Saipem: primi sei mesi 2011 da record

Si sono chiusi con risultati da record i primi sei mesi del 2011 di Saipem S.p.A.. Il Consiglio di Amministrazione della società, infatti, si è riunito per esaminare ed approvare i conti H1 2011, caratterizzati innanzitutto da un balzo dell’utile netto del 15,3% a 438 milioni di euro, a fronte di una crescita del 13,6% nel secondo trimestre 2011 a 225 milioni di euro rispetto al Q2 2010. Di conseguenza, tenendo conto proprio dei dati dei primi sei mesi del corrente anno, Saipem S.p.A. con un comunicato ufficiale ha reso noto d’aver reiterato, e quindi confermato, quella che è la guidance migliorativa descritta ed indicata alla comunità finanziaria nello scorso mese di aprile del 2011.

Sabaf: CdA propone dividendo per il 2011

Un dividendo, a valere sull’esercizio 2010, pari a 0,80 euro per azione, in netto rialzo rispetto ai 0,50 euro per azione relativi all’esercizio 2009. E’ questa la proposta di dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione di Sabaf, società quotata in Borsa a Piazza Affari, che si è riunito a Ospitaletto per esaminare ed approvare i dati del quarto trimestre del 2010, caratterizzati nello specifico da un giro d’affari cresciuto del 2,2% a 38,5 milioni di euro, un Ebitda a 8,7 milioni di euro, con un calo del 13,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, ed un Ebit a 5,5 milioni di euro con una contrazione del 20,2%; come diretta conseguenza il Q4 2010 di Sabaf si chiude con un risultato netto in discesa del 19,7% a 3,8 milioni di euro. Positivi sono però i dati su base annuale con un incremento dei ricavi del 18,7% a 150,9 milioni di euro, un Ebitda a 38,5 milioni di euro (+35,1%), l’Ebit a 25,8 milioni di euro (+59%) ed un risultato netto balzato del 45,6% a 16,9 milioni di euro.

UBI Banca: terzo trimestre 2010 in accelerazione

Grazie ai risultati in accelerazione nel terzo trimestre del corrente anno, il gruppo bancario UBI Banca ha archiviato i primi nove mesi del 2010 con un utile in crescita. E’ questo uno dei dati salienti emersi dall’esame e dall’approvazione dei dati al 30 settembre 2010 di UBI Banca da parte del Consiglio di Gestione. Nel dettaglio, l’utile netto Q3 2010 si è attestato a 95,7 milioni di euro rispetto ai 64 milioni del secondo ed ai 38,1 milioni del primo trimestre del corrente anno; i profitti, quindi, registrano trimestre su trimestre una sensibile ascesa a fronte, nei primi nove mesi, complessivamente, di un utile di periodo a 197,7 milioni di euro con una crescita del 5,6% rispetto ai 187,3 milioni di euro che UBI Banca ha conseguito nel periodo gennaio-settembre 2009. Nell’ultimo trimestre fiscale, a fronte di indicatori patrimoniali solidi, UBI Banca ha fatto registrare sia un miglioramento del margine di interesse, sia un aumento della qualità del credito. Il tutto a fronte sia di una strategia di sviluppo sostenibile ed equilibrata, sia di azioni finalizzate ad accrescere le proprie quote di mercato senza andare ad intaccare l’adeguatezza patrimoniale.

Banca MPS: utile netto Q3 2010 in recupero

Sono stati archiviati con profitti in calo i primi nove mesi del 2010 da parte del Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena; l’utile netto, infatti, è sceso nel periodo dell’11% a 356,9 milioni di euro a fronte però di un risultato operativo netto balzato del 31% a 761,9 milioni di euro, un calo dei costi del 3,6%, ed una contrazione del 16% per quel che riguarda le rettifiche su crediti; al 30 settembre 2010, inoltre, il Tier I Ratio del Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena si è attestato all’8,4%. L’ultimo trimestre fiscale, il terzo del 2010, segna invece per Banca MPS una forte ascesa, con un +38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dell’utile netto, a 95,8 milioni di euro, mentre il risultato operativo netto è schizzato dell’86% a 272,9 milioni euro.

Gruppo TAS: ricavi in moderata flessione nei primi nove mesi

Nei primi nove mesi del corrente anno il Gruppo TAS, quotato in Borsa a Piazza Affari, ha conseguito un volume di fatturato pari a 35,8 milioni di euro con una flessione del 4% circa rispetto ai 37,5 milioni di euro raggiunti nel periodo da gennaio a settembre del 2009. Questo è quanto emerso in particolare dai dati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della società che, lo ricordiamo, è un operatore primario di mercato per quel che riguarda il settore dei servizi e dei software per le applicazioni finanziarie e bancarie. Nei nove mesi l’Ebitda migliora a 2,1 milioni di euro rispetto ad un valore negativo per 3,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno; contestualmente, i costi operativi nei nove mesi hanno fatto registrare una contrazione del 17% a 7 milioni di euro circa.

Datalogic: primi nove mesi 2010 molto positivi

Sono molto positivi i dati dei primi nove mesi di Datalogic, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nei settori dei lettori di codici a barre, sistemi di visione ed a a tecnologia RFID, e nel comparto del mobile computer per la raccolta dati. Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic ha infatti esaminato ed approvato i dati al 30 settembre 2010, da cui è emersa una crescita del fatturato del 29,4% a 291,2 milioni di Euro rispetto ai 225,1 milioni di euro raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno; in volata si è attestato l’Ebitda, ovverosia il margine operativo lordo, con una crescita del 257% rispetto ai 10,9 milioni di euro del periodo gennaio-settembre del 2009. Come diretta conseguenza, Datalogic archivia i primi nove mesi del corrente anno con un utile netto di 14,5 milioni di euro, in netta inversione rispetto a perdite per 13,9 milioni di euro riportate lo scorso anno.

Ansaldo STS: utile netto in crescita nei primi nove mesi

Nei primi nove mesi del corrente anno Ansaldo STS ha conseguito un utile netto di 59,2 milioni di euro con un incremento pari al 6,5% rispetto ai 55,6 milioni di euro di profitti netti registrati nello stesso periodo del 2009. A darne notizia è stata proprio Ansaldo STS dopo che il Consiglio di Amministrazione della società, presieduto da Alessandro Pansa, ha esaminato ed approvato i dati al 30 settembre 2010, caratterizzati inoltre da un aumento del valore della produzione del 6,3% a 879,5 milioni di euro. Nel periodo, sempre in confronto ai primi nove mesi del 2009, l’Ebit è salito dell’1,6% a 87 milioni di euro, a fronte di un portafoglio ordini in aumento del 3,5% a 3.957,1 milioni di euro; di contro, nei nove mesi i nuovi ordini acquisiti, a 1.009,5 milioni di euro, segnano un calo del 33,8% per effetto dello slittamento dell’aggiudicazione di alcuni contratti, ed in virtù del fatto che il confronto viene effettuato con un periodo in corrispondenza del quale la società si era aggiudicata in Libia una commessa avente un controvalore pari a ben 541 milioni di euro.

Mediolanum: utile netto 1° trimestre 2010 a +297%

mediolanumIl Gruppo Mediolanum ha archiviato il primo trimestre di quest’anno con una forte crescita di tutti i principali indicatori economici e finanziari. Questo è infatti quanto emerso dall’esame e dall’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione di Mediolanum, dei dati relativi al primo trimestre 2010, caratterizzati, innanzitutto, da un forte balzo dell’utile netto del 297% a 66 milioni di euro, mentre la raccolta netta ha fatto registrare un volo del 248% a 1.813 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; in netta espansione si sono attestate anche le masse amministrate con una crescita del 47% a 43.221 milioni di euro. Ad influire positivamente sul buon andamento dei dati, in accordo con quanto messo in evidenza dal Gruppo Mediolanum con una nota ufficiale, è stato nel periodo il buon andamento dei mercati finanziari con un conseguente incremento sia delle commissioni di gestione, sia delle commissioni di performance.

Recordati aggiorna il Piano triennale

recordati-crescita-fatturatoPer l’anno 2012 Recordati, escludendo l’apporto di eventuali acquisizioni che nel frattempo potrebbero essere finalizzate da qui ai prossimi tre anni, prevede di conseguire un volume d’affari compreso nella fascia dei 780-800 milioni di euro a fronte di un utile netto di 110-112 milioni di euro. E’ questo, in particolare, il target finale del Piano Industriale relativo al triennio 2010-2012 che, in accordo con quanto reso noto da Recordati in data odierna, 6 maggio 2010, con un comunicato, è stato aggiornato anche tenendo conto della scadenza nei principali Paesi europei della lercanidipina. Prima del conseguimento dei target sopra indicati, Recordati per l’intero anno 2010 prevede comunque di riportare un utile netto sopra i 95 milioni di euro a fronte di ricavi che sono attesi sopra il livello dei 700 milioni di euro; volume d’affari e profitti cresceranno poi, anno su anno, anche nel 2011 con una previsione di utili a 100-102 milioni di euro, ed un fatturato compreso nella fascia dei 730-740 milioni di euro.

Akros: utile in rialzo grazie all’obbligazionario

akrosSono stati sostanzialmente due i fattori che hanno influito sugli ottimi conti che Banca Akros ha fatto registrare nel corso del 2009: oltre allo scudo fiscale, infatti, c’è da sottolineare il ruolo svolto dal mercato obbligazionario. Akros, banca d’investimento che fa parte del gruppo Bpm (Banca Popolare di Milano) ha messo a segno, infatti, un aumento dell’utile netto pari a ben 37 punti percentuali, trascinando verso l’alto anche la redditività, il margine di intermediazione e la solidità del patrimonio. Come hanno anche confermato i vertici dell’istituto, questi risultati così interessanti sono il frutto di attente strategie di potenziamento dell’area delle obbligazioni. Cosa c’è dunque di così speciale nei prodotti finanziari di Banca Akros? C’è da dire che il market making e l’intermediazione dei titoli sono due dei settori principali in questo senso, visto che si è potuto beneficiare delle forti compravendite di bond sul mercato primario e su quello secondario.