Novità per la Banca Popolare di Bari

Banca Popolare di Bari investisicuro.com

Banca Popolare di Bari sta affrontando adeguatamente, con molto impegno, i rapporti con i propri soci e i clienti.

In linea con questo impegno, il Gruppo Banca Popolare di Bari, il più grande gruppo bancario autonomo del Centro e Sud Italia, sta preparando un nuovo piano industriale per rilanciare la Banca e un contestuale aumento di capitale.

Il settore bancario è alle prese con uno uno scenario attuale non sereno e non mancano le turbolenze. Inoltre negli ultimi anni, il quadro normativo incerto non ha aiutato le banche popolari.

Il Consiglio di Stato in merito alla complessa interpretazione della riforma, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, ha deciso di adire la Corte di Giustizia dell’UE per ottenere i necessari chiarimenti sui due temi maggiormente controversi: la soglia degli attivi e il diritto al rimborso per i soci in caso di trasformazione.

Oltre due anni per decidere sulla riforma e ciò ha avuto delle ripercussioni sul settore delle popolari che sono, da sempre, maggiormente vicine ai tessuti produttivi in cui operano.

In questo contesto turbolento gli istituti di credito cercano di affrontare le leggi e le riforme approvate.

Popolare di Bari si sta adeguando al panorama, tanto che a breve si attiverà per deliberare un irrobustimento del patrimonio.

Tim, nulla di fatto per Vivendi: assemblea a fine marzo

Ancora un nulla di fatto per Vivendi in merito ai tentativi di riprendere il controllo di Telecom: il consiglio di amministrazione ha deciso di convocare un’unica assemblea degli azionisti il 29 marzo per discutere del bilancio e della possibile revoca di consiglieri richiesta dall’azienda francese, primo azionista di Tim.

TIM

Carige prepara piano industriale e salvataggio

Mentre in campo politico imperversano polemiche relative al decreto salva Carige, la banca non rimane ferma ad attendere che le cose si sistemino da sole, anzi: i commissari stanno già lavorando sul piano industriale e stanno mettendo a punto quello di salvataggio.

BANCA CARIGE

FCA: accordo emissioni porta giù azioni. Rating Unipol e doBank

fcaOggi la borsa di Milano mette sotto osservazione le azioni della FCA, dopo che ieri la multinazionale dell’auto avrebbe raggiunto un accordo con il Governo degli Stati Uniti sulle emissioni dei diesel. L’accordo aveva provocato subito un rally, immediatamente spento oggi dalle prese di profitto che ha portato le azioni a perdere fino al 2% in apertura, parzialmente recuperato verso le 9 e 30 con una perdita di solo l’1%.

L’accordo prevede una multa da 700 milioni, per Fiat Chrysler, ma su questo punto, per il momento, ci sono ancora solo delle note delle agenzie di stampa, mentre non abbiamo commenti da parte dell’azienda.

I titoli bancari

Intanto c’è stata una revisione dei rating per due banche, da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux. Il giudizio sulle azioni di doBank e di Unipol è stato rivisto, in positivo per il primo istituto, e in negativo per il secondo.

Per i titoli di doBank si passa al rating di buy, con target price a 12,3 euro. Per Unipol invece, il rating scende a hold e il target price a 4,5 euro. Naturalmente i mercati hanno reagito di conseguenza, con le azioni di doBank che vanno in rally del 4,25% e quelle di Unipol che scendono dello 0,67%.

Carige, arriva il decreto salva banca?

E’ arrivato il decreto salva banca per Carige? Forse la scelta delle parole non sarà perfettamente adeguata ma come definire un decreto legge che dà il via libera, in caso di bisogno ad un aumento di capitale finanziato da denaro pubblico?

In Asia alcune obbligazioni interessanti. Ecco cosa comprare

asia_mapL’Asia è il continente che più, nell’immaginario collettivo, sembra essere il traino dell’economia, il continente dove si può guardare per ottenere dei profitti. Il pensiero va subito ai due paesi simbolo della grande crescita, Cina e India, ma in realtà ci sono altri paesi a cui guardare, tra cui Indonesia, Malesia, Singapore e Filippine.

Le obbligazioni da tenere d’occhio

Le aree da guardare con interesse, in Asia, sono molte. In particolare i paesi dell’Asean, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, sono un gruppo economicamente forte, con un Pil di 2,800 miliardi. Un gruppo di paesi che può concorrere, insieme, a sfidare il Pil di grandi paesi come la Francia o la stessa India, con il vantaggio di rappresentare 650 milioni di persone. Molti ricordano la crisi finanziaria che colpì questi paesi alla fine degli anni ’90. Ma oggi invece, queste economie sono di grande rilevanza, con grandi crescite economiche e demografiche. Qui, le capacità produttive, anche di alta tecnologia, cominciano ad essere importanti, con tante start-up e nuove corporations.

La produttività sarà migliorata con la con la costruzione di grandi infrastrutture, che aumenteranno il peso specifico delle relative economie. Va quindi detto che le obbligazioni di questi paesi potranno essere molto interessanti, già da ora. E non solo quelle governative, ma anche quelle corporates. In Asia c’è un ottimismo più diffuso riguardo al futuro, mentre la stanza Europa arranca sui suoi problemi.

Mps: sarà lei a salvare Banca Carige?

Sarà Mps a salvare Banca Carige? In un momento di estrema confusione rispetto a quella che sarà la sopravvivenza dell’istituto senese sono molte le voci che si rincorrono e che vorrebbero la banca senese come “protagonista” del salvataggio.

mps

Btp, primo trimeste pieno per l’Italia

La correzione last minute della manovra da parte del Governo mette i Btp, per il primo trimestre di questo 2019, al primo posto tra le soluzioni obbligatorie da intraprendere saldi i suoi conti: scopriamo insieme cosa succederà.

Gubitosi si compra le azioni Telecom. Juventus: anno da record anche in borsa

juventusQuattro giorni fa, Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Telecom Italia, ha dato una rinnovata al proprio portfolio, con l’acquisto di 330mila azioni della azienda che amministra, con sei diverse operazioni, spendendo quasi 160mila euro. Il prezzo ad azione era di 0,4804 euro.

È il secondo acquisto in pochi giorni, visto che aveva proceduto a comprare già delle azioni il 21 dicembre. Ottima la risposta in borsa, con il titolo della Tim che è salito dell’1,12%

L’anno d’oro della Juventus

La Juventus segna un anno da record, non solo sul campo, ma anche in borsa. Dopo essersi aggiudicata lo scudetto e la Coppa Italia, con la netta impressione che lo farà anche quest’anno, la società bianconera si prende un bel rally in borsa, con un anno a +40%. Chi pensava che l’affaire Ronaldo potesse dissanguare le casse bianconere, deve ricredersi, almeno per il valore di capitalizzazione della società, che si è proiettata a 1,6 euro per azione (da 0,85 euro), da quando il portoghese ha iniziato la sua avventura juventina. Le azioni Juve sono state tra le più comprate e valutate a Milano, e i 100 milioni spesi per Ronaldo hanno fatto fare un balzo ai titoli del club. Ora la Juve punta alla Champions Leage, che potrebbe far salire ulteriormente le quotazioni.

La BCE cancellerà i debiti sovrani?

crisi-debito-italia-defaultLa BCE ha annunciato la fine del “quantitative easing”, ma probabilmente continuerà a sostenere i debiti sovrani degli stati europei. La situazione economica del Vecchio Continente infatti è ancora precaria, e la banca centrale non vuole frenare i mercati e le economie, anche in considerazione del rialzo dei tassi della Fed, che molti, amministrazione americana in testa, considerano sbagliati.

Che succederà

La BCE continuerà, molto probabilmente, ad acquistare titoli di stato, rimpiazzando i titoli in scadenza con altri titoli. Secondo l’ultima nota dall’Eurotower, questa situazione potrebbe perdurare per anni. Attualmente la banca detiene titoli per quasi 2.170 miliardi di euro, quasi tutti italiani, francesi, tedeschi e spagnoli.

La BCE insomma, allungherà le scadenze, bypassando la fine dei QE. Quindi titoli più longevi al posto dei bonds che stanno per scadere, ma dovrebbe anche incontrare il favore degli stati. Perché i titoli a lungo termine sono più costosi, per i governi, anche se hanno chiaramente il vantaggio di spalmare il debito su un periodo più lungo. Ma c’è anche il vantaggio, sui titoli a lungo ttermine, che l’inflazione aiuti gli stati ad alleggerire il debito.

Per questo è probabile che gli stati saranno ben contenti delle intenzioni della BCE. Per gli analisti questa è la strategia più intelligente. Consolidando il debito, lo si renderà più sostenibile.

BCE preoccupata per deviazione patto stabilità Italia

Sarà pure stato trovato un accordo con la Commissione Europea per ciò che riguarda la manovra, ma la BCE non si trattiene affatto sottolineando la sua preoccupazione per come l’Italia abbia deviato la sua rotta dai termini del patto di Stabilità.

Bene l’asta dei titoli italiani. Rendimenti in leggero aumento

botIl Tesoro oggi ha piazzato tutti i titoli offerti sul mercato, nell’asta al rientro dai giorni festivi del Natale. Oggi era un’asta principalmente per i Bot a sei mesi, con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia sull’andamento delle vendite.

I titoli di oggi

I titoli di oggi non erano comunque solo i Bot a sei mesi, che scadranno il 28 giugno dell’anno che sta arrivando. Il Ministero dell’Economia ha piazzato tutti i 6 miliardi e mezzo dei titoli con Codice ISIN: IT0005355588. Soddisfazione al Ministero, anche perché la domanda complessiva è stata alta, raggiungendo più di 8,65 miliardi di euro. Il rapporto di copertura è dunque dell’1,33, un buon dato visti gli ultimi tempi. È vero che a novembre il rapporto di copertura era dell’1,6, però avevano un tasso più basso.

In questa asta, il rendimento lordo sale allo 0,215%, rispetto allo 0,162% della scorsa asta, tenuta un mese fa. Il prezzo dei Bot è arrivato a 99,894.

Venduti anche 2 miliardi di CTz biennali. Qui il rendimento è sceso, dallo 0,995% allo 0,699%

Il rapporto di copertura è stato comunque alto, dell’1,78, visto che la domanda complessiva era oltre i 3,5 miliardi di euro.

Wall Street e la peggiore Vigilia di sempre

Wall Street ha vissuto quella che verrà ricordata come la peggiore Vigilia di sempre a livello economico: a causa della tensione tra Donald Trump e la Fed infatti i mercati borsistici americani hanno subito una fortissima pressione cedendo in malo modo.

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La Fed affossa i mercati. Trump furioso, investitori incerti

federal-reserveLa Federal Reserve continua con la sua politica di stretta monetaria, e continua ad attirare le ire del presidente Trump. E pensare che proprio il presidente aveva nominato l’attuale numero uno della banca centrale, pensando di aver risolto i problemi di incomprensione con la ex Janet Yellen. Troppo reazionaria per il presidente e il suo staff, che ora vorrebbe licenziare Jay Powell, dopo il crollo dei mercati a seguito del terzo aumento dei tassi di interesse sul dollaro.

Le tensioni tra Fed e Trump

La Fed continuerà la sua politica sui tassi, ma questo sta creando volatilità. I mercati sono scontenti, ma anche Trump, che non vuole un dollaro forte.

C’è da dire però, che i dati economici statunitensi non sono ancora preoccupanti, ma segnano comunque un rallentamento, di cui, probabilmente, l’aumento dei tassi d’interesse è responsabile.

Per questo Trump è imbufalito con la Fed, che sarebbe la colpevole del rallentamento della crescita. Se l’economia rallenta, una politica più restrittiva dovrebbe passare in secondo piano. D’altra parte, l’abbassamento dei prezzi sugli asset americani è dovuto al rialzo dei tassi da parte della Fed.

Non siamo affatto a livelli di guardia, ma intanto Wall Street sta viaggiando ai minimi storici. Ma se prima la Fed poteva predicare il rialzo dei tassi, perché i mercati viaggiavano a gonfie vele, ora l’insicurezza inizia a prendere piede anche in seno alla banca centrale.