Oro, gli investitori cercano una valida alternativa alle valute

L’oro è stato protagonista di un rialzo importante, il terzo consecutivo per quel che concerne le proprie contrattazioni: queste performance non devono però stupire più di tanto, visto che rappresentano la principale conseguenza di una scelta ben precisa degli investitori, sempre più propensi a cercare un’alternativa alle valute traballanti. Come è ormai noto, Bank of Japan, l’istituto di credito centrale della nazione nipponica, sta provvedendo a immettere nuovo denaro cash all’interno del sistema finanziario, una mossa che si è posta l’obiettivo di stabilizzare i mercati monetari, ancora preoccupati per gli effetti del terremoto di una settimana fa. Lo yen è calato come non avveniva da almeno due anni nei confronti del dollaro, anche perché il G7 finanziario si è accordato per una svalutazione di questo tipo; anche la moneta verde, però, ha subito un brusco declino nei confronti di altre sei monete.

Pimco lancia un nuovo Etf per contrastare i fondi monetari

La partnership tra Pacific Investment Management Company (Pimco), la compagnia californiana leader a livello internazionale per quel che concerne la gestione degli assets, e Source, società specializzata negli Exchange Traded Products, sta portando a dei risultati molto interessanti per gli investitori; in effetti, è stato reso pubblico il lancio presso il London Stock Exchange di un nuovo Etf, il quale assumerà la denominazione di Pimco Us Dollar Enhanced Short Maturity Source, la cui caratteristica principale sarà quella della gestione attiva e della liquidità. Inoltre, questo specifico strumento intende offrire una innovativa soluzione di investimento rispetto ai normali fondi monetari e non solo: in effetti, l’obiettivo di base è quello di dar vita a un reddito e a un ritorno economico che siano molto più alti rispetto al consueto, con una protezione del capitale che è comunque sempre garantita.

Certificati di deposito del Credem

Certificati di deposito con un rendimento che può arrivare fino al 3%. E’ questa la formula di investimento a basso rischio attualmente proposta dal Credem, Gruppo Credito Emiliano, per chi è già cliente dell’Istituto. In particolare, a fronte di un minimo sottoscrivibile pari a 10 mila euro, i certificati di deposito del Credem, per un rendimento garantito fino al 3%, possono essere sottoscritti con una scadenza pari a minimo tre e massimo nove mesi. Al netto della ritenuta fiscale prevista per Legge, l’investitore a scadenza riceverà sia il capitale investito, sia gli interessi maturati. I certificati di deposito del Credem possono chiaramente essere sottoscritti anche attraverso il conferimento di liquidità che eventualmente proviene da altri istituti di credito.

Uni Land: nuovo CdA a fine marzo 2011

Tornerà a riunirsi, con ogni probabilità entro il 26 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione di Uni Land, società quotata in Borsa a Piazza Affari ma attualmente sospesa dagli scambi a seguito di un’inchiesta avviata nelle scorse settimane. Mercoledì scorso, 16 marzo 2011, il CdA di Uni Land si è riunito ed ha preso atto del completamento delle operazioni legate alla valutazione degli immobili alla data del 31 dicembre del 2010. Per tale processo, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società nella giornata di ieri, sono stati incaricati due stimatori indipendenti per, rispettivamente, una prima ed una seconda stima. E così entro il 26 marzo prossimo Uni Land prevede che il Consiglio di Amministrazione possa tornare a riunirsi in presenza anche dei periti che saranno invitati per un’opportuna audizione. Inoltre, nella prossima riunione il Presidente di Uni Land sottoporrà i nominativi prescelti, in forza ad un mandato conferito, e idonei ad assumere la carica di consigliere in modo tale da procedere al reintegro dell’Organo.

Etf Securities: le infrastrutture diventano protagoniste

La volatilità dei mercati finanziari può essere affrontata in maniera efficace mediante gli investimenti nel settore delle infrastrutture? Le ultime scelte di Etf Securities consentono di rispondere in maniera affermativa a questa domanda, o per lo meno a nutrire un maggiore ottimismo nei confronti dei possibili rendimenti; le ultime proposte della celebre emittente britannica di Etf ed Etc sono appena state lanciate e hanno delle denominazioni ben precise, vale a dire Etfx Dow Jones Brookfield Emerging Markets Infrastructure Fund e Etfx Dow Jones Brookfield Global Infrastructure Fund. Si tratta di strumenti finanziari piuttosto interessanti, i quali sono stati pensati appositamente per venire incontro alle esigenze di quegli investitori che vogliono ottenere il massimo dalla replica delle performance di indici specializzati nel comparto.

Isagro: CdA propone distribuzione dividendo

Un dividendo da distribuire agli azionisti a fronte dell’estinzione di un mutuo sindacato. E’ questa la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di Isagro, società leader nel settore degli agro-farmaci e quotata in Borsa a Piazza Affari. In questo modo Isagro punta a riprendere la propria politica di distribuzione della cedola che è stata interrotta nei quattro anni che vanno dal 2007 all’anno 2010. Questo, come sopra accennato, potrà avvenire a fronte dell’estinzione anticipata di una quota residua, pari a 15,1 milioni di euro, di un finanziamento bancario che, per un importo erogato complessivo pari a 30,4 milioni di euro, è stato sottoscritto da Isagro nel mese di gennaio del 2009 con un pool di Istituti di credito. L’ammontare della cedola proposto dal Consiglio di Amministrazione, e soggetto all’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti di Isagro, è pari a 0,30 euro per azione andando ad attingere dagli utili portati a nuovo.

Sorin: Piano Strategico 2011-2015

Sono aumentati del 4,9% nel 2010 i ricavi consolidati di Sorin, che si sono attestati a 745,8 milioni di euro. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Rosario Bifulco, ha approvato sia il progetto di Bilancio al 31 dicembre del 2010, sia il Piano Strategico a valere sugli anni dal 2011 al 2015. Tutte le linee guida del nuovo Piano, in particolare, saranno presentate da Sorin alla comunità finanziaria lunedì prossimo, 21 marzo 2011. Con un comunicato ufficiale Sorin ha comunque fatto presente come intenda conseguire, a valere sugli anni di validità del Piano Strategico, una crescita media dei ricavi consolidati ad un tasso medio compreso tra il 3% ed il 5%; il tutto a fronte di un utile netto, nel 2015, all’interno della banda di 80-100 milioni di euro, ed un free cash flow cumulato superiore ai 300 milioni di euro nell’arco dei cinque anni.

Eurofond-Fundclass 2011: Sella Gestioni è la migliore sgr

I primi riconoscimenti del 2011 mettono in luce una situazione ben precisa per quel che concerne la situazione del risparmio gestito nel continente europeo: l’Automobile Club de France di Parigi è stato infatti la cornice ideale per il Grand Prix di quest’anno, l’evento che puntualmente Eurofond-Fundclass organizza e gestisce per premiare le migliori società attive in questo specifico comparto. In particolare, se facciamo riferimento al nostro paese, allora il quadro è ancora più chiaro. In effetti, gli investitori italiani hanno espresso una fiducia crescente nei confronti di Sella Gestioni, la sgr che fa parte appunto del Gruppo Banca Sella e che è stata capace di conseguire i risultati migliori nella categoria “Best Fund Manager” (la sezione presa in esame è quella che comprende un numero di fondi comuni non superiore alle quindici unità e non inferiore alle otto).

Bond governativi: pessime vendite per Russia e Polonia

Russia e Polonia sono state capaci di raggiungere meno del 50% degli obiettivi che si erano prefissate in relazione ai loro bond governativi: le ragioni di un simile insuccesso sono evidenti, si va dal terremoto e dalla conseguente crisi nucleare del Giappone fino alle crescenti violenze che stanno dilaniando il Bahrain, senza dimenticare le terribili ore finanziarie che sta vivendo il Portogallo, tutti elementi che hanno allontanato un gran numero di investitori. Entrando maggiormente nel dettaglio, la Russia è riuscita a vendere 10,2 miliardi di rubli (356 milioni di dollari) in titoli obbligazionari (da queste parti si chiamano Obligatsyi Federal’novo Zaima, i prestiti obbligazionari federali) che giungeranno a scadenza nel 2016, dopo aver puntato però a una cifra ben superiore, trenta miliardi di rubli.

Gewiss: fatturato 2010, aumento a due cifre

E’ cresciuto lo scorso anno dell’11%, rispetto al 2009, il fatturato annuo di Gewiss, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari. E’ questo uno dei dati salienti emersi dal Consiglio di Amministrazione della società che, riunitosi presso la sede societaria di Cenate Sotto, Comune in Provincia di Bergamo, ha esaminato ed approvato il bilancio al 31 dicembre del 2010, caratterizzato inoltre dal conseguimento di un utile netto pari a 25 milioni di euro, corrispondente all’8% del fatturato che nell’anno si è attestato a 322 milioni di euro. Nell’anno, inoltre, l’Ebitda e l’Ebit si sono attestati rispettivamente a 57 ed a 38 milioni di euro a fronte di una posizione finanziaria netta attiva in miglioramento del 59% a 148 milioni di euro rispetto alla fine del 2009. Alla luce di questi dati il Consiglio di Amministrazione di Gewiss ha deliberato per proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,10 euro per ogni azione Gewiss posseduta; una volta approvato dall’Assemblea, il dividendo Gewiss sarà pagato agli azionisti il 19 maggio con stacco cedola fissato per il 16 maggio del 2011.

Astaldi: dividendo 2010 aumenta del 15%

Aumenta del 15% il dividendo 2010 del Gruppo Astaldi che sarà pagato agli azionisti, previa approvazione da parte dell’Assemblea, il prossimo 5 maggio del 2011. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione della società, sotto la presidenza di Paolo Astaldi, ha esaminato ed approvato sia il progetto di bilancio individuale, sia il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre del 2010. Nel dettaglio, l’anno si chiude con una crescita del 9,2% a 2,04 miliardi di euro dei ricavi totali a fronte di un Ebitda cresciuto dell’11,2% a 229,2 milioni di euro, ed un portafoglio ordini che ha superato il livello dei 9 miliardi di euro; il cash-flow generato dal settore costruzioni è stato nell’anno positivo e pari a ben 60 milioni di euro. La posizione finanziaria netta totale si è attestata a 384,3 milioni di euro rispetto ai 421,4 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.

Cds: il Bahrain diventa più rischioso del Libano

Il costo per assicurarsi da un possibile default del Bahrain è diventato più alto rispetto a quello relativo al Libano: si tratta della prima volta da luglio 2009 che i Cds dell’arcipelago arabo superano quelli libanesi, ma bisogna anche tenere conto dello stato di emergenza che vige a Manama e dintorni, oltre che del declassamento di rating operato da Fitch. Volendo essere più precisi, i Credit Default Swap del “Regno dei due mari” sono aumentati di 44 punti base nel corso delle contrattazioni di ieri, mentre i prodotti che osservano da vicino le performance del governo di Beirut, hanno fatto registrare un rialzo di soli quattro punti: il confronto vede appunto la quota del Bahrain a 359,37 punti, mentre quella libanese a 359,17. La decisione di Fitch è stata inevitabile, tra l’altro potrebbe anche aver luogo un’ulteriore riduzione in tal senso.

Da Fraser and Neave un’offerta di bond a cinque e sette anni

Fraser and Neave Limited è un’azienda piuttosto nota soprattutto nel continente asiatico, specialmente a Singapore, stato in cui è molto attiva nella produzione di bevande: ebbene, questa stessa compagnia potrebbe assumere maggiore rilevanza internazionale grazie alla imminente vendita di titoli obbligazionari, operazione che dovrebbe beneficiare del contributo di Dbs Group Holding e di Cimb Group Holdings, per un ammontare complessivo di trecento milioni di dollari di Singapore (235 milioni di dollari). L’offerta in questione prevede, nello specifico, titoli quinquennali per un importo pari a 150 milioni di dollari di Singapore (il rendimento sarà del 2,48%) e titoli a sette anni con un coupon del 3,15%, così come è stato ufficialmente annunciato allo Stock Exchange della piccola nazione asiatica.

Nice: CdA delibera aumento dividendo

Rispetto ai 0,0677 euro pagati lo scorso anno a valere sull’esercizio 2009, aumenta per quest’anno il dividendo che sarà pagato agli azionisti di Nice a valere sul Bilancio 2010. Il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nell’Home Automation, nell’approvare il Bilancio 2010 ha infatti deliberato per proporre all’Assemblea una cedola apri a 0,0736 euro per azione. Nel dettaglio, i risultati 2010 di Nice sono caratterizzati da un aumento del 9% dell’utile netto, e da un incremento del 7,1% per quel che riguarda il volume d’affari. In particolare, i profitti 2010 si sono attestati a 29,2 milioni di euro rispetto ai 26,8 milioni di euro del 2009, mentre il fatturato è passato dai 171,7 milioni di euro del 2009 ai 183,9 milioni di euro al 31 dicembre del 2010. Il tutto a fronte di un free cash flow operativo 2010 pari a 26,6 milioni di euro, ed una posizione finanziaria netta positiva per 35,2 milioni di euro rispetto ai 43,7 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2009.