Elliott Management e Credito Fondiario si aggiudicano i non performing loans di Banco Bpm Si tratta per l’istituto bancario dell’ultima cessione “massiva” di crediti deteriorati con un’operazione che potrebbe arrivare ad una cifra superiore ai 7 miliardi.
Wall Street: uno sguardo nel futuro. Crescita o ridimensionamento?
Il mercato americano è in costante crescita, con Wall Street che sale da dieci anni a questa parte. Ma la crescita continuerà? A chiederselo sono in molti, tra le pressioni politiche di Trump, la crescita economica e quella finanziaria.
I fattori
Trump vuole cambiare l’America, e ora le sue misure stanno iniziando i loro effetti. I tagli fiscali cominciano a dare una scossa all’economia, ma ci sarà da verificare anche i costi per le casse dello stato.
In questo momento comunque, l’economia statunitense sembra essere in buona salute, anche se gli economisti si chiedono se la fase positiva continuerà. Questo in quanto l’economia viene posta alla metà di un ciclo. Nessuna frenata dunque per il momento, e forse anche un’ulteriore accelerazione. I dati sono positivi, i migliori dagli anni ’60, e non ci sono segnali di inversione.
A Wall Street sono sicuri che la politica di Trump porterà ancora un 20-25% allo S&P500, grazie alla fiscalità del presidente.
La fiducia è alta, e le previsioni positive anche per l’anno prossimo, quando vi saranno probabilmente forti utili.
Dall’altra parte c’è la crescita, ormai decennale, che prima o poi dovrà finire. Gli analisti sono quindi sempre prudenti, in attesa di vedere segnali di inversione. Per il momento la base economica USA è solida, se un’inversione ci sarà, non avverrà senza preavviso, in modo da mettere i risparmi al sicuro.
Occhio al titolo Bper Banca e Unipol Banca: acquisizione in arrivo
Per gli investitori, ma anche per chi si vuole avventurare da profano in investimenti su qualche piattaforma di brokeraggio, consigliamo di tenere d’occhio il titolo Bper Banca e Unipol nei prossimi mesi. Ci sono infatti voci di acquisizione, per l’istituto di credito emiliano, che gode di buona salute e detiene quasi il 5% del mercato italiano.
La banca con sede a Modena avrebbe infatti nel mirino l’acquisizione di Unipol Banca, con un’accelerazione proprio negli ultimi giorni.
I rumours
I giornalisti specializzati hanno infatti riferito dell’interesse dell’ex Popolare dell’Emilia Romagna verso Unipol Banca, con un’accelerazione che vedrebbe l’acquisizione definita per il primo semestre del prossimo anno. E dopo l’acquisizione, la banca emiliana vorrebbe procedere con una fusione tra le due banche. I titoli di Bper Banca, Unipol Banca e anche Unipol Gruppo potrebbero subire oscillazioni e rivalutazioni. A questo proposito ricordiamo le parole di Marco Cimbri, amministratore delegato diUnipol: “Noi stiamo lavorando su Unipol Banca cercando di ottenere i migliori risultati di gestione. Se strategicamente pensiamo che in futuro il sistema bancario debba affrontare un’ulteriore fase di consolidamento, e noi lo crediamo, allora il futuro della banca è di farla confluire” e “Bper è un’opzione”.
Le voci parlano di pagamento in cash, senza scambio di azioni, in quanto Unipol detiene già parte di Bper Banche, e potrebbe arrivare al 20%, già autorizzato della Vigilanza di Piazza Affari. Il titolo di Bper Banca è sceso dello 0,8%, Unipol è salito del 3,7%.
Cassa Depositi e Prestiti vara piano industriale 2019-2021
Cassa Depositi e Prestiti ha presentato il nuovo piano industriale 2019-2021. E la prima cosa che si nota è che l’istituto sia ben intenzionato nei confronti delle imprese, le quali sembrano essere al primo posto tra le preoccupazioni del vertice posto in essere recentemente dal nuovo Esecutivo.
I titoli in evidenza a Milano. Occhio a d’Amico e Fca
Si segnano alcuni titoli alla borsa di Milano, che segnano dei buoni rally e delle prese. Il primo titolo in evidenza è quello di d’Amico, i cui titoli sono stati addirittura sospesi lunedì perché il rally era troppo sostenuti. Il titolo ha segnato un rialzo del 12%, prima di essere sospeso, in apertura di settimana. A spingere il titolo in alto è stato il nuovo rating di Kepler Cheuvreux, che ha rivisto giudizio e target price.
Il target price passa da 0,11 a 0,20, e gli analisti di Kepler spostano il giudizio da Hold a Buy. Nel complesso il titolo colleziona, dalle agenzie, 3 buy e 1 hold, e il target price massimo arriva a 0,26 euro, dopo l’annuncio della vendita della nave MT High Trader che ha portato nelle casse della quotata 8,6 milioni di dollari con il lease back.
Oggi continua il rally del titolo, che guadagna il 2,15% e arriva a 0,1518 euro.
FCA e CNH
Altri titoli in evidenza sono quelli che traggono vantaggio dalla distensione tra Cina e Stati Uniti. Pechino abbasserà i dazi sui veicoli USA, e così la FCA e CNH Industrial vanno in rally a Milano. Lunedì la FCA ha segnato subito un +3,8% e la Cnh un +3,5%, superando il rialzo medio della borsa, del 2,2%. Ma per Fca ci potrebbero essere altri acquisti, dopo la revisione del rating da parte di Fitch.
Oggi però arrivano le prese di profitto, che portano a perdere più dell’1% per il titolo FCA.
Goldman Sachs: i mercati sveglieranno l’Italia
Secondo Goldman Sachs non ci sono dubbi: saranno i mercati a svegliare l’Italia dal suo atteggiamento distruttivo spingendola a cambiare la rotta in materia economica. La vera domanda da porsi è: si sarà in tempo per rimediare?
Fed: Jerome Powell ha paura dell’Italia?
L’atteggiamento dell’Italia nei confronti della manovra e le eventuali conseguenze del suo comportamento sembrano rappresentare, per il presidente della Fed Jerome Powell, un importante fattore di rischio per l’economia mondiale e quindi anche per quella americana.
Mario Draghi, niente quantitative easing nel 2019
Niente quantitative easing nel 2019: per quanto si potrebbe dar vita a sostegni di breve termine, al momento arriva la conferma da parte del presidente della BCE Mario Draghi del fatto che il programma di acquisti di titoli di Stato da parte dell’Europa finirà con dicembre.
Wall Street e bancari italiani in evidenza
Questo pomeriggio si segnala una Wall Street performante, come da previsioni, mentre fanno la parte dei protagonisti, a Milano, i bancari italiani.
A New York tutto secondo le analisi, con il Dow Jones a +0,94%, S&P 500 a +0,96% e Nasdaq a +1,1%. Il Nasdaq vola dopo i record di acquisti dei clienti nerd per il black friday. Amazon è l’azienda protagonista, mentre sul Dow Jones si segnala la performance del petrolio.
I bancari italiani
A Milano invece, giovano le parole concilianti di Matteo Salvini sul rapporto deficit/Pil. Lo spreaad scende sotto i 300 punti e le banche possono respirare, così come la borsa di Milano che segna un ottimo +3,15% per il Ftse Mib. A trainare infatti, sono i bancari, con Ubi Banca che segna il 6,7%. Tanti acquisti anche per Banco Bpm (+5,95%), Unicredit (+5,89%) e Intesa Sanpaolo (+5,7%).
La diminuzione del differenziale tra i Btp e i Bund porta e banche italiane in un nuovo clima, dopo i giorni cupi dello scontro tra Europa e Governo italiano. La notizia sull’apertura della trattativa tra il nostro paese e l’Europa dovrebbe impedire la procedura di infrazione. Anche il presidente della Commissione Europea si è espresso con toni conciliatori verso l’Italia, e il governo sta pensando di portare il target dal 2,4% al 2-2,1%.
Manovra, Tria: i conti sono sotto controllo
Il ministro del Tesoro Giovanni Tria continua a sostenere che i conti italiani sono sotto controllo e che il debito pubblico scenderà: la posizione del Governo Italiano in merito all’ennesimo no dell’Europa alla manovra è sempre lo stesso.
Alitalia, Luigi Gubitosi lascia per Telecom Italia
Alitalia è una società differente rispetto a prima, i cui conti sono migliorati così come le prospettive di crescita che ora appaiono decisamente migliorate. Luigi Gubitosi è particolarmente fiero, lasciando la compagnia, di poter sottolineare come la situazione sia migliorata.
Banca Popolare di Bari: la cartolarizzazione si è conclusa ad un prezzo sopra le attese
Conclusa con un prezzo al di sopra delle aspettative, la cartolarizzazione multi-originator denominata POP NPLs 2018, originata da 17 banche popolari e non (di cui 12 popolari).
In particolare, le banche coinvolte sono: Cassa di Ravenna, Banco di Lucca e del Tirreno, Banca di Imola, Credito di Romagna, Banca Popolare del Lazio, Banca di Piacenza, Banca Popolare Pugliese, Banca Popolare di Fondi, Banca Popolare del Frusinate, Cassa di Risparmio di Orvieto, Banca Popolare del Cassinate, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Cortona, SanFelice 1893 Banca Popolare, Banca Popolare Valconca, Banca Popolare Sant’Angelo, insieme alla Banca Popolare di Bari.
Nell’ambito dell’operazione Jp Morgan e Banca Popolare di Bari hanno svolto il ruolo di Arranger.
Gli Istituti di credito hanno ceduto a un veicolo di cartolarizzazione, denominato POP NPLS 2018, un portafoglio di crediti in sofferenza avente valore lordo esigibile pari a 1.578,3 milioni, composto da crediti secured per il 65,7% e da crediti unsecured per il 34,3%.
Il veicolo ha emesso tre tranches di notes ABS: una senior di 426 milioni, corrispondente al 27% del valore lordo esigibile, dotata di rating Baa3 e BBB da parte, rispettivamente, delle agenzie Moodys e Scope Ratings ed eleggibile per la GACS; una mezzanine di 50 milioni, corrispondente al 3,2% del valore lordo esigibile, dotata di rating Caa2 e B, rispettivamente, da parte di Moodys e Scope Ratings; una junior, non dotata di rating, pari a 15,78 milioni.
Il valore complessivo delle notes dotate di rating è pari al 30,2% del valore lordo esigibile.
La struttura dell’operazione, grazie all’abbinamento della cartolarizzazione con l’assegnazione dei rating e il rilascio della GACS, consente, per le singole banche originator, di migliorare sensibilmente la valutazione del portafoglio e, allo stesso tempo, di ridurre l’onerosità complessiva dell’operazione, assicurando comunque rendimenti interessanti ai potenziali sottoscrittori delle diverse tranches, inclusa la junior.
I titoli in vista oggi: Carige e Tim
Sono due i titoli che oggi stanno salendo alla borsa di Milano: Carige e Tim. Per motivi diversi, i due titoli sono in rally. Per Carige si tratta di una boccata d’ossigeno, visto che il titolo era sprofondato a quotazioni imbarazzanti.
Così basta la conferma del rating CCC+ da parte di Fitch a far volare il titolo in borsa a +12%. L’agenzia di rating ha tolto lo stato di sorveglianza negativa, visto che il rafforzamento patrimoniale permetterà alla banca di rispettare i requisiti prudenziali. Vedremo se sarà l’inizio di una lenta ripresa delle azioni della banca, che attualmente valgono 0,00012 euro l’una. Il prossimo passo sarà il collocamento del prestito subordinato.
Tim
Anche la Tim va in rally a Milano, con il +3,19% alle 11:47, dopo il via ufficiale alla convergenza con Open Fiber.
Grandi novità nel consiglio di amministrazione dell’azienda, al centro dello scontro tra Vivendi e Fondo Elliott. Dopo le dimissioni di Sparkle e Persidera, si attendono ora anche quelle di Inwit. Le agenzie di rating mantengono il loro giudizio su Buy, mentre il target price si aggira sui 0,64 euro.
A giovare al titolo della tlc, la nomina, già annunciata, di Luigi Gubitosi come Amministratore Delegato di Tim, arrivata nella serata di ieri.
Questo non ha smorzato i toni tra i due colossi che si contengono il controllo della quotata, e i francesi della Vivendi vogliono già da ora chiedere una nuova assemblea, per riprendere il controllo.
Banca Carige: azioni in rialzo dopo stop allo scoperto solo in apertura
La Consob ha deciso di bloccare per oggi le vendite allo scoperto per le azioni di Banca Carige, che riescono così a guadagnare ben il 15% in apertura. Ma l’euforia dura poco, e le azioni iniziano a scendere già dopo un’ora, arrivando a perdere il 5%.
La situazione delle banca resta difficile, così come quella delle sue azioni, che hanno subito un tracollo ormai da tempo. Il capitale azionario della banca infatti, vale oramai meno della sua sede genovese.
La situazione
La situazione della banca è pessima. Finora tutti gli interventi non hanno sortito effetti, e si attende ancora il piano di rilancio che prevede l’emissione di bonds e quindi l’aumento di capitale.
Ma con le azioni a 0,0025 euro, il capitale azionario della banca è di appena 100 milioni di euro, come detto, men del prezzo di mercato della sede centrale.
La banca non riesce a far fronte alla spirale di ribassi, e dovrà procedere alla ricapitalizzazioni facendo prezzi ancora più favorevoli. Una serie di interventi che sembrano essere il classico cane che si morde la coda.
Domani, il consiglio di amministrazione varerà l’accorpamento delle azioni, portando il rapporto di 1 a 1000, ovvero un nuovo titolo ogni 1000 vecchi titoli. Basterà?