L’attuale fase di mercato, avvolta in un alone di incertezza a causa della crisi dei debiti sovrani europei, porta gli investitori a muoversi con la massima prudenza restando lontando dagli asset storicamente più rischiosi in tempi di crisi. In certi frangenti di estrema volatilità, l’ansietà rischia di giocare brutti scherzi amplificando la fantasia nelle scelte di investimento e aumentando contestualmente il rischio di errore. Tuttavia, secondo quanto afferma Manuela D’Onofrio, direttore investimenti di Unicredit Private Banking, il problema non è scegliere la tattica, cioè se restare sulla difensiva o passare improvvisamente all’attacco, bensì capire che tipo di approccio bisogna tenere oggi sui mercati.
Euro sopravviverà secondo Jim O’Neill (Goldman Sachs A.M.)
Secondo Jim O’Neill, a capo di Goldman Sachs Asset Management, la zona euro riuscirà a superare questo difficile momento di crisi e non avverrà alcun break-up della moneta unica europea. O’Neill, inglese di Manchester, 55 anni, è famoso per aver coniato nell’ormai lontano 2011 l’acronimo BRICS per identificare i principali paesi emergenti ad alto potenziale di crescita quali Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. O’Neill ritiene che i recenti risultati delle elezioni in Grecia abbiano fatto “diminuire in modo considerevole le probabilità di una Greek Exit nel breve termine”.
Sri Lanka emette bond per sostenere la rupia
La Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka ha annunciato di voler collocare eurobond per circa un miliardo di dollari, in modo tale da aumentare le sue riserve in valuta pregiata e offrire maggiori strumenti alla propria banca centrale nazionale per difendere la moneta del paese. Infatti, la moneta nazionale, ovvero la rupia (LKR), quota sui minimi storici a 133,6 contro dollaro americano. Così lo Sri Lanka guarda al mercato del debito internazionale per sostenere la propria divisa. La gestione dell’operazione sarà curata da quattro banche internazionali, che avranno la funzione di lead manager, bookrunner e sottoscrittori.
Investire in titoli high-yield secondo M&G Investments
Secondo quanto dichiarato dal fondo di investimento britannico M&G Investments, primo nel paese di Sua Maestà con asset in gestione per 243 miliardi di euro, ci saranno drastici cambiamenti nella zona euro mentre per gli Stati Uniti è previsto un declino con perdita dello status AAA e l’avvio verso la recessione. Gli esperti di M&G ritengono che la BCE sarà costretta a tagliare il costo del denaro e dovrà diventare prestatore di ultima istanza, monetizzando il debito dei paesi membri. Secondo quanto dichiarato a Radiocor da Stefan Isaac – money manager di European Corporate Bond Fund di M&G – i corporate bond restano molto attraenti per M&G.
Pressioni su Crédit Suisse per l’emissione di Coco Bond
Crédit Suisse, tra i maggiori istituti di credito della Svizzera e del continente europeo, è pronta a emettere sei miliardi di franchi in bond convertibili, meglio noti con il nome di Coco Bond: il programma in questione prevede la scelta di questi titoli, simili a delle normali obbligazioni ma ovviamente convertibili in azioni, una modalità che spesso è utile per scongiurare gli aumenti di capitale (la sigla Coco sta proprio a indicare degli strumenti contingenti e convertibili per l’appunto), anche perché non esistono molte altre alternative valide. L’amministratore delegato del gruppo elvetico, Brady Dougan, è stato messo sotto pressione dagli ultimi annunci della Swiss National Bank, visto che quest’ultima ha candidamente messo in luce come la banca stessa non abbia incrementato il proprio capitale in maniera sufficientemente veloce.
Assets reali: il possibile boom del settore vinicolo
Una nuova fase economica è all’orizzonte, dopo che la Federal Reserve ha provveduto a creare nuova moneta attraverso delle operazioni atipiche; lo stesso discorso si può fare se si osserva l’atteggiamento della Banca Centrale Europea, la quale è pronta a nuove manovre per quel che concerne i prestiti bancari. Gli investitori finanziari devono quindi essere in grado di leggere nella maniera più adeguata possibile questi nuovi trend, puntando sulla fase rialzista che potrebbe poi aprirsi nel medio termine. Secondo la maggior parte degli analisti, la data di svolta non è molto lontana dal punto di vista temporale, anzi è quanto mai necessario ridimensionare il debito che è stato sfruttato per il finanziamento delle posizioni.
Futures: bovini e suini in calo a Chicago
I futures relativi alla carne suina hanno fatto registrare ieri il quarto giorno consecutivo di ribasso: si tratta del rallentamento più lungo da un mese a questa parte per tali strumenti finanziari, causato soprattutto dall’abbondanza di scorte per quel che concerne i prodotti americani. I futures relativi alla carne bovina si sono invece caratterizzati per un calo piuttosto leggero. Tornando a parlare dei suini, c’è da precisare che la produzione commerciale dello scorso mese negli Stati Uniti ha raggiunto il totale di quasi due miliardi di libbre (1,93 per la precisione, circa 874mila tonnellate per la precisione), vale a dire il 9,5% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
La nuova asta dei titoli del governo nigeriano
Puntuale come un orologio svizzero, anche in questo mese di giugno la Nigeria è stata protagonista di una importante emissione di titoli obbligazionari: in effetti, la nazione africana ha provveduto a vendere un importo totale di 100,62 miliardi di naira in bond del tesoro (circa 619 milioni di dollari per la precisione), con due scadenze ben precise, vale a dire 91 e 182 giorni. Si tratta dell’asta bimensile a cui il paese non manca mai, in questo caso con dei rendimenti misti se vengono confrontati con la precedente emissione dello stesso tipo, come ha voluto precisare l’istituto di credito centrale.
A Hong Kong si pensa a un Etf legato alla Borsa locale
L’ente regolatore cinese per i titoli azionari è pronto a lanciare degli Exchange Traded Fund collegati ai prodotti della Borsa di Hong Kong: si tratta di una mossa importante, la quale testimonia come l’ex Impero Celeste voglia seriamente ottenere una vera e propria liberalizzazione del settore finanziario. In effetti, non bisogna dimenticare che la nazione asiatica è attualmente interessata da una serie di importanti riforme, le quali consentono di incrementare il coinvolgimento straniero nei locali mercati dei capitali. Ecco allora che la prossima settimana sarà decisiva per l’approvazione del piano che farà debuttare proprio questo Etf legato alle azioni di Hong Kong.
Cariparma amplia e migliora i servizi del marchio Vyp
Cariparma, l’istituto di credito che fa capo al gruppo francese Crédit Agricole, ha rinnovato e migliorato la propria offerta destinata a quelle persone che hanno un’età inferiore ai ventotto anni: si tratta del marchio denominato Vyp, vale a dire Very Young Person, con servizi e prodotti appositamente pensati per risparmiatori così giovani. Conti correnti, carte di credito, internet banking e molte agevolazioni, il programma è davvero ampio e variegato, tanto che esiste addirittura un apposito sito web dedicato (Attraversovypclub.it) per sfruttare al massimo l’iniziativa in questione. La banca emiliana ha però deciso di potenziare le funzionalità e la varie collaborazioni già poste in essere.
Troika in Grecia Lunedì prossimo
Troika in Grecia già Lunedì prossimo; come annunciato, il passo successivo per la questione “Atene” è il sopralluogo del triumvirato composto da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea.
Mentre Lagarde sprona UE e BCE a trovare soluzioni “creative ed inventive”, la Germania risponde duramente criticando implicitamente l’operato e l’atteggiamento sostenuto fin’ora dalle istituzioni Europee:
Abbiamo già discusso degli strumenti. Ora è il momento di agire, non di discuterne ancora. Non abbiamo bisogno di discutere tutto il tempo di nuovi strumenti
Crisi Spagna, servono 60 miliardi per banche
Durante il meeting previsto per le 17:30 della giornata di oggi sono stati presentati due piani distinti per la ricapitalizzazione delle banche in Spagna, che diventeranno poi una richiesta formale di aiuti nei prossimi mesi (anche se i dettagli sul reale stato del settore bancario saranno resi pubblici solo alla fine di luglio secondo le prime stime).
I report e le analisi condotte da due società convergono su un range che spazia dai 51 ai 62 miliardi di euro necessari; lo studio è stato fatto sul 90% del sistema bancario ed ha preso in considerazione 14 gruppi che necessitano degli aiuti per rilanciare il Paese dopo la nazionalizzazione di Bankia. Secondo Roland Berger, società di consulenza tedesca, servirebbero per la precisione 51,8 miliardi di euro mentre per gli americani della Oliver Wyman la cifra sarà compresa tra 51 e 62 miliardi di euro.
Euro scende contro Dollaro USA
Crolla l’Euro su quasi tutti i fronti, anche se le perdite maggiori si registrano proprio nel cambio con la valuta degli Stati Uniti. Il down-trend di lungo termine che accompagna le contrattazioni di Eur/Jpy è ormai invertito e la tendenza rialzista innescata sul bottom di inizio Giugno continua a trovare un seguito tra gli investitori che hanno portato il valore del cross oltre quota 101.50, anche se per poco tempo. Il crollo di oggi non rispecchia l’andamento di medio e si traduce in occasione di acquisto nel medio termine, salvo poi assistere alla perdita di quota 100.45, attuale stop-loss sui buy in corso.
L’inversione di brevissimo su Eur/Gbp invece potrebbe essere un nuovo avvio per la tendenza ribassista; il consolidamento dei venditori nel medio termine è netto e tolta la falsa partenza ribassista del 15 giugno scorso il cambio ha offerto continui spunti di vendita ad ogni rialzo. Una discesa sotto a quota 0.8035 entro la fine della giornata di domani darebbe il via al segnale short con stop & reverse posizionato a quota 0.8075.
Il nuovo Etf americano sui metalli preziosi e industriali
United States Commodity Funds ha annunciato questa settimana il debutto di un Exchange Traded Fund (Etf) che è in grado di offrire una interessante esposizione a un paniere di metalli, più precisamente ai loro contratti futures: in questa maniera, gli investitori interessati possono focalizzare il loro portafoglio sul mercato delle commodities con uno strumento di sicura appetibilità. In pratica, si farà riferimento allo United States Metals Index Fund, nel tentativo di replicare un altro indice, il SummerHaven Dynamic Metals Index Total Return, un benchmark che sposta continuamente l’esposizione finanziaria tra i vari contratti e in base alle condizioni di mercato.