M&G Investments: esordio per il fondo collegato all’inflazione

Ampia protezione per chi focalizza il proprio portafoglio sul reddito fisso e rendimenti interessanti che vanno al di là del tasso di inflazione del continente europeo: sono queste le due caratteristiche principali che risaltano maggiormente nel nuovo fondo obbligazionario emesso da M&G Investments, un lancio che può considerarsi storico, visto che è la prima volta che la società britannica si lancia in questo tipo di strumento. Di cosa si tratta esattamente? Il fondo obbligazionario corporate inflation-linked è stato pensato appositamente per gli investitori privati del nostro paese; in effetti, osservando con attenzione l’andamento dei prezzi al consumo, è possibile investire in una serie interessante di titoli a reddito fisso, non solo i bond inflation-linked, ma anche quelli a tasso variabile e gli strumenti derivati per i quali valgono le stesse condizioni che sono state appena elencate.

Petrobras pianifica una imponente vendita di obbligazioni

Petroleo Brasileiro Sa, compagnia petrolifera brasiliana meglio conosciuta come Petrobras, non conosce le piccole dimensioni e la sua ultima operazione finanziaria conferma questa tendenza: in effetti, la società di Rio de Janeiro ha intenzione di portare fino a sei miliardi di dollari la propria offerta di corporate bond. Si tratterebbe di un vero e proprio record per il comparto in relazione alla nazione sudamericana. In pratica, questa vendita è stata progettata per tenere testa adeguatamente a quella posta in essere poco più di due settimane fa da General Electric nel mercato americano: Petrobras punterà soprattutto su titoli a cinque anni, i quali potrebbero essere prezzati con un rendimento superiore di 190 punti base a quello del Tesoro statunitense (bond decennali con uno spread pari a 195 punti).

Sallie Mae, ritorno di fiamma per il mercato delle obbligazioni

Slm Corporation rappresenta la principale compagnia statunitense per quel che riguarda i prestiti da destinare agli studenti: questa stessa società è ora pronta a vendere circa due miliardi di dollari del proprio debito, visto che tale operazione si è resa necessaria per la rinnovata fiducia degli investitori nel gruppo che tutti sono abituati a chiamare Sallie Mae, mai così alta negli ultimi due anni. I titoli in questione, dotati di una scadenza a cinque anni, potrebbero rendere fino al 6,5%, anche perché l’azienda si sta preparando a un grande ritorno, quello nel mercato dei corporate bond, evento che dovrebbe avvenire nel prossimo mese di marzo.

Obbligazioni: Deutsche Bank sfida il dominio di JP Morgan

Deutsche Bank, nome di punta del credito della Germania, dell’Europa e del mondo, è riuscita a salire fino al secondo posto nell’ambito delle sottoscrizioni di obbligazioni nel 2010: la sfida è ormai apertissima nei confronti di JP Morgan Chase, il cui “regno” dura incontrastato da tre anni. Come è noto, si tratta di uno dei maggiori gestori di prestiti a livello internazionale (ben 176 miliardi di dollari, il 5,5% complessivo), un risultato che deve comunque essere confrontato con il 6,7% e i 212 miliardi di dollari dell’azienda americana. Gli istituti di credito sono stati capaci di concorrere per migliori porzioni di sottoscrizioni di bond anche e soprattutto a causa del declino delle quotazioni relative al debito finanziario.

Buona crescita di Japan Tobacco grazie alla vendita di bond

Le principali marche di sigarette nipponiche, tra cui non si possono non citare Mild Seven e Winston, fanno capo a un unico nome, quello di Japan Tobacco: la multinazionale di Tokyo è stata la protagonista finanziaria di questi ultimi giorni, soprattutto alla luce dell’ultimo annuncio agli investitori, i quali sono stati informati dell’imminente quotazione di titoli a cinque anni e in grado di rendere cinque punti base in più rispetto al debito governativo. La compagnia pubblica giapponese è riuscita a conseguire ben 80 miliardi di yen dai propri bond, ma il dato sorprende di più se si pensa che il relativo rendimento è stato nettamente inferiore a quello utilizzato per il pagamento ante imposte.

Lemanik si focalizza sul fondo corporate bond high yield

La settimana che si conclude oggi si è aperta in maniera piuttosto proficua e interessante per Lemanik Asset Management: in effetti, la società di diritto lussemburghese, parte integrante dell’omonimo gruppo finanziario, nonché ideatrice di soluzioni per gli investitori istituzionali e privati, ha presentato a Milano il nuovo segmento che andrà a specializzarsi sulle obbligazioni corporate di un’altra sicav del Granducato, vale a dire Arcipelagos. Il lancio in questione ha riguardato un prodotto specifico, Arcipelagos Sicav Value Corporate Bond, il quale beneficerà, in particolare, della consulenza di una società di intermediazione mobiliare milanese, Class Capital.

Ford: da Moody’s nuovo rating per i corporate bond

Due livelli di rating: ammonta a tanto l’aumento sancito da Moody’s in relazione alla valutazione del credito e dei relativi corporate bond di Ford Motor, la celebre casa automobilistica statunitense. Tale incremento ha voluto sottintendere una performance operativa della compagnia di Dearborn in significativo miglioramento rispetto alle aspettative. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il rating è stato innalzato da B1 a Ba1 (entrambi i livelli caratterizzano un rischioso grado speculativo, ma nel primo caso si tratta di una piena zona a rischio con cedole vicine al 10%, mentre il nuovo giudizio contraddistingue una sufficiente affidabilità): in pratica, si tratta del quinto upgrade applicato dalla stessa Moody’s nei confronti della società negli ultimi tredici mesi.

Il mercato di corporate bond si rinsalda con una offerta da 5 miliardi

Il mercato dei corporate bond ha trovato pane per i propri denti grazie soprattutto alla pubblicazione degli ultimi stress test bancari; in effetti, una prima indicazione che è giunta in questo senso è stata quella della focalizzazione degli investitori su bond con rendimenti più sostanziosi rispetto a quelli offerti dal Tesoro. Gli investimenti, pertanto, hanno portato all’accumulo di circa cinque miliardi di dollari per quel che concerne le obbligazioni di classe maggiore, così ripartiti: tre miliardi si riferiscono alla Westpac Banking Corporation, società australiana, un miliardo ad Alcoa, nome di spicco nella produzione dell’alluminio, 500 milioni all’utility Commonwealth Edison e altri 250 milioni di dollari a Kimberly-Clark.

Fondi: rischi e opportunità degli investimenti in prestiti aziendali

80-300x299Non c’è alcun dubbio che il collocamento Enel abbia avuto un ottimo successo: ed è proprio grazie a questo forte interesse, insieme ai timori rivolti al debito pubblico dei paesi europei più colpiti dalla speculazione, che i corporate bond rimangono ancora un investimento affascinante e interessante. I fondi obbligazionari che sono specializzati sulle emissioni delle aziende europee hanno già fatto registrare un guadagno medio da inizio anno pari all’1,3%. I livelli più alti sono stati quelli raggiunti da Fidelity e Groupama, che hanno guadagnato ben 2,56 punti percentuali. Quali opportunità di guadagni potenziali rimangono quindi all’interno dei mercati di credito? La domanda di corporate bond è destinata a rimanere alta, visto che gli investitori sono sempre più alla ricerca di alternative, a causa dei bassi rendimenti dei prodotti monetari e dei titoli di Stato. Come suggeriscono alcuni analisti, tra cui quelli di Raiffeisen Capital Management, è comunque necessario far attenzione alle scadenze, inquadrando i titoli lunghi nel tasso fisso in quelli da 3 a 5 anni tra i variabili.