Titoli di Stato: nuova asta Bot e CTZ del 25 Novembre 2011

Arrivano puntuali le comunicazioni da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze riguardo le nuove aste di Bot e CTZ, previste entrambe per il 25 Novembre con regolamento al 30 dello stesso mese.

Dal comunicato ufficiale per l’emissione di Bot apprendiamo quindi che avremo 8.000 milioni di euro di Bot semestrali con scadenza al 31/05/2012 per un totale di 183 giorni di durata, i quali possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro come di consueto. Nella nota il Ministero ci informa anche sulla scadenza del 30 Novembre 2011 in cui verranno a terminare Bot per 8.800 milioni di euro.

La nota continua con la circolazione di Bot al 15 Novembre 2011 che è pari a 146.586.896 milioni di euro di cui 3.000 milioni di euro a 76 giorni, 2.500 milioni di eur oa 74 giorni, 4.000 milioni di euro a tre mesi, 51.960 milioni di euro a sei mesi e 85.126.896 milioni di euro ad un anno.

Per quanto riguarda invece i dettagli dei Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) l’emissione è identificata dall’ISIN IT0004765183; la scadenza è al 30 Settembre 2012 mentre l’importo nominale è di 2.000 milioni di Euro. Anche in questo caso le sottoscrizioni avverranno per un minimo di 1000 euro da parte dei risparmiatori.

L’attesa maggiore ovviamente si concentra su altro: manca infatti pochissimo alla diffusione di un nuovo comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze contenente i dettagli per la nuova asta di Btp che ancora una volta verranno controllati da vicino non solo dai risparmiatori italiani ma sopratutto da quelli esteri. L’alto rendimento ed il differenziale con il Bund tedesco fanno pressione sul mercato e nonostante questo sembra ci sia una parte di investitori che crede nelle possibilità del Bel Paese ed è pronta ad investire nel debito Italiano nonostante il declassamento. Abbiamo inoltre le iniziative “morali” sull’acquisto del debito del nostro Stato iniziate con l’esempio di un imprenditore ormai famoso che potrebbero aiutare marginalmente a risollevare le sorti del MOT se veramente è stata presa in considerazione l’idea di farsi carico del proprio debito.

Lascia un commento