Asta Bot annuali del 12 Gennaio 2012

Sono stati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze i dettagli della nuova asta di BOT annuali, la prima per la precisione del nuovo anno. Innanzitutto ecco i dettagli dell’emissione, sottoscrivibile come sempre per importi di 1000 euro o multipli da comunicare agli intermediari (banche o poste): i BOT con emissione il 12 Gennaio e regolamento il 16 dello stesso mese saranno offerti per un importo di 8.500 milioni di euro. La durata sarà di 364 giorni per la precisione e la scadenza quindi fissata al 14.01.2013.

Vengono inoltre collocati nello stesso giorno Buoni Ordinari del Tesoro per un valore di 3.500 milioni di euro e scadenza al 31 maggio 2012, con stessa data di asta e di regolamento dei precedenti.

Collocazione BOT annuali per 8.5 miliardi

Con l’anno appena iniziato possiamo approfittare della prima asta di Buoni Ordinari del Tesoro per ricapitolare l’andamento generale del rendimento sui BOT a scadenza annuale avuto nel 2011. La prima immagine in alto è un semplice grafico che a colpo d’occhio ci aggiorna sulla situazione dei rendimenti sui BOT avuta tra il 2003 e la fine del 2011. Questo per quanto riguarda la linea blu, mentre la rossa (con scala a destra) è il valore dell’indice FTSE-Mib nello stesso arco temporale (il riferimento è stato scelto in quanto rappresenta le blue-chips italiane, cioè le aziende a maggior capitalizzazione del Paese).

L’impennata dei rendimento che vediamo nella parte finale supera di gran lunga i livelli del 2001, quando dopo lo scoppio dei tecnologici ci fu’ l’attentato al W.T.C. che affondò l’economia mondiale. Con la ripresa seguente si sono alzati anche i rendimenti dei titoli, che sono poi scesi dopo la crisi dei mutui sub-prime di pochi anni fa’. Dopo un minimo di lunghissimo periodo tra il 2009 ed il 2010 sotto all’1% c’è stato infine il rally rialzista che ha spinto i rendimenti dei BOT annuali dove sono ora, cioè intorno al 6%.

Le aspettative dell’asta di domani sono per un calo dei rendimenti ed una buona domanda, che vorrebbe dire iniziare una fase di discesa sul grafico che potrebbe portare a stabilizzare il mercato dei titoli del debito, anche se ci vorrà diverso tempo.

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