Monti Ascensori: ricostituzione capitale sociale, decisione rinviata

Si è tenuta giovedì scorso, 30 giugno del 2011, in seconda convocazione, l’Assemblea degli Azionisti di Monti Ascensori S.p.A.. A darne notizia è la società quotata in Borsa a Piazza Affari nell’aggiungere, inoltre, che c’è stata anche sia la prima riunione del Consiglio di Sorveglianza, sia quella del Consiglio di Gestione. Tenendo conto delle perdite relative al Bilancio del 2010, la maggioranza degli azionisti presenti all’Assemblea ha votato a favore della copertura delle passività utilizzando le riserve disponibili. Pur tuttavia, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Monti Ascensori, poiché a seguito dell’esaurimento delle riserve la perdita supera il terzo del capitale sociale, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato per prendere la decisione sulla ricostituzione del capitale sociale alla chiusura dell’esercizio in corso, ovverosia a chiusura del Bilancio 2011; questo anche perché il resoconto intermedio di gestione alla data del 31 marzo del 2011 indica che l’andamento del business aziendale è positivo.

Monti Ascensori: progetto bilancio 2010 riapprovato

Riunitosi in data odierna, lunedì 30 maggio 2011, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Monti Ascensori  ha riapprovato il progetto di bilancio di esercizio consolidato del 2010, nonché il progetto di bilancio di esercizio individuale di Monti Ascensori sempre relativamente allo scorso anno. Nel dettaglio, per quel che riguarda progetto di bilancio di esercizio consolidato del 2010, il Gruppo Monti Ascensori chiude l’anno con un valore della produzione, passato anno su anno da 37.475.756 euro a 43.362.962 euro, mentre l’Ebitda è diminuito passando da +5.701.839 euro a -1.610.058 euro. In regresso, ed in inversione, da positivo a negativo, si è attestato nell’anno anche l’Ebit, che passa dai 2.292.698 euro del precedente esercizio ai -14.186.521 euro al 31 dicembre del 2010. Di conseguenza, i dodici mesi per il Gruppo Monti Ascensori si chiude con un rosso di 12.607.839 euro composto come segue: 101.332 euro quale utile di pertinenza di terzi, e 12.709.171 di perdita netta consolidata del Gruppo Monti Ascensori.

Monti Ascensori sigla accordo cessione contratti di manutenzione

Monti Ascensori ha reso noto d’aver stipulato con una società appartenente al gruppo Manutencoop Facility Management, la Manutenzione Installazione Ascensori, un accordo da sette milioni di euro finalizzato alla cessione di 2.700 contratti di manutenzione di impianti ascensoristici; trattasi, nello specifico, di impianti ascensoristici della Sicilia orientale e delle aree di Ancona, Milano e Torino. L’operazione di cessione dei contratti, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Monti Ascensori, società quotata in Borsa a Piazza Affari, rientra nell’ambito delle attività di efficientamento e di riorganizzazione del parco di impianti ascensoristici avviate nella seconda metà del corrente anno. Gli accordi quadro stipulati tra Monti Ascensori e Manutenzione Installazione Ascensori sono due: uno è quello, sopra descritto, per la cessione dei contratti di manutenzione, mentre l’altro riguarda il trasferimento di rami di azienda, tra cui alcuni dipendenti, contratti di locazione, ed altri beni strumentali accessori unitamente agli automezzi ed ai beni di magazzino.

Monti Ascensori: fatturato a +23% nei primi nove mesi

La società Monti Ascensori, nei primi nove mesi del corrente anno, ha conseguito un giro d’affari pari a 33,05 milioni di euro con un incremento del 23,09% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ questo uno dei dati salienti esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione di Monti Ascensori che, inoltre, ha riportato nel periodo un Ebitda in crescita a 4,3 milioni di euro, ed un Ebitda margin che, attestatosi al 13,03% dei ricavi, è sceso in termini percentuali di 2,71 punti rispetto al periodo gennaio-settembre 2009. In accordo con una nota ufficiale emessa dal Gruppo Monti Ascensori, il calo dell’Ebitda margin è da spiegarsi con i maggiori oneri che la società si è dovuta assumere nell’ambito della riorganizzazione industriale che è in atto. L’Ebit, seppur negativo a 3,3 milioni di euro, è in miglioramento rispetto ai -5,05 milioni di euro al 30 settembre dello scorso anno; in questo caso la società ha spiegato che l’Ebit è rimasto negativo nei primi nove mesi del corrente anno per effetto di accantonamenti per il fondo svalutazione crediti, e per gli ammortamenti correnti sulle immobilizzazioni sia immateriali, sia materiali.