbero essere incaricate a breve di gestire nel dettaglio la vendita. Come si intuisce facilmente, si tratta dei consueti certificati di investimento islamici, conformi alla legge della Shariah e che possiamo associare ai bond nostrani. Nel dettaglio, gli strumenti in questione beneficeranno di una denominazione in dollari americani e saranno messi in vendita nel pieno rispetto delle condizioni di mercato che vigono in questo preciso momento storico; saranno comunque necessari alcuni meeting in Medio Oriente, nel continente asiatico e in quello europeo, i quali andranno a coinvolgere gli investitori che prediligono i redditi fissi.
Decreto Sviluppo, prevista l’emissione di Sud Bond
Titoli di Risparmio per l’Economia Meridionale: è questa la denominazione ufficiale e completa del nuovo strumento finanziario potrebbero emettere a breve, così come disposto dal Decreto Sviluppo, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri. Di cosa si tratta con esattezza? I Sud Bond, come già sono stati ribattezzati, sono dei titoli obbligazionari che andranno a beneficiare di una scadenza che non sarà mai inferiore ai diciotto mesi. La scelta di un orizzonte temporale di questo tipo è motivata dal fatto che si voglio anzitutto riequilibrare i flussi di credito dal punto di vista territoriale, una necessità richiesta dagli investimenti a medio e a lungo termine delle pmi presenti nella parte meridionale del nostro paese. Ovviamente, l’obiettivo principale rimane quello di sostenere i progetti più interessanti ed etici del Mezzogiorno.
Management&Capitali: nominato il nuovo CdA
Si è riunita venerdì scorso, 6 maggio 2011, in sede ordinaria e straordinaria, l’Assemblea degli Azionisti di Management&Capitali che, tra l’altro, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre del 2010, ed ha nominato i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. In particolare, in accordo con quanto recita un comunicato ufficiale, Franco Girard è stato confermato Presidente con Carlo De Benedetti Presidente onorario. Inoltre, è stato modificato lo statuto, ed è stato ampliato l’oggetto sociale all’unanimità dei presenti (90,4%), mentre il diritto di recesso dei soci è stato fissato a 0,2064 euro per azione. Nel dettaglio, sotto la Presidenza del Dottor Franco Girard, l’Assemblea ha innanzitutto deliberato per la riduzione a cinque del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, che sono Corrado Ariaudo, Giovanni Tamburi, Franco Girard, François Pauly e Orazio Mascheroni.
Conafi Prestitò: dividendo 2010 approvato
Via libera, da parte dell’Assemblea degli Azionisti, al pagamento del dividendo 2010 per le azioni di Conafi Prestitò, società quotata in Borsa a Piazza Affari e specializzata nel comparto dei finanziamenti con piano di ammortamento attraverso la cessione del quinto della pensione o dello stipendio. La società ha chiuso l’esercizio 2010 con un balzo del 37% delle commissioni nette consolidate, a 9,7 milioni di euro, rispetto ai 7,4 milioni di euro dell’esercizio 2009. Luce verde anche per il margine di intermediazione, salito anno su anno del 22% a 10,7 milioni di euro rispetto ai 8,7 milioni di euro al 31 dicembre del 2009. In rosso, a -1,8 milioni di euro, si è attestato il risultato della gestione operativa, ma in forte miglioramento rispetto ai -9,2 milioni di euro del 2009. Stessa dinamica anche per la perdita netta dell’esercizio 2010, a 1,7 milioni di euro rispetto ad un rosso pari a 8,7 milioni di euro nell’anno precedenza. Sostanzialmente stabile è la posizione finanziaria netta, che presenta un attivo di 55,3 milioni di euro al 31 dicembre del 2010 rispetto ai 56,8 milioni di euro al 30 settembre dello scorso anno.
Digital Multimedia Technologies: perdita esercizio 2010 riportata a nuovo
La perdita d’esercizio 2010 di DMT S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, pari a 8,2 milioni di euro, sarà riportata a nuovo. Questo è quanto, tra l’altro, ha deliberato l’Assemblea degli Azionisti di DMT che si è riunita nella giornata di ieri, venerdì 6 maggio 2011, sotto la presidenza di Alessandro Falciai. L’Assemblea, oltre ad approvare il Bilancio 2010, ha anche nominato i nuovi componenti del Collegio Sindacale e del Consiglio di Amministrazione, per entrambi in carica per i prossimi tre anni, ovverosia a valere sull’approvazione dei Bilanci 2011, 2012 e 2013 di DMT – Digital Multimedia Technologies S.p.A.. Intanto l’esercizio 2010 di DMT è stato archiviato con un fatturato dalla gestione caratteristica in crescita anno su anno del 6,1% a 58,8 milioni di euro a fronte di un business che, in accordo con quanto reso noto dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale, è stato influenzato, anche se solo parzialmente, dalla cessione dell’attività Technology, nel primo quarto dello scorso anno, e da un importante processo di razionalizzazione e ristrutturazione che comunque è da ritenersi quasi del tutto completato.
Gavea avvia un fondo azionario da due miliardi di dollari
Gavea Investimentos, la compagnia finanziaria fondata dall’ex governatore della banca centrale brasiliana Arminio Fraga, sta approntando gli ultimi dettagli di un interessante fondo azionario: la società, la quale fa parte della vasta famiglia di JPMorgan Chase, ha fissato in due miliardi di dollari l’ammontare complessivo di questo strumento, denaro che servirà per acquisire titoli azionari di alcune aziende del Brasile. Le gestioni attuali di Gavea sono già ben predisposte, in questa occasione, invece, i beni di consumo sono stati individuati come il settore più opportuno su cui investire, visto che presenta ottime occasioni di profitto. Tra l’altro, come ha spiegato la stessa Gavea, la storia del consumo in Brasile è ben sviluppata grazie alla crescita del reddito, un trend che è destinato a continuare anche in futuro.