Monti Ascensori: progetto bilancio 2010 riapprovato

Riunitosi in data odierna, lunedì 30 maggio 2011, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Monti Ascensori  ha riapprovato il progetto di bilancio di esercizio consolidato del 2010, nonché il progetto di bilancio di esercizio individuale di Monti Ascensori sempre relativamente allo scorso anno. Nel dettaglio, per quel che riguarda progetto di bilancio di esercizio consolidato del 2010, il Gruppo Monti Ascensori chiude l’anno con un valore della produzione, passato anno su anno da 37.475.756 euro a 43.362.962 euro, mentre l’Ebitda è diminuito passando da +5.701.839 euro a -1.610.058 euro. In regresso, ed in inversione, da positivo a negativo, si è attestato nell’anno anche l’Ebit, che passa dai 2.292.698 euro del precedente esercizio ai -14.186.521 euro al 31 dicembre del 2010. Di conseguenza, i dodici mesi per il Gruppo Monti Ascensori si chiude con un rosso di 12.607.839 euro composto come segue: 101.332 euro quale utile di pertinenza di terzi, e 12.709.171 di perdita netta consolidata del Gruppo Monti Ascensori.

La società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed in particolare sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha spiegato il rosso di bilancio, a livello consolidato, con la modifica del modello operativo societario, nonché per effetto di oneri aventi natura straordinaria. In particolare, secondo quanto messo in risalto proprio da Monti Ascensori con un comunicato ufficiale, la società ha attuato un piano di riorganizzazione e di ristrutturazione industriale per cui ora Monti Ascensori, nelle attività di riparazione e di manutenzione degli ascensori, opera con esecuzione diretta dei lavori.

Il modello di business, prima della riorganizzazione e ristrutturazione industriale del Gruppo, prevedeva invece un modello operativo basato sia sull’outsourcing, sia sul subappalto dei lavori. Per quel che riguarda gli oneri straordinari, questi nel 2010 sono stati pari a complessivi 9,3 milioni di euro circa in prevalenza rappresentati da somme per il fondo svalutazione crediti, e poi per crediti non ancora incassati e per perdite su partecipazioni.

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