Titoli di Stato: Btp e CCTeu in asta il 29 Settembre

Nuova asta di medio lungo termine del Ministero dell’Economia e delle Finanze; la seconda asta di questa categoria per il mese di Settembre è stata annunciata dal Tesoro con i soliti 2 comunicati stampa, diffusi rispettivamente il 22 ed il 26 Settembre e di cui riportiamo tutti i dettagli di seguito.

L’emissione di Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu) con decorrenza il 15 Giugno 2010 e scadenza 15 Dicembre 2015 è identificata con l’ISIN IT0004620305 e nello specifico il tasso di interesse semestrale lordo è il dasso Euribor maggiorato dello 0.80%. L’ammontare dell’emissione è compreso tra 500 milioni e 1000 milioni di euro. La cedola semestrale in corso con scadenza 15 dicembre 2011 è all’1.291%.

Nell’asta del 29 Settembre ci saranno i Buoni del tesoro Poliennali con decorrenza 1° luglio 2011 e scadenza 1° luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%. L’ISIN per riconoscerli è IT0004750409 e l’ammontare nominale dell’emissione va’ da un minimo di 2500 milioni ad un massimo di 3500 milioni di euro.

I BTP con scadenza 1° marzo 2022 e decorrenza 1° settembre 2011 hanno invece un tasso di interesse annuo lordo del 5% ed ISIN IT0004759673 e l’emissione sarà compresa da un minimo di 1500 milioni ad un massimo di 2500 milioni di euro di valore nominale.

Nella stessa data, il MEF comunica la disposizione con regolamento previsto per il 2 di Ottobre 2011 dell’asta di titoli di Stato non più in corso di emissione con decorrenza il primo febbraio 2006 e scadenza prevista il primo agosto 2021 e ISIN IT0004009673. Il tasso di interesse annuo lordo è del 3.75%. L’ammontare nominale dell’emissione in questo  caso va’ da un minimo di 1000 milioni di euro ad un massimo di 2000 milioni di euro.

Questa è l’asta di medio-lungo periodo disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la seconda metà di Settembre 2011, ed il momento è ancora più delicato dell’inizio del mese; l’emissione verrà monitorata da vicino non solo dall’Italia ma da tutta l’Europa per capire quale sarà la domanda e come si muoveranno i tassi nell’immediato futuro, ma sopratutto che reazioni ci saranno sul differenziale con il Bund.

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