BTp-Bond, spread nuovamente in salita

Lo spread BTp-Bond torna nuovamente a salire chiudendo la giornata di ieri a 187. Un “contorno” davvero pesante di una giornata che ha visto la Borsa Italiana e quelle europee vivere più che un momento di incertezza nelle quotazioni.

BTp-Bond, spread nuovamente in salita

I Covered Warrant di Banca IMI

Banca IMI aumenta la sua offerta di Covered Warrant con ben 67 nuovi strumenti di investimento del segmento SeDex, per un totale di 345 prodotti. Con i Covered Warrant si acquisisce il diritto di acquisto o vendita di titoli sottostanti ad un prezza già stabilito, senza nessun obbligo. Si tratta di un’ampia gamma di derivati, con prezzi che sono determinati dai sottostanti, che possono essere azioni oppure titoli sugli indici, sulle comodities o sulle obbligazioni, sia italiane che europee. Sono inclusi anche gli indici DAX e FTSE, con diversi periodi e strike, fino al giugno del prossimo anno. Dei nuovi 67 Covered Warrant, 47 sono su sottostanti italiani, in particolare azioni di Atlantia, Banca Mediolanum, Banco BPM, Enel, Eni, Exor, Ferrari, Fiat Chrysler Automobiles, Leonardo, Saipem, Saras, STMicroelectronics, Telecom Italia, Ubi Banca e Unipolsai. Poi ci sono la Total, la Deutsche Bank, la BMW, e la Volkswagen. Gli altri 15 sono rivolti ai sottostanti indici tedeschi ed italiani. Il proffitto è sulla differeza tra prezzo di mercato e quello di esercizio, quando positiva, con un multiplo, per l’azione Call, mentre si inverte, ovvero la differenza tra prezzo d’esercizio e quello di mercato, per l’azione Put, per il multiplo.

Per quel che riguarda i Covered Warrant sui titoli, questi sono indirizzati a chi scommette sui rialzi, mentre quelli sugli indici possono interessare sia i rialzi che i ribassi.

Banca Popolare di Bari, inaugurata la Casa delle bambine e dei bambini

Ancora una lodevole iniziativa benefica portata avanti dalla Banca Popolare di Bari: grazie al sostegno economico dell’Istituto, e a quello del comune del capoluogo pugliese, è stata inaugurata la Casa delle bambine e dei bambini, una struttura che ha come obiettivo quello di aiutare le famiglie bisognose con figli piccoli (fino a cinque anni) a carico. Presenti all’evento di inaugurazione della struttura il condirettore generale di Banca Popolare Gianluca Jacobini, il Presidente, Marco Jacobini, e l’Amministratore Delegato, Giorgio Papa.

Borse europee positive dopo intervento Fed

Le borse europee aprono positive dopo i record toccati ieri da Wall Street e dopo la buona chiusura di Tokyo: un andamento tutto dovuto alla spinta causata dalle parole di Janet Yellen della FED sul rialzo dei tassi.

Borse europee positive dopo intervento Fed

BTp: preoccupazione per i rendimenti

Anche se i rendimenti dei Btp sono aumentati notevolmente, gli analisti sono preoccupati per il lungo periodo, ed è probabile che sia più conveniente iniziare a disfarsi dei titoli sul mercato secondario, piuttosto che arrivare a scadenza. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha aperto a settimana a 196 punti per i decennali, con il rendimento al 2,30%, ma quelli a 50 anni hanno avuto una diminuzione del 20% e sicuramente non recupereranno. La tendenza è quella del calo, associata alla bassa inflazione, e forse si potrebbe anche arrivare alla parità. I ventennali hanno perso il 18,6% e quelli a 10 anni quasi il 10%. La sensazione è che gli investitori vedranno i loro rendimenti sempre più assottigliarsi, anche perché la BCE non potrà acquistare ancora a lungo i titoli sul mercato, in questo modo “drogandolo” per immettere liquidità. Dopo che la banca centrale avrà interrotto i suoi acquisti, i titoli inizieranno ad adeguarsi all’inflazione, che sembra proprio non decollare nell’eurozona. Le variabili sono comunque molte. Bisognerà infatti vedere come si comporterà il cambio tra euro e dollaro, che potrebbe subire importanti oscillazioni nel caso le presidenziali francesi dovessero eleggere la Le Pen all’Eliseo, mentre meno probabile sembra una caduta della Merkel a favore degli Euroscettici. Poi il petrolio, oggi stabile, ma sempre in grado di modificare le condizioni dei mercati.

Forex, perché usare conti demo

Quando si è neofiti nel mercato del Forex non sempre è indicato buttarsi nel trading se non si sa come muoversi in modo adeguato: usare dei conti demo è qualcosa consente di fare pratica senza sperperare denaro ed andare quindi in perdita.

Tango bond. Il tribunale: risarcire l’investitore

La Corte d’Appello di Palermo ha deliberato una sentenza storica per la Banca Unicredit, condannata a risarcire un investitore in bond argentini, in quanto la banca sapeva essere rischiosi, e non avvertì il cliente. Il default dell’Argentina, nel 2011, ha lasciato numerosi risparmiatori senza i propri capitali, nonostante le banche avessero suggerito l’acquisto di questi titoli considerati sicuri. La polemica è montata nel corso degli anni, ma mentre molti si sono accontentati delle briciole, accettando dei piccolissimi rimborsi, i più tenaci hanno fatto causa alla propria banca per avere l’intero capitale più gli interessi.

A Palermo, un investitore ha ottenuto il risarcimento dei 75 mila euro che aveva investito, dopo che la sentenza di primo grado aveva invece assolto la banca. A fare la differenza, in secondo grado, è stata la nota integrativa della Consob, datata agosto 2000, che evidenziava l’indirizzo altamente speculativo dei bond argentini. La banca quindi sapeva di vendere dei titoli che non erano equiparabili a normali titoli di stato, ma indicate per azioni spericolate di alta speculazione. Come evidenziato dalla corte, il cliente era certamente attratto dall’alto rendimento dei tango bonds, che dovevano creare per lo meno qualche sospetto, ma la banca non evidenziò il rischio di non poter riavere il capitale perché il paese era a rischio.

Investimenti pubblicitari, chiuso 2016 in positivo

Cresce il mercato degli investimenti pubblicitari che chiude il suo 2016 in positivo facendo registrare l’1,7% in più rispetto al 2015. Una dato che si è andato consolidando particolarmente nel dicembre dello scorso anno dove la raccolta è cresciuta dell’1,2% e tutto questo senza tenere conto della parte “non monitorata” del web.

Crollano i bancari, attenzione ai vostri investimenti

Febbraio si preannuncia un mese difficile per i bancari italiani, nonostante a gennaio era sembrato, a tutti gli analisti, che le banche potessero, almeno in borsa, tenere un buon ritmo. Invece il mese ha mostrato i primi scricchiolii, e oggi la seduta è stata addirittura drammatica per le azioni delle banche, che occupano le ultime posizioni verso l’ora di pranzo, dell’indice. Le perdite sono ormai all’ordine del giorno, con BPER Banca a condurre il record negativo con un -4,08%, seguita da Unicredit, che continua a scendere dal giorno delle indiscrezioni su Generali e l’aumento di capitale. Alle 13 e 30 il negativo era di 3,58%. Unicredit sembra una delle banche maggiormente sotto pressione per le sue azioni, ed è presto per dire quando questa pressione finirà, per tutto il comparto. Un po’ meglio BPM, con un -3,05% e Unibanca con il -2,5%. Comunque le quattro banche hanno segnato gli ultimi quattro posti del Ftse Mib. Un periodo difficile, con vendite sostenute delle azioni, che sta portando in basso anche l’indice borsistico, che all’ora di pranzo registrava un -0,98%. Le banche italiane sono sotto l’occhio vigile dell’Europa, che non le crede sane, anche se a quanto sembra, gli analisti dovrebbero preoccuparsi più di quelle tedesche, ma al momento non sappiamo quando finirà questa pressione e quando si tornerà ad investire nel comparto.

Unicredit, accordo su uscite personale

E’ stato trovato un accordo tra la dirigenza di Unicredit ed i suoi bancari sui tagli al personale in previsione della ricapitalizzazione di 13 miliardi di euro prevista a breve: 2000 assunzioni verranno “scambiate” con le 3900 uscite volontarie previste dal piano.

Per la Consob i diamanti non sono sicuri

La Consob mette in guardia gli azionisti per quel che riguarda l’acquisto di diamanti, che non sono, secondo l’istituto di vigilanza della borsa milanese, un bene rifugio paragonabile all’oro. I rischi non sarebbero percepibili nell’immediato, perché, secondo i gioiellieri, l’acquisto attraverso i canali dell’investimento non garantirebbe la purezza delle pietre, e quindi la validità del prezzo che potrebbe essere sopravvalutato rispetto a quello reale. Certamente una banca si affida alle certificazioni delle gemme, ma è indubbio che la materia richeda una conoscenza non solo finanziaria, ma anche geologica. E questo sarebbe il principale “difetto” dell’investimento in diamanti.

L’acquisto migliore rimane quello fatto in gioielleria, perché anche secondo la Consob, il rischio di pagare di più sulle piattaforme online, ma anche nelle banche, è elevato. Ricordiamo che il diamante, differentemente all’oro, deve essere posseduto fisicamente, e non viene trattato giornalmente in borsa, attraverso dei certificati (senza possederlo realmente) come l’oro, il cui valore dipende dall’andamento dei mercati. Il valore del diamante è legato esclusivamente alla sua purezza e bellezza, e quindi necessita una conoscenza diretta della pietra, e non il semplice possesso di un certificato. Naturalmente i gioiellieri hanno espresso la loro soddisfazione per il comunicato della Consob, mentre gli operatori finanziari si sono detti delusi da questo avviso, che tende a mettere in cattiva luce le operazioni di investimento sui diamanti.

Yen recupera sul dollaro e affonda il Nikkei

Lo yen recupera sul dollaro, causando per via della situazione internazionale economica in atto la caduta dell’indice Nikkei che chiude la sua giornata con un decremento dell’1,22% toccando quota 18.914,58, segnando una perdita di 233 punti.

Fondi immobiliari: meglio non rischiare

Per i Fondi immobiliari sta arrivando la resa dei conti, e il suggerimento è quello di disinvestire, qualora lo abbiate già fatto, oppure evitare gli investimenti nel settore, che era stato tenuto a galla dai due anni di proroga Renzi. Adesso molti dei fondi andranno a scadenza, e sicuramente, molti di questi saranno con rendita negativa. Una bella tegola per chi credeva di aver fatto un investimento, anche se è difficile oggi fare una cernita di quelli più rischiosi. Sicuramente i fondi delle Poste Invest Real Security e Obelisco faranno piangere i loro acquirenti, e a pagarne le maggiori conseguenze saranno quelli che hanno in mano i prodotti finanziari che scadranno per ultimi. Gli analisti di Tecnocasa hanno calcolato delle perdite, per il settore dei prodotti finanziari legati ai fondi immobiliari, attorno al 40%. Probabile che il fondo Obelisco veda una perdita del 35% sul patrimonio netto. Socrate, che scade tra 3 anni, perde attualmente il 37%, meno comunque di BNL Immobiliare Dinamico, che alla stessa scadenza arriverà al 59%. Un po’ meglio per Immobilium 2001, con una perdita del 20%. Se la situazione non dovesse migliorare nei prossimi tre anni, queste perdite saranno confermate, se non peggiorate. Maggiore speranza per i titoli a lunga scadenza, che potrebbero recuperare qualcosa. Qui sotto una tabella con le perdite attuali sui fondi immobiliari.

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Bot, leggero rialzo dei rendimenti

Il ministero del Tesoro è riuscito a collocare tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot semestrali con scadenza al 31 luglio del 2017, riuscendo tra l’altro a registrare un rialzo, seppur molto basso, rispetto ai tassi dell’asta di fine dicembre. Un minimo storico che ha lasciato il segno a livello economico.