Fed mantiene fermi i tassi ma apre a taglio

E’ arrivata una apertura che non ci si aspettava, più che altro per la diatriba che da mesi va avanti tra il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ed il presidente degli Stati Uniti: la possibilità di un taglio dei tassi di interesse nel prossimo futuro.

Qualcosa che l’inquilino della Casa Bianca auspica da tempo e per la quale da altrettanto attacca il finanziere. Ad ogni modo, l’annuncio in tal senso mostra come la FED abbia smesso di mantenere una linea generale fatta di staticità: l’istituto, per voce del suo governatore ha fatto sapere di essere pronta ad agire come l’economia richiederà e di avere armi pronte da usare in caso vi sia la necessità di sostenere l’economia americana.

I tassi quindi per ora rimangono fermi nella loro forchetta che va dal 2,25& al 2,50% e qualsiasi decisione in merito sarà rimandata a luglio o ancor di più dopo l’estate. Una simile scelta non deve rappresentare fonte di stupore: la Federal Reserve sta semplicemente tentando di mantenere i progressi fatti finora ed attendere il momento più propizio per agire.  Non bisogna infatti dimenticare che l’istituto necessita, prima di prendere particolari decisioni, di verificare quale sia lo stato dell’economia mondiale e come si tenterà di risolvere la questione dazi tra Stati Uniti e Cina che ha aperto una vera e propria guerra commerciale capace di poter influenzare e non poco la situazione.

Wall Street, dal canto suo, ha accolto bene le decisioni della FED, la quale ha dimostrato di essere pronta a tutto nel momento in cui si ritenesse necessario: il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,15%, il Nasdaq dello 0,42% mentre lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,30%. In calo i rendimenti dei Treasury a 10 anni, che perdono 3 punti base al 2,03%.

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