Rialzo deciso per i futures sull’oro

Poco prima che iniziasse l’ultima settimana di ottobre, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012: la situazione da allora è profondamente mutata, tanto è vero che proprio nel corso della giornata odierna i contratti futures legati al “biondo metallo” hanno fatto registrare un aumento importante. Si è trattato, infatti, del maggior rialzo settimanale da dieci mesi a questa parte, visto che è forte la convinzione che il secondo mandato di Barack Obama come presidente americano favorirà gli stimoli monetari e, di conseguenza, la domanda della preziosa commodity. Neanche le previsioni settimanali per i futures aurei relative agli ultimi giorni dello scorso mese erano state ugualmente incoraggianti.

Le previsioni settimanali per i futures aurei

L’ultima settimana relativa alle contrattazioni dei futures collegati all’oro è stata molto interessante: la giornata di venerdì scorso si è caratterizzata, in particolare, per una quotazione bassa, ma nelle previsioni, a causa dei dati sulla crescita americana per quel che concerne il terzo trimestre di quest’anno. Tra l’altro, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012 non meno di una settimana fa. Entrando maggiormente nel dettaglio, il Comex di New York ha evidenziato come le spedizioni del prossimo mese di dicembre si siano attestate sugli 1.719,35 dollari l’oncia, con la caduta più consistente di tali prodotti finanziari che è avvenuta il 24 ottobre.

Rialzo consistente per i futures sul rame

A inizio mese ci si chiedeva su quali commodity investire a settembre 2012: ebbene, a questa domanda si può rispondere con una valida risposta, ovvero quella che riguarda il rame, visto che il metallo in questione è riuscito a guadagnare terreno a New York sfruttando al massimo la speculazione collegata al rallentamento dei profitti per quel che concerne le compagnie industriali. È proprio questo dato, infatti, che dovrebbe costringere la Cina, maggior consumatore al mondo di rame, a introdurre nuove misure di stimolo.

I futures sul rame potrebbero aumentare anche nei prossimi giorni

I prezzi del rame, il quale è stato in grado di guadagnare fino ai suoi livelli massimi nel giro di appena una settimana, potrebbero salire fino a 4,20 dollari la libbra: si tratta di un picco piuttosto interessante e che, tra l’altro, non viene raggiunto dallo scorso mese di settembre, come messo in luce dall’analisi tecnica di Paul Kavanaugh, trader presso PfgBest. Questo vuol dire che il contratto future che fa riferimento alle spedizioni del prossimo mese di luglio è destinato a crescere di ben undici punti percentuali, un rialzo che sarà registrato nel caso in cui i prezzi del Comex di New York dovessero raggiungere il 50% dell’indice di Fibonacci, per un totale di 3,803 dollari, entro le prossime sessioni.

I futures sul rame avanzano grazie ai dati economici Usa

Il rame è riuscito ad ottenere la sua terza sessione consecutiva improntata al rialzo: il merito sta tutto nel miglioramento dei dati economici relativi agli Stati Uniti, oltre che ai guadagni nei mercati azionari, favoriti dalle aspettative della domanda. In particolare, c’è da sottolineare come i titoli americani siano avanzati in maniera importante, con le imprese che hanno accelerato il ritmo di crescita proprio a febbraio, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi vent’anni. Tra l’altro, bisogna ricordare come gli stessi Stati Uniti rappresentino la seconda nazione al mondo per quel che concerne lo sfruttamento di rame. Il mercato, dunque, viene ancora una volta guidato e trascinato dall’ottimismo economico, così come ha anche osservato Matthew Zeman, trader dei metalli: gli investitori sono più calmi e si stanno proiettando nel futuro.