Quali sono gli indicatori dell’euro-rischio

La crisi dell’euro imperversa sui mercati finanziari da oltre due anni. Molti governi sono saltati, alcuni paesi hanno chiesto aiuto per evitare la bancarotta (Portogallo e Irlanda), altri hanno chiesto sostegno esclusivamente per evitare il crack del proprio sistema bancario (Spagna). Un paese, la Grecia, è stata spesso con più di un piede fuori dalla zona euro dopo aver messo a punto una mega-ristrutturazione del proprio debito. Altri paesi (Italia in primis) temono di essere le prossime vittime della speculazione internazionale e stanno cercando di spingere verso soluzioni anti-crisi drastiche e precise.

Come investire in azioni nella seconda parte del 2012

Rispetto alla scorsa estate gli investitori hanno una minore propensione verso l’acquisto di azioni, a causa dell’elevata volatilità sui mercati, per le incertezze legate alla crisi della zona euro e per le aspettative di forte rallentamento dell’economia globale. Circa un anno fa si investiva maggiormente in azioni, grazie anche un buon primo semestre nel 2011. Oggi la situazione è cambiata radicalmente, in quanto le tensioni sui debiti sovrani europei sono aumentate e restano le incognite legate al ciclo economico.

Migliori investimenti primo semestre 2012

L’elevata volatilità sui mercati finanziari ha limitato notevolmente le performance delle economie “mature”, tra l’altro alle prese con problemi legati alla crescita e, nel caso dell’Europa, con gravi incertezze relative al debito sovrano e al futuro dell’unione monetaria. Il primo semestre del 2012 ha sorriso soprattutto ad alcuni paesi emergenti. Tuttavia, se si pensa ai soliti paesi appartenti al novero dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) ci si sbaglia di grosso. A dominare le classifiche dei rendimenti sui mercati azionari, obbligazionari e valutari sono alcuni paesi “speculativi”.

Investimento in azioni americane consigliato da BlackRock

Il primo semestre dell’anno ha evidenziato una forte volatilità sui mercati finanziari, che hanno vissuto alti e bassi a causa del forte rallentamento economico mondiale e della crisi dei debiti sovrani in Europa. I mercati oggi sono sempre più indecifrabili ma BlackRock ha provato a stimare l’andamento dell’economia per i prossimi sei mesi, aggiornando le previsioni già effettuate all’inizio dell’anno. BlackRock è un colosso mondiale nel settore degli investimenti. Gestisce un patrimonio di 3.684 miliardi di dollari. Secondo Bob Doll, senior advisor di BlackRock, Wall Street farà meglio degli altri mercati azionari.

Investire in orologi da collezione

Puntare sulla decorrelazione con orologi e gioielli, mentre i mercati finanziari continuano a muoversi in un clima di forti turbolenze. Il settore luxory resta senza dubbio tra quelli maggiormente in grado di resistere alla crisi e anche di preparare il terreno per future grandi ricompense. Di recente il famoso collezionista Alfredo Paramico ha acquistato il segnatempo Eberhard & Co “Sistema Magini” per 56.000 euro per conto del fondo di investimento Precious Time, specializzato in orologi vintage da tasca e da polso. Tra l’altro Paramico è il gestore del fondo.

Settore luxory in borsa ripaga gli investitori

Il settore del lusso non sembra conoscere crisi, nemmeno in una fase dove le incertezze si accavallano di continuo tra crisi dell’euro, crisi dei debiti sovrani, recessione economica e scandali finanziari. I motivi risiedono nella crescita, redditività e solidità delle principali aziende del luxory, che possono beneficiare anche del crescente numero di milionari nel mondo, soprattutto nei paesi del Far East asiatico e del Medio Oriente. La scelta di investire nel comparto del lusso sta ripagando gli investitori. L’indice Swiss & Global Luxory ha battuto nettamente sia l’Msci World Consumer Discretionary sia il più generico Msci World.

Dove investono i “paperoni” italiani

L’incertezza che regna sul futuro della zona euro sta spingendo la maggior parte degli investitori italiani più facoltosi a prendere in considerazione la diversificazione del proprio portafoglio con investimenti alternativi all’euro, ma anche ad incrementare la componente assicurativa. L’interesse dei “paperoni” per le polizze assicurative viene confermato anche dall’Associazione private banking italiana: nel 2007, cioè prima che scoppiasse la tempesta sui mercati finanziari, la quota era inferiore al 7%, mentre a fino 2011 aveva toccato il 9,6%.

Titoli di stato danesi con rendimenti negativi

I paesi dell’Europa del Nord stanno consolidando il loro status di porti sicuri in questa difficile fase storica per il vecchio continente, alle prese con una grave crisi dell’unione monetaria stronge dei debiti sovrani della periferia. Nonostante l’accordo raggiunto venerdì scorso a Bruxelles dal Consiglio europeo sulle misure salva-euro e sullo scudo anti-spread, gli investitori restano molto prudenti sul rischio-euro e preferiscono ancora acquistare titoli di stato dei paesi nordici con rating elevato e finanze pubbliche in ordine. Il rovescio della medaglia, però, sta nello spuntare rendimenti netti negativi.

Portafoglio con titoli in valute estere

La crisi dell’euro ha da tempo spinto molti investitori a puntare sue aree geografiche diverse. L’azionario è senza dubbio l’asset classe più speculativa, che abbina tra l’altro anche il rischio di cambio. Così, in ottica di diversificazione del proprio portafoglio, è possibile acquistare puntare su valute straniere acquistando titoli governativi, corporate bond o emissioni di enti sovranazionali. In questo modo è possibile spuntare rendimenti allettanti, beneficiando anche di un certo grado di equilibrio tra l’aggressività e la prudenza.

Come scegliere le scadenze migliori tra Bot, Ctz e Btp

Su quali scadenze dei titoli di stato bisogna investire per restare al riparo dalle turbolenze finanziarie legate alla crisi dell’euro e dei debiti sovrani? E’ la domanda che forse molti investitori si staranno chiedendo da tempo, dopo essere stati continuamente sotto pressione negli ultimi mesi a causa dell’altalena dello spread. L’Italia sta attuando un importante processo di risanamento dei conti pubblici, anche se il rischio sovrano resta ancora elevato visto che il paese soffre una grave mancanza di crescita. Allora quali sono le migliori scadenze, a rischio nullo o molto basso, per investire in bond sovrani italiani?

Dove investono i fondi pensione europei

Secondo quanto emerge dal rapporto annuale Asset Allocation Survey European di Mercer – società internazionale di consulenza nell’investment consulting – su un campione di 1.200 fondi pensione europei con patrimonio complessivo superiore a 650 miliardi di euro, il perdurare della crisi dei debiti sovrani nel vecchio continente, l’incertezza legata al futuro dell’euro e l’aumento della volatilità sui mercati finanziari ha spinto i money manager ad incrementare il livello di diversificazione con buona propensione ad acquistare asset alternativi.

Migliori fondi di liquidità per diminuire il rischio euro

Per diminuire il rischio euro nel proprio portfolio è possibile acquistare valuta estera, direttamente o attraverso fondi di liquidità. Investire in monete estere, ovvero in valute diverse da quella in cui si realizza la normale gestione dell’economia familiare, è senza dubbio un compito molto difficile non solo per i piccoli risparmiatori ma anche per i più esperti e/o professionisti del settore. La difficoltà delle scelte in campo valutario arrivano dall’incertezza e dalla continua variabilità dei tassi di cambio. Vediamo quali sono le migliori performance a 12 mesi, superiori o vicine alla doppia cifra, dei fondi di liquidità.

Migliori investimenti ultimi 10 anni

Quali sono gli investimenti che hanno reso di più negli ultimi 10 anni? Dopo il boom degli anni ’90, il Duemila si è aperto con lo scoppio della bolla internet e solo a partire dal 2003 è avvenuta una forte ripresa dei mercati finanziari. Il decennio 2002-2012 è stato caratterizzato da una prima parte molto brillante, culminata con la crisi finanziaria del 2008 e il crack di Lehman Brothers che ha poi aperto le porte per un forte deprezzamento delle principali asset class. Da allora la volatilità è aumentata a dismisura, condizionando soprattutto l’andamento dei mercati azionari.

Documento “kiid” per i fondi comuni al debutto

A partire da oggi sarà obbligatoria l’adozione del cosiddetto kiid, ovvero l’acronimo di key investor information document, il documento che dovrà essere rilasciato a ogni investitore che acquista quote in un fondo comune di investimento. Secondo quanto affermato dagli addetti ai lavori, le case di investimento sono già pronte da tempo che perché la vigilanza italiana ha preteso l’obbligo del kiid per tutti i fondi Ucits e per quelli non armonizzati. Il kiid sostituirà il prospetto semplificato del 2002 e servirà per rendere più trasparente l’approccio pre-contrattuale nell’ambito dell’informativa da dare a ciascun cliente.