Il Consiglio di Amministrazione della società Risanamento, esprimendo un parere favorevole, ha dato il via libera alla cessione della cosiddetta area Falck per un corrispettivo pari a 405 milioni di euro. A darne notizia con un comunicato ufficiale è proprio Risanamento nel precisare come dei 405 milioni di euro di corrispettivo 280 milioni di euro saranno pagati mediante l’accollo integrale del debito sull’asset immobiliare, mentre i restanti 125 milioni di euro saranno pagati per cassa. Il prezzo complessivo, per una percentuale del 90%, sarà regolato entro il prossimo mese di settembre, in via orientativa ed in concomitanza con l’atto del rogito, mentre il restante 10% sarà regolato orientativamente entro il mese di dicembre 2012 anche a seguito del progetto definitivo di bonifica. L’area Falck sarà così acquisita da Bi & Di Real Estate, che ha anche agito per conto del Consorzio Cooperative Costruzioni e gruppo Bandiera, e della società Honua Investment Managment Inc., e che per l’acquisizione ha presentato a Risanamento una proposta irrevocabile contenente le linee guida relative all’operazione.
Investimenti News
A.S. Roma e BasicItalia insieme fino al 2017
Il contratto di sponsorizzazione tecnica delle squadre della società A.S. Roma è stato prolungato fino alla data del 30 giugno dell’anno 2017. A darne notizia con una nota congiunta sono state la Società Sportiva capitolina, BasicItalia e Brand Management, spiegando altresì che alla società BasicItalia viene riconosciuta, ai fini della licenza per la produzione e della commercializzazione dei prodotti di merchandising con il marchio A.S. Roma, la qualifica di Fornitore Tecnico. In più, per gli acquisti dei prodotti destinati alla commercializzazione, siano essi tecnici o non tecnici con il marchio dell’A.S. Roma, l’accordo fissa particolari condizioni e modalità. Il contratto ha così una durata di sette anni e prevede, da parte di BasicItalia, a fronte della concessione dei diritti, e di una apposita fideiussione a favore della A.S. Roma, il riconoscimento di un corrispettivo crescente, oltre all’imposta sul valore aggiunto (Iva).
Investire in francobolli: la convenienza della filatelia
Ci si potrà forse stupire nel venire a conoscenza dell’esistenza di investimenti finanziari in francobolli: ebbene sì, queste preziose stampe rappresentano uno degli elementi più interessanti per focalizzare le strategie del proprio portafoglio, soprattutto quando si vivono momenti economici, come quello attuale, non molto rosei. Come divincolarsi dunque in questo senso? Anzitutto, occorre chiedersi se sia davvero conveniente investire in francobolli. Il settore in questione merita delle considerazioni piuttosto approfondite, perché le decisioni degli investitori differiscono da caso a caso; uno dei fattori più incoraggianti per una scelta di questo tipo è il fatto che i francobolli rappresentano uno dei beni rifugio più interessanti dell’intero panorama internazionale. Il mercato filatelico è uno dei più solidi e fa sostanzialmente affidamento sui buoni rendimenti offerti dall’indice principale, vale a dire l’SG100, il quale provvede a misurare nel dettaglio le performance dei cento francobolli più scambiati in tutto il mondo.
Fondi obbligazionari: molti cali, ma anche il boom di Mediolanum
L’ultimo rapporto di Assogestioni in relazione all’andamento dei fondi di tipo obbligazionario non è certo incoraggiante: secondo l’associazione , infatti, la raccolta di tali strumenti finanziari ha raggiunto quota 343 milioni di euro, certo una buona fetta per quel che concerne il patrimonio totale del comparto (tra l’altro i flussi netti sono ancora piuttosto consistenti), ma comunque si tratta di un dato in leggero calo. Il declino in questione riguarda soprattutto i fondi flessibili, mentre i fondi di tipo bilanciato sono riusciti a raccogliere un patrimonio pari a 19 miliardi di euro. Le notizie peggiori provengono dai cosiddetti fondi hedge, per i quali è stata registrata una raccolta negativa e alti deflussi, pur rimanendo stabili gli assets. Assogestioni ha sciorinato una serie di dati su cui occorre riflettere a fondo, anche e soprattutto alla luce della situazione economica che stiamo vivendo.
Atlantia sale al 60% in Triângulo do Sol
Dopo aver acquistato nel giugno del 2009 il 50% del capitale della società Triângulo do Sol, il Gruppo Atlantia ha reso noto nella giornata di ieri, venerdì 11 giugno 2010, d’aver raggiunto un accordo per elevare la propria quota di possesso nella concessionaria di un altro 10% portandolo quindi al 60%. Nel dettaglio, a fronte di un controvalore pari a 31 milioni di euro, il 10% di Triângulo do Sol sarà acquisita dalla Leão & Leão, con quest’ultima che in Triângulo do Sol manterrà una quota del capitale sociale pari al 40%. Nel momento in cui l’operazione sarà perfezionata, il Gruppo Atlantia ha fatto presente come si procederà di conseguenza all’intero consolidamento dell’attività della concessionaria brasiliana Triângulo do Sol nei conti della società; Triângulo do Sol opera attraverso una rete autostradale a pedaggio avente un’estensione pari a poco più di 440 chilometri, ed a fronte di una concessione che scade nell’anno 2021.
Gruppo Damiani: forte crescita delle vendite retail
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Damiani, società leader nel settore degli orologi di alta gamma e dei gioielli, ha approvato i dati al 31 marzo 2010, caratterizzati da una crescita dei ricavi trimestrali del 18,4% a 27,1 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2009, mentre su base annua l’esercizio 2009-2010 si chiude con un fatturato in contrazione del 2,7% a 145,8 milioni di euro rispetto ai 149,8 milioni dell’anno fiscale precedente. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato e Presidente del Gruppo, Guido Damiani, la società ha conseguito nonostante il contesto negativo a livello internazionale un andamento positivo del comparto retail a conferma del fatto che le collezioni continuano ad essere molto apprezzate dai consumatori finali.
Gruppo Coin: prosegue piano di integrazione di Upim
Il Gruppo Coin ha archiviato il primo trimestre fiscale del 2010, corrispondente al periodo febbraio – aprile, con un incremento delle vendite sotto insegna del 41,9% a 384,6 milioni di euro, e dell’8,7% senza considerare Upim, società acquisita alla fine dello scorso mese di gennaio. A darne notizia è la società in concomitanza con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dei dati del primo trimestre fiscale 2010 caratterizzati, tra l’altro, da un risultato ante imposte, senza considerare Upim, a quota 4,4 milioni di euro con un incremento di ben tre milioni di euro rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La società rende noto che il piano di integrazione di Upim prosegue e, alla data odierna, sono stati già convertiti complessivamente 34 negozi, di cui 6 negozi Coin e 28 negozi OVS industry, con il risultato di un miglioramento dei margini e di un aumento delle vendite con l’eccezione di quei negozi che, temporaneamente, sono chiusi per concludere le attività di conversione.
Lyxor amplia l’offerta cinese ed europea: cinque nuovi Etf
Il New York Stock Exchange Liffe (con questa sigla si vuole intendere il London International Financial Future Exchange, vale a dire il mercato britannico in cui si scambiano i contratti future) è stato protagonista nel corso di questa settimana dell’emissione di cinque nuovi Exchange Traded Fund garantiti da Lyxor sul mercato cinese e su altri comparti dell’Europa: come mai questa scelta così particolare da parte di questa società? Anzitutto, per chi fosse interessato a un’offerta di tale tipo, occorre precisare che gli Etf in questione sono Lyxor Etf China Enterprise, Stoxx 600 Banks, Stoxx 600 Oil & Gas, Stoxx 600 Basic Resources e Stoxx 600 Telecommunications. Come si può intendere dai nomi dei prodotti, i settori economici coperti sono davvero i più diversi e, inoltre, gli Etf di Lyxor beneficeranno di opzioni americane, visto che si intende offrire la possibilità agli investitori di dare nuovo vigore alle loro strategie. Il market maker (l’intermediario finanziario che pubblica i prezzi di acquisto e di vendita) sarà Société Générale, la quale farà anche affidamento sull’Over the Counter.
Conto di deposito remunerato per le aziende
Rendimax, uno dei più noti conti di deposito remunerati presenti sul mercato, può essere aperto non solo dai privati e dalle famiglie, ma anche dalle imprese per la gestione del capitale ed in particolare per poter far fruttare la liquidità che poi magari serve per investimenti futuri o per saldare delle fatture aventi una scadenza non ravvicinata. La procedura di attivazione di Rendimax, un prodotto di Banca Ifis, per le imprese non discosta in sostanza da quella prevista per i privati. Rendimax anche in questo caso di può aprire sia direttamente online, sia tramite call center; nel dettaglio, per l’apertura online occorre compilare il modulo via Web, stamparlo, firmarlo ed allegare i seguenti documenti: la copia di un documento di identità del legale rappresentante dell’impresa, la documentazione relativa all’attribuzione dei poteri al rappresentante legale, nonché una visura ordinaria rilasciata dalla competente Camera di Commercio facendo attenzione alla data di rilascio che non deve essere più vecchia di tre mesi dalla data in cui viene sottoscritto il conto di deposito remunerato Rendimax; a questo punto un incaricato da parte di Banca Ifis provvederà a contattare il cliente per fissare un appuntamento al fine di completare la procedura relativa al riconoscimento.
Pirelli: Assemblea straordinaria degli azionisti a luglio
Si terrà mercoledì 14 luglio 2010, in prima convocazione, ed eventualmente il giorno dopo, giovedì 15 luglio 2010, in seconda convocazione, l’Assemblea straordinaria degli azionisti Pirelli. A darne notizia è la società con un comunicato nel far presente come l’Assemblea straordinaria si terrà a Milano, al numero 214 di Viale Sarca, in prima ed eventualmente in seconda convocazione, ed in entrambi i casi a partire dalle ore 10 del mattino. All’ordine del giorno, innanzitutto, c’è la discussione e la deliberazione in merito al raggruppamento delle azioni Pirelli in ragione di una nuova azione, ordinaria e di risparmio, per ogni 11 della stessa categoria possedute dagli azionisti della società; a tal fine, l’Assemblea straordinaria degli azionisti Pirelli sarà chiamata anche all’approvazione delle relative modifiche statutarie.
Grecia: il miglior rapporto rischio-rendimento è di Alpha Bank
È ormai passato un mese da quando, tra i timori e le preoccupazioni più forti, la Grecia faceva conoscere al mondo la delicata situazione in cui versavano le proprie finanze: da quel momento, il pacchetto di stimoli nei confronti della nazione ellenica ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per quel che riguarda gli investimenti, dato che alla luce di questo provvedimento sono stati fissati i nuovi prezzi dei titoli di stato. Sono stati soprattutto gli strumenti che presentavano un arco temporale minore a mostrare le maggiori differenze di valore, con dei recuperi molto importanti, mentre i titoli a lungo termine sono rimasti sostanzialmente invariati. Che cosa c’è da dire a questo punto sull’economia greca e sulle opportunità finanziarie su cui focalizzare l’attenzione? L’aiuto elargito dal Fondo Monetario Internazionale e dagli altri stati europei è stato talmente ingente che il governo di Atene può anche permettersi di non emettere nuovo debito nel futuro più immediato.
Stati Uniti: operatori pensano a nuova piattaforma per i futures
Gli operatori statunitensi di Borsa stanno analizzando e ponderando con la massima attenzione un nuovo modello che sia in grado di contenere le oscillazioni di prezzo che troppo spesso si verificano nei mercati futures: la proposta dovrebbe giungere direttamente da BATS Global Markets, la quale si è impegnata ad andare oltre l’attuale regime americano, puntando a un sistema in cui gli investitori possano mantenere intatto il loro trading e, al contempo, limitare i movimenti dei prezzi dei contratti. Secondo alcuni dirigenti della stessa società, anche altri operatori sono d’accordo nel rendere concreta tale idea, che, una volta realizzata, rappresenterebbe una fondamentale svolta nel mondo degli investimenti. Quali misure bisogna attendersi allora? L’obiettivo principale è quello di implementare un modello che riesca a mitigare situazioni non molto piacevoli come quella che si è verificata lo scorso 6 maggio, quando il Dow Jones Industrial Average ha perso addirittura centinaia di punti base in una manciata di minuti.
Azionario Giappone, Usa ed Eurozona: investire con gli Etf
Come investire con gli Etf sull’azionario di Paesi come il Giappone, gli Stati Uniti o l’Europa? Ebbene, al riguardo sul circuito di Borsa Italiana S.p.A. sono quotati, tra gli altri, tre specifici Etf emessi da Lyxor International Asset Management S.A. che investono sull’azionario dei Paesi sopra citati. Per l’Europa c’è il Lyxor Etf Euro Stoxx 50, con codice ISIN FR0007054358, e commissione totale annua di gestione pari allo 0,25%; in data odierna l’Etf indicato ha chiuso con un prezzo ufficiale di 26,19 euro rispetto ad un massimo annuale di 30,67 euro toccato l’11 gennaio 2010, ed un minimo annuo di 25,27 euro toccato lo scorso 25 maggio 2010. Per gli Stati Uniti c’è invece il Lyxor Etf Msci Usa, con codice ISIN FR0010296061, e commissione totale annua di gestione pari allo 0,35%; in data odierna l’Etf indicato ha chiuso con un prezzo ufficiale di 84,91 euro rispetto ad un massimo annuale di 89,43 euro toccato il 13 maggio 2010, ed un minimo annuo di 73,73 euro toccato lo scorso 5 febbraio 2010.
Investire nel cotone? Le scorte sono ancora troppo basse
Come vuole una lunga tradizione, è il mercato asiatico quello in cui viene maggiormente scambiato il cotone: c’è però da dire che, nonostante un evidente recupero delle quotazioni, favorito senza dubbio dalle piazze orientali, l’Ice di New York (Intercontinental Cotton Exchange) ha assistito a una brusca frenata della lunga serie di sessioni negative (ben nove consecutive negli ultimi mesi), ma non ci troviamo ancora a livelli accettabili per un investimento sicuro, visto che attualmente la quotazione ammonta a 78 centesimi di dollaro per ogni libbra che viene scambiata. Il record degli ultimi due anni è ancora distante (84,26 centesimi nel 2008), ma qualcosa di confortante sta avvenendo dal lato dei consumi e delle scorte.