Deutsche Bank continuerà a investire sulle commodities agricole

Deutsche Bank ha deciso di continuare a fornire prodotti di investimento legati alle materie prime agricole: la decisione dell’istituto di credito di Francoforte è giunta dopo che si è accertata l’assenza di collegamenti tra esse e il recente aumento dei prezzi delle commodities stesse. Come ha spiegato il gruppo teutonico, non c’è alcuna evidenza circa il fatto che la speculazione è stata responsabile degli sviluppi tariffari in questione. Certo, si può parlare di un contributo per quel che concerne la volatilità e in determinate condizioni, ma ci sono anche altre ragioni per quest’ultima.

I peggiori Etf del 2012

Prima di capire come investire in commodity nel 2013, è necessario approfondire le ultime performance degli Exchange Traded Fund nel corso di quest’anno: i dodici mesi che ormai stanno inesorabilmente per terminare si sono caratterizzati anche e soprattutto per risultati non proprio incoraggianti per quel che concerne tali strumenti finanziari. Cerchiamo allora di capire quali prodotti hanno registrato i risultati peggiori. La lista è capeggiata senza dubbio da un Etn della famiglia C-Tracks che è stato emesso da Citigroup. Si tratta, nello specifico, del fondo collegato al Volatility Index Total Return, il quale ha perso quasi il 100% del proprio valore.

Segnali chiave per monitorare i mercati finanziari

Oggi muoversi sui mercati finanziari significa destreggiarsi in un contesto altamente complesso e influenzato da numerose variabili di natuta tecnico-fondamentale: volatilità, spread, correlazioni e tanto altro ancora. In palio c’è l’andamento delle principali asset class di investimento, dall’azionario all’obbligazionario, dalle valute alle materie prime. Per entrare in simbiosi con i mercati finanziari sia il professionista che il piccolo investitore retail devono necessariamente studiare una serie di variabili, in un mercato che oggi solo a Wall Street è dominato per oltre il 50% degli scambi da programmi automatizzati (i cosiddetti “high frequency trading”).

Lyxor, arriva anche in Italia l’Etf legato alla volatilità

Fra tre giorni esatti un nuovo Exchange Traded Fund di Lyxor troverà la sua collocazione ideale nei listini di Borsa Italiana: la società francese ha infatti deciso di puntare sullo S&P 500 Vix Futures Enhanced Roll, il primo strumento di questo tipo che viene messo a disposizione nel nostro paese per quel che concerne l’esposizione alla volatilità dei mercati. In pratica, il funzionamento è molto semplice, dato che si punta con convinzione sull’ottimizzazione dei costi per il mantenimento di questa posizione. Quali sono i soggetti più adatti per un investimento simile? Come ha spiegato Lyxor, il prodotto è dedicato soprattutto agli investitori istituzionali, ma anche a coloro che possono vantare una competenza finanziaria di un certo peso, adatta per una buona diversificazione del portafoglio.

Oro: futures condizionati negativamente dalla volatilità

La continuata e rinnovata focalizzazione sulla crisi del debito sovrano dell’eurozona sta trascinando le contrattazioni relative ai futures collegati all’oro ai suoi valori più bassi degli ultimi tempi: i report sono chiari e inequivocabili, i livelli sono scesi in maniera piuttosto brusca, un fatto che va comunque circostanziato a determinati fattori. In particolare, bisogna sottolineare come gli investitori siano fortemente preoccupati dalla volatilità del metallo giallo, mentre, in maniera quasi paradossale, gli stessi timori non esistono in relazione al comparto energetico e alle risorse, così come anche per quel che concerne i titoli azionari. Secondo alcuni analisti, tra l’altro, la volatilità aurea viene prodotta e incrementata da alcuni avvenimenti che riguardano da vicino i mercati valutari e azionari.

Rapporto Acepi-Carefin 2009: come gestire la volatilità

1042389_55375705L’Acepi (Associazione Italiana Certificati e Prodotti d’Investimento) e Carefin Bocconi (si tratta del Centre for Applied Research in Finance dell’ateneo milanese) hanno stilato un rapporto davvero interessante, relativo al 2009, ma da prendere come esempio anche per quest’anno: si tratta di una serie di indicazioni fondamentali ai fini degli interventi da adottare, nell’ambito degli investimenti finanziari, per ottenere una crescita che sia il più possibile stabile e duratura nel corso del tempo per questo specifico comparto. Cosa è stato affrontato esattamente? Gli aspetti su cui occorre essere più informati, soprattutto alla luce del momento economico attuale, sono emersi da alcune interviste: chi è stato interpellato ha ritenuto davvero essenziali quelle informazioni che sono volte a incrementare in maniera significativa la quota di certificati che sono presenti nei portafogli di investimento dei soggetti.

 

Etf Securities: due nuovi prodotti debuttano col marchio

1219750374Borsa Italiana, ma soprattutto il segmento EtfPlus, sono nuovamente protagonisti di interessanti esordi per quel che concerne gli investimenti finanziari: in effetti, da qualche giorno sono disponibili alcuni prodotti con marchio Etf Securities, una delle principali società emittenti in relazione agli Etc, gli Exchange Traded Commodity, ma occorre rimarcare anche gli Etf cosiddetti di terza generazione. Si tratta, nello specifico, di Etfx Ftse Mib Leveraged (2x) Fund, il quale tende a replicare le prestazioni dell’indice Ftse Mib Leveraged 2x (così come suggerisce anche lo stesso nome), e di Etfx Ftse Mib Super Short Strategy: appare chiaro come gli indici azionari di riferimento in questo specifico caso siano italiani e prendono spunto da un calcolo di leva inversa (nell’ipotesi della “short strategy“) e di una leva che si muove invece nella stessa direzione. Ciò vuol dire semplicemente che gli indici raddoppiano in senso positivo e negativo le performance che vengono posto in essere dal Ftse Mib, il noto indice che raggruppa quaranta tra le maggiori blue chip del nostro paese.