Fed, i tassi di interesse rimangono stabili

La Fed ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati: non è una sorpresa per gli investitori e gli analisti che si aspettavano una simile mossa dalla  banca centrale statunitense e che per tutti, dati alla mano, viene considerata temporanea.

E’ questo il messaggio lasciato da Jerome Powell, il quale è apparso particolarmente ottimista in merito alla salute dell’economia americana. Entrando nello specifico dei numeri i tassi sono rimasti fermi tra l’1,5-1,75%  e non vien escluso un “ulteriore rialzo graduale” nel momento in cui le condizioni dell’economia americana lo riterranno necessario. Tutto questo ovviamente tenendo sotto controllo quelli che sono i dati più influenti in questa situazione, ovvero quelli relativi al lavoro e quelli riguardanti l’inflazione. Per ciò che concerne l’occupazione va sottolineato che l’andamento della stessa è abbastanza positivo: maggiori informazioni si potranno ottenere il prossimo 4 maggio quando i dati relativi alla disoccupazione di aprile verranno resi noti.

Non si può negare che la crescita negli Stati Uniti, seppur moderata, vi sia stata e che secondo le previsioni dovrebbe continuare ancora sul medio termine. In questo specifico caso a divenire importanti sono i numeri relativi all’inflazione: gli esperti della Fed hanno riconosciuto movimenti molto vicini al  target di crescita fissato al 2%. Dipenderà dal raggiungimento stabile di questo obiettivo la possibilità di un nuovo rialzo dei tassi di interesse a partire dal prossimo giugno. L’unica cosa temuta dalla Fed è il doversi trovare a dover dar vita ad una serie di strette veloci e precise a causa di un rialzo troppo alto dei prezzi: entrambe le cose minerebbero la crescita finora archiviata.

 

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