Borsa Milano, giornata negativa per gli investitori

Brutta tegola sulla Borsa di Milano, e più in generale su tutte le altre borse europee, sulla falsa riga delle decisioni della Banca Centrale Europea che oggi ha riunito il suo board per le classiche delibere di politica monetaria di inizio mese.

Il taglio dei tassi sui depositi di 10 punti base a -0,3% e l’allungamento temporale delquantitative easing, infatti, sono stati considerati dei risultati decisamente al di sotto delle previsioni  (Draghi allunga il QE, ma non aumenta gli acquisti mensili). Tutti gli addetti ai lavori, infatti, si attendevano anche un aumento quantitativo del QE ed è quindi probabile che proprio la decisione di Draghi di ribadire l’attuale ammontare abbia dato il “la” alle vendite. L’impressione, hanno commentato alcuni analisti, è che la linea favorevole ad un allungamento e ad un ampliamento della portata del QE si sia scontrata con l’opposizione dei falchi radunati attorno alla Germania e che alla fine, si sia trovata la convergenza su questa soluzione mediana. Se così fosse, sarebbe evidente che la Bundesbank, e i suoi alleati, sono ancora capaci di fare la voce molto grossa nel board BCE.

Le conseguenze delle delusione per le mancate mosse della BCE si sono subito fatte sentire a Piazza Affari. Il dato di chiusura dell’Ftse Mib è, sotto questo punto di vista, illuminante. Il paniere di riferimento di Piazza Affari, infatti, ha tagliato il traguardo con un un segno negativo del 2,47%. Praticamente impossibile trovare un settore non tinto di rosso. Il segno negativo, infatti, ha caratterizzato tanto i bancari (-3% per Intesa Sanpaolo, -4,2% per il Banco Popolare, -3,67% per la Popolare dell’Emilia Romagna, -3,31% per Ubi Banca, -2,6% per Monte dei Paschi e -2,37% per Unicredit) quanto i titoli legati all’andamento del cambio Euro/Dollaro.

 

 

Lascia un commento