Yen recupera sul dollaro e affonda il Nikkei

Lo yen recupera sul dollaro, causando per via della situazione internazionale economica in atto la caduta dell’indice Nikkei che chiude la sua giornata con un decremento dell’1,22% toccando quota 18.914,58, segnando una perdita di 233 punti.

Lo yen, come anticipato, è ancora vicino ai massimi sul dollaro piazzandosi a quota 112,50. La mancanza di segnali inequivocabili da parte della Fed sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti sta influenzando in maniera sostanziale il rapporto tra le due valute e di conseguenza sia il mercato monetario che quello azionario.

Le accuse di Donald Trump in tal senso non stanno aiutando il dollaro. Sostenere che il Giappone stia basando le proprie decisioni economiche e valutarie con il solo scopo di far crollare appositamente il dollaro è qualcosa che è già stato confutato dalle autorità giapponesi e che mal si sposa con le stime degli esperti, i quali sottolineano che il clima di incertezza che sta colpendo la valuta statunitense sia da attribuire alla mancanza di certezze in materia economica. Come intende muoversi nello specifico l’America di Trump?

E’ impossibile negare che nei mercati ad essere protagoniste siano le paure degli investitori. Soprattutto dopo che,  oltre ad una mancanza di specifiche e alla debole azione della Banca Centrale Americana in tal senso, si sono aggiunte le misure restrittive sull’immigrazione. Quali certezze può dare un mercato derivante da politiche che odorano di “autoritarismo“? E’ proprio in tale contesto che lo yen sta trovando via libera nel rafforzarsi nei confronti del dollaro, così come anche l’Euro, accusato dalla Casa Bianca in modo simile a quello dei giapponesi. I quali, tra l’altro, con uno yen più forte risentono degli effetti di ciò sui titoli giapponesi dell’export.

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