Credit Suisse lancia i suoi primi covered bond in dollari

È proprio vero che gli esami non finiscono mai, nemmeno per gruppi bancari consolidati e di fama internazionale come Credit Suisse: l’istituto svizzero ha infatti avviato la sua prima vendita di covered bond, un’emissione da un miliardo di dollari, con una denominazione appunto in valuta americana. Volendo essere ancora più precisi, si tratta della prima operazione di questo tipo da parte di una banca elvetica. Anzitutto, bisogna ricordare che i covered bond non sono altro che obbligazioni garantite per finanziare determinati tipi di progetto. Nel dettaglio, la seconda banca di Svizzera ha lanciato titoli quinquennali che beneficiano di un rating piuttosto elevato (AAA) e che sono garantite appunto da ipoteche immobiliari; il rendimento che è stato scelto è pari al 2,6% e occorre anche aggiungere uno spread di 83,2 punti base al di sopra della stessa emissione del Tesoro.

Caterpillar: la vendita di bond servirà per acquisire Bucyrus

Caterpillar Inc., un nome che fa immediatamente pensare alla produzione di veicoli e macchinari per l’ambito costruttivo, ha deciso di lanciarsi con grande entusiasmo nell’avventura delle cessioni obbligazionarie: l’azienda statunitense ha infatti emesso 4,5 miliardi di dollari in bond, in quello che rappresenta un vero e proprio record nella sua storia. L’intento è quello di finanziare l’acquisizione della concorrente Bucyrus, una operazione da 8,6 miliardi di dollari. La compagnia di Peoria deve far fronte a tutti i costi che sono legati a questa sorta di inglobamento; in effetti, 800 milioni di dollari verranno pagati attraverso carte commerciali, mentre altri 3,3 miliardi dovrebbero essere garantiti da denaro cash. Il debito di Cat, il nomignolo con cui l’azienda è maggiormente conosciuta, è stato valutato da Moody’s con un A2, giudizio che identifica una buona affidabilità per quel che concerne gli investimenti.

Btp e CCTeu: asta 30 maggio 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di lunedì prossimo, 30 maggio 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 giugno del 2011. Trattasi, nello specifico, in terza tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 aprile 2011, scadenza il 15 aprile 2018, e codice ISIN IT0004716319; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari all’1%. La prossima cedola che il titolo pagherà, il 15 ottobre 2011, è già stata fissata ed è pari all’1,335%, corrispondere ad un tasso annuo lordo del 2,626%.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 maggio 2011

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per giovedì prossimo, 26 maggio 2011, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a sei mesi, per un controvalore pari ad 8 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 30.11.2011, con scadenza a 183 giorni a fronte della data di regolamento fissata per martedì 31 maggio 2011; l’emissione è stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concomitanza con la scadenza, in data 31 maggio 2011, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 8,5 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i Buoni Ordinari del Tesoro, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, con le domande in asta che dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 del 26 maggio del 2011.

Egitto, un miliardo di dollari dalla vendita di Eurobond

Il governo egiziano ha in mente una vendita piuttosto massiccia di Eurobond per quest’anno: l’ammontare prefissato è pari a un miliardo di dollari, mentre l’obiettivo principale sarà quello di diversificare l’indebitamento e finanziare il deficit di bilancio, dopo che l’economia interna è stata così duramente colpita dalla più grave crisi politica degli ultimi trent’anni. I titoli obbligazionari in questione, i quali beneficeranno di una scadenza quinquennale, avranno anche una garanzia sovrana, così come precisato dal ministro delle Finanze Samir Radwan. Il mercato deve essere rinvigorito, inoltre, la diversificazione finanziaria può agevolare questa ripresa. Il bilancio del paese africano potrebbe raggiungere uno dei suoi peggiori livelli di sempre nel 2012, ma nessuno si stupisce più di tanto: in effetti, le recenti rivolte e le giornate di tensione hanno ridimensionato in maniera considerevole i rating del credito, nonostante sia intervenuto persino il presidente americano Barack Obama, promettendo oltre due miliardi di dollari per le garanzie del prestito.

Gas naturale: il clima fa volare i contratti futures

Si riscaldano più del normale le temperature americane, in particolare quelle delle regioni meridionali e orientali: ugualmente “roventi” sono anche le quotazioni del gas naturale, i cui contratti futures hanno fatto registrare il secondo giorno consecutivo di rialzo proprio a causa di questo clima e della conseguente domanda di condizionatori d’aria. Nel dettaglio, questi strumenti sono avanzati di ben 2,7 punti percentuali, grazie soprattutto alle previsioni di una compagnia del Maryland, la Commodity Weather Group Llc. Secondo i trader, il breve termine potrebbe essere contraddistinto da una quotazione compresa tra i 4 e i 4,50 dollari. Le spedizioni di giugno del gas hanno subito un rialzo di poco superiore agli undici centesimi di dollaro, tanto che la quotazione complessiva si è attestata sui 4,34 dollari per milione di unità termiche britanniche: questi dati si riferiscono al New York Mercantile Exchange, piazza in cui i prezzi sono saliti del 7,7% nel corso di un solo anno.

Brembo: shopping in Argentina

Shopping estero nel settore dei dischi freno per Brembo S.p.A.. La società quotata in Borsa a Piazza Affari, infatti, in data odierna, lunedì 23 maggio del 2011, ha reso noto d’aver sottoscritto un importante accordo finalizzato all’acquisizione di Perdriel S.A., una società argentina che opera nella produzione di dischi freno. Perdriel S.A., in accordo con quanto riferisce Brembo S.p.A., è una società che opera nell’area di Buenos Aires con circa 150 dipendenti ed un giro d’affari 2011 stimato in 20 milioni di euro circa. L’acquisizione avverrà in forza ad un contratto sottoscritto con un gruppo argentino che nel Paese opera nel settore della componentistica per automobili; nel dettaglio, entro il prossimo mese di luglio del 2011 Brembo S.p.A. acquisirà, a fronte di un esborso pari a 3,3 milioni di euro, il 75% di Perdriel S.A. a fronte di un’opzione per esercitare l’acquisto del restante 25% della società negli anni successivi.

Ansaldo STS: aumento di capitale gratuito, seconda tranche

Buone notizie per gli azionisti di Ansaldo STS, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la  Presidenza di Alessandro Pansa, ha infatti deliberato per fissare al 4 luglio del 2011 l’esecuzione della seconda tranche dell’aumento di capitale gratuito consistente nell’emissione di numero 20.000.000 di azioni. A darne notizia è stata proprio Ansaldo STS con una nota nel precisare come la prima tranche dell’aumento di capitale gratuito sia stata eseguita il 5 luglio del 2010. L’attribuzione delle azioni gratuite a favore dei soci è stabilita in una nuova azione della società Ansaldo STS per ogni sei già possedute. La seconda tranche dell’aumento di capitale gratuito sarà eseguita in forza ad una deliberà del 23 aprile 2010 da parte dell’Assemblea degli azionisti di Ansaldo STS, riunitasi per l’occasione in sede straordinaria.

Commerzbank: pronti 7,5 miliardi di dollari in azioni

Commerzbank ha un disperato bisogno di ripagare gli aiuti che gli sono stati concessi finora dalla Germania: è proprio per questo motivo che la seconda maggior banca teutonica ha deciso di pianificare una vendita di nuovi titoli azionari per un importo complessivo di 5,3 miliardi di euro. Gli investitori interessati alle azioni come prodotto e al settore del credito troveranno quindi pane per i loro denti. Cerchiamo di capirne il motivo. Si tratta, nello specifico, di una cessione di 2,44 miliardi di titoli che beneficeranno di un prezzo unitario pari a 2,18 euro, così come è stato annunciato dallo stesso istituto di Francoforte. Gli azionisti potranno così sottoscrivere dieci nuovi strumenti ogni undici di cui erano già in possesso: il periodo di riferimento sarà compreso tra il 24 maggio, dunque la giornata di domani, e il prossimo 6 giugno, mentre lo scambio vero e proprio delle nuove azioni avverrà con tutta probabilità il 7 giugno.

Carlyle Group, nuovo investimento in un fondo sudamericano

Carlyle Group, una delle principali società americane e internazionali di asset management, ha individuato nel Sud America una delle proprie focalizzazioni finanziarie: gli investimenti in questa parte del mondo saranno infatti pari a 950 milioni di dollari, denaro che verrà utilizzato per creare un apposito fondo di private equity incentrato su tale regione. La somma in questione verrà ripartita in due modi; 730 milioni saranno stanziati per gli investitori istituzionali, mentre i restanti 220 milioni beneficeranno di una commissione da parte di Banco do Brasil, così da creare una partnership che abbia come obiettivo la crescita del Brasile, paese in cui il gruppo statunitense ha una buona base. Il fondo verrà comunque creato nel corso del prossimo mese di luglio. Per ora, infatti, non vi sono commenti ufficiali, né da una parte né dall’altra.

Parmalat: Opa Lactalis, Codacons in azione

Nessuna sospensione per l’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) lanciata da Lactalis su Parmalat, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nei giorni scorsi, infatti, il Tar del Lazio ha rigettato una richiesta che al riguardo era stata avanzata congiuntamente dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Finanziari, Bancari e Assicurativi. In merito il Codacons con una nota parla di una decisione alla “Ponzio Pilato” visto che da un lato la richiesta di sospensione dell’OPA è stata rigettata, e dall’altro si rinvia il tutto ad una successiva udienza, l’8 giugno 2011, a fronte di un’OPA che si concluderà l’8 luglio del 2011. Il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Finanziari, Bancari e Assicurativi, lo ricordiamo, hanno presentato il ricorso al Tar citando il fatto che la Lactalis è un’azienda che, secondo l’Associazione, non pubblica i bilanci da anni e, quindi, gli azionisti di Parmalat non possono capire in sostanza il come e perché debbano decidere di consegnare o meno le loro azioni in OPA visto che non ci sono dati a disposizione per valutare il soggetto acquirente.

Standard & Poor’s: rating Italia, outlook negativo

E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri, sabato 21 maggio 2011, la revisione dell’outlook sull’Italia, da “stabile” a “negativo”, da parte dell’Agenzia Standard & Poor’s. Il rating del nostro Paese assegnato dall’Agenzia Standard & Poor’s non è a rischio, almeno per il momento, visto che è stato confermato. Pur tuttavia, la revisione al ribasso dell’outlook apre la strada ad un possibile declassamento nei prossimi mesi qualora lo stato dei nostri conti pubblici dovesse far registrare un deterioramento. Standard & Poor’s, in particolare, non ha nascosto, a supportare la decisione di rivedere l’outlook, la propria preoccupazione in merito all’attuale fase politica, di stallo, che potrebbe compromettere o quantomeno allungare quel processo di riforme di cui l’Italia ha bisogno per la sostenibilità della finanza pubblica nel lungo termine.

Kfhr aggiorna il rapporto sull’andamento dei sukuk

In che condizioni di salute si trova il mercato dei sukuk? La risposta è giunta da un rapporto di Kuwait Finance House Research Limited (Kfhr), società araba attiva in questo tipo di ricerche, la quale si è soffermata sull’importanza della finanza islamica in questo preciso momento storico: i titoli obbligazionari rispettosi della religione musulmana hanno ormai raggiunto un volume d’affari pari a cinque miliardi di dollari, il 61,7% dei quali fa capo a un solo istituto, Bank Negara Malaysia. Il documento in questione è aggiornato allo scorso mese di aprile, dunque è davvero molto recente. Tra gli elementi da rimarcare vi è soprattutto il fatto che si è assistito di recente a un calo che non veniva registrato dal luglio del 2010: la spiegazione di questo declino è semplice, in effetti, le piazze mediorientali sono ancora a corto di liquidità e queste condizioni non possono che incidere negativamente sull’andamento generale.

Piraeus Bank: in rialzo le cedole delle obbligazioni

Piraeus Bank e Efg Eurobank Ergasias sono riuscite ad aumentare l’importo delle loro cedole obbligazionarie: si tratta ovviamente di bond emessi proprio da questi istituti ellenici, un incremento che dovrebbe consentire un migliore finanziamento da parte della Banca Centrale Europea. Nel dettaglio, Piraeus ha accresciuto l’interesse relativo ai propri pagamenti fino a 8,1 miliardi di euro: il riferimento, in questo caso, va ai titoli a tasso variabile che giungeranno a scadenza nel 2013 e che sono stati in grado di superare di ben dodici punti percentuali l’Euribor (Euro Interbank Offered Rate). Per quel che concerne invece Eurobank, c’è da dire che l’aumento del margine dei sei bond messi a disposizione ha consentito di assestare il totale a quota 13,6 miliardi di euro.