Le ultime obbligazioni cinesi del 2012

Una vera e propria infornata di titoli obbligazionari: la Cina è assoluta protagonista per quel che riguarda le ultime quotazioni di bond del 2012, tanto è vero che le aziende coinvolte appartengono ai settori più svariati. Cerchiamo dunque di fare un po’ di chiarezza. Anzitutto, si può cominciare con i Dim Sum Bond della provincia canadese della Columbia Britannica, la quale si è affidata ad Hsbc per la gestione dell’offerta. Passando invece ad esaminare le obbligazioni domestiche, non si può che cominciare con Bank of Beijing Company: si tratta di un lancio da trenta miliardi di yuan che riguarda il mercato interbancario e che ha già ricevuto l’approvazione da parte della banca centrale dell’ex Impero Celeste.

Bond in valuta cinese sempre più appetibili

L’interesse per la Cina è sempre vivo, anche se il paese sta attraversando una fase di difficoltà da un punto di vista economico con i principali indicatori macro in continuo calo e con lo spettro sempre incombente dello scoppio della bolla immobiliare. Le autorità cinesi sono in allerta e da tempo sono scese in campo per mettere a punto piani di stimolo per l’economia, che comunque cresce ancora a un tasso del 7% annuo (necessario per mantenere l’attuale livello di occupazione).

China Development Bank amplia la scadenza dei Dim Sum Bond

China Development Bank Corporation, uno dei più importanti istituti di credito dell’ex Impero Celeste, oltre che prestatore di riferimento per quel che concerne il governo locale, ha scelto di emettere titoli obbligazionari denominati in yuan ad Hong Kong (i cosiddetti Dim Sum Bond): non si tratta di una emissione qualsiasi, però, visto che la scadenza che è stata fissata in questo caso è una delle più lunghe in assoluto per quel che concerne tali strumenti finanziari. Nel dettaglio, la banca cinese ha messo a disposizione una offerta da 1,5 miliardi di yuan che andranno a maturare esattamente tra quindici anni, con un rendimento iniziale pari a 4,2 punti percentuali.

Per Baosteel un’emissione massiccia di Dim Sum Bond

Baosteel Group Corporation, seconda maggior azienda di tutta la Cina per quel che riguarda la produzione di acciaio, ha ridotto di almeno 1,5 punti percentuali il proprio indebitamento, un dato che deve essere raffrontato con i rendimenti registrati alla Borsa di Shanghai: il tutto è avvenuto grazie a una delle più grandi operazioni obbligazionarie denominate in yuan che abbiano mai riguardato l’ex Impero Celeste. Nel dettaglio, l’emissione a cui si sta facendo riferimento ha previsto un importo complessivo di 3,6 miliardi di yuan (565 milioni di dollari). Si tratta dei cosiddetti Dim Sum Bond, titoli che in questo caso beneficeranno di varie scadenze, vale a dire, per quel che concerne questo caso, due, tre e cinque anni.

Dim Sum Bond: la quotazione di Yum! Brands

Yum! Brands, colosso alimentare americano meglio noto con il semplice appellativo di Yum!, non poteva che fare affidamento a una nomenclatura culinaria per la propria offerta obbligazionaria: in effetti, la compagnia di Louisville sta pianificando nel dettaglio la quotazione di bond a tre anni denominati in yuan, i cosiddetti Dim Sum Bond (dal nome appunto della pietanza asiatica) quotati presso la Borsa di Hong Kong. Per il momento, l’indiscrezione si è limitata a fornire soltanto alcune caratteristiche del prodotto in questione. In particolare, l’ammontare complessivo della sottoscrizione dovrebbe essere pari a 350 milioni di yuan cinesi (circa settanta milioni di euro), con un rendimento economico compreso tra il 2,25 e il 2,50%.

Air Liquide, probabile quotazione di Dim Sum Bond

L’ora dei Dim Sum Bond è scoccata in maniera decisa: ne è una chiara testimonianza l’ultima operazione posta in essere da Air Liquide Sa, compagnia parigina attiva soprattutto nella fornitura di servizi industriali. Che cosa ha deciso esattamente la società in questione? A voler essere pignoli, bisogna precisare che i transalpini stanno pianificando nel dettaglio degli incontri tra investitori nelle sedi di Hong Kong e Singapore, in modo da comprendere la reale opportunità di un’emissione di tali titoli, i quali, come è noto, sono denominati in yuan cinesi. Queste fasi preparatorie, se così possono essere definite, vengono curate in ogni particolare da banche di una certa importanza, quali Bank of China, come appare evidente, Hsbc Investment Bank, Icbc e Standard Chartered.

McDonald’s, nuova offerta di Dim Sum Bond

I Dim Sum Bond prendono il nome da una prelibatezza della cucina cinese, ma i riferimenti culinari terminano qui: si tratta, infatti, di titoli obbligazionari che sono denominati in yuan e quotati presso la Borsa di Hong Kong. Tra le società che si stanno maggiormente segnalando per tali offerte c’è sicuramente McDonald’s, la celebre multinazionale attiva nel campo della ristorazione. La compagnia americana si sta avventurando nel secondo lancio in assoluto di tali bond, ma come si spiega tanto interesse per la Cina e l’ex colonia britannica? L’unico precedente è datato 2010, quando venne proposto un bond con scadenza a tre anni e un importo complessivo di duecento milioni di yuan.

Golden Harvest: posticipata la vendita dei Dim Sum Bond

Tutto si è risolto con un nulla di fatto: Orange Sky Golden Harvest Entertainment, la compagnia cinematografica cinese famosa per la produzione dei film di Bruce Lee, ha deciso di cancellare improvvisamente la programmata cessione di alcuni titoli obbligazionari denominati in yuan e destinati alla Borsa di Hong Kong. L’indiscrezione è giunta direttamente da una fonte interna al gruppo. Che cosa è successo esattamente? La società asiatica sta attualmente continuando le trattative che aveva avviato tempo addietro con i propri investitori, oltre a monitorare in maniera costante e attenta le condizioni del mercato; tutti i dettagli di tale operazione finanziaria sono strettamente privati ed è per questo motivo che la persona che ha fornito le informazioni non ha voluto essere identificata.

Cina, vendita in blocco dei Dim Sum Bond

Gli investitori finanziari si stanno abituando a nomi sempre più bizzarri per quel che riguarda i titoli obbligazionari: si va dai Kangaroo Bond, fino ai Formosa Bond, senza dimenticare i Matrioshka Bond. Le sperimentazioni che avvengono da diverso tempo ad Hong Kong hanno invece messo a disposizione un nuovo modo per scommettere sugli apprezzamenti dello yuan cinese, i cosiddetti Dim Sum Bond. La scelta del nome (i dim sum sono dei bocconcini tipici della cucina dell’ex Impero Celeste) vuole forse sottintendere la loro appetibilità, ma più propriamente si tratta di strumenti quotati in yuan presso l’Hong Kong Stock Exchange, oltre che una piccola porzione del debito valutario di Pechino.