Fondo immobiliare RealEnergy II: specializzato nelle fonti rinnovabili

fondi-fotovoltaicoSi chiama “RealEnergy II”, ed è un Fondo immobiliare, di tipo chiuso, che è in attesa dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia, e che punta a specializzarsi nell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. RealEnergy II, infatti, si propone di investire in campo immobiliare sulla componente legata allo sviluppo delle energie alternative. Il Gestore di RealEnergy II è EstCapital SGR S.p.A., con il Fondo che avrà un apporto finanziario di minimo 20 milioni di euro e massimi 100 milioni di euro; l’ammontare minimo di una quota, in fase di sottoscrizione, è pari a ben 250 mila euro, il che indica come il Fondo, per quanto sia aperto alle persone fisiche e giuridiche, è comunque appetibile per l’ampia categoria degli investitori qualificati. RealEnergy II, nel momento in cui le sottoscrizioni si saranno chiuse, opererà per un periodo pari a 20 anni con la possibilità di proroga per altri cinque anni cui potrà altresì aggiungersi un periodo di grazia della durata di altri tre anni al fine di effettuare il completo smobilizzo degli asset detenuti.

House Building: finanziamento per 500 appartamenti a Bologna

costruzione-caseHouse Building, società quotata sul mercato AIM di Borsa Italiana, ha reso noto d’aver ottenuto il via libera, da parte di una primaria banca del nostro Paese, per la concessione di un finanziamento pari a ben 55 milioni di euro, con la finalità di costruire, a Bologna, ben 500 appartamenti circa su un’area edificabile posseduta da una controllata della società. Una quota pari a massimi 20 milioni di euro verrà concessa dal primario istituto di credito ad House Building a copertura dei costi per il terreno, che è stato acquistato nel giugno del 2007, mentre la parte restante sarà erogata in funzione dello stato di avanzamento dei lavori del complesso residenziale. Il finanziamento, con rilascio di ipoteca di primo grado, ha una durata pari a dieci anni più tre anni di preammortamento.

Investimenti immobiliari a Milano

milano-immobili-quotazioniL’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato difficile anche nel nostro Paese per quel che riguarda il mercato immobiliare; le quotazioni, in media, sono scese, anche se non con percentuali ampie registrate in Paesi come il Regno Unito e l’America. Allo stesso modo i tempi di compravendita si sono dilatati, ma in ogni caso anche il 2009 è stato un anno di buoni affari per il mattone specie per gli immobili in grado di generare reddito, ovverosia quelli ben serviti dai mezzi pubblici, nelle aree centrali, ed in generale per gli immobili di pregio che nonostante la crisi si sono rivalutati, mentre hanno prestato il fianco al calo delle quotazioni e della domanda le case situate nelle zone semicentrali e periferiche unitamente a quelle sotto il livello dei 200-300 mila euro. In barba alla crisi, ad esempio, a Milano i prezzi hanno fatto registrare una crescita media dell’8,6% con valori al metro quadro pari a 3.834 euro, ovverosia oltre 300 euro in più a metro quadro rispetto al 2008.

Immobili: per Assoedilizia ancora pochi mesi per investire bene

img_motionlessQuali sono le prospettive per il 2010 in relazione agli investimenti immobiliari? Assoedilizia (l’Associazione Milanese della Proprietà Edilizia) ha fatto sapere che vi saranno ancora alcuni fattori favorevoli in questo senso per pochi mesi, almeno fino al prossimo autunno. La previsione in questione si basa su delle regole empiriche e sull’intuito che è necessario per fare dei buoni investimenti. Dunque, cerchiamo di capire quali sono i fattori positivi per cui, a medio termine, è ancora conveniente puntare sul mattone: anzitutto, vi sono i prezzi, per la precisione quelli relativi al mercato medio delle città e dei centri minori di regioni ricche e povere, soprattutto per quegli acquisti che rappresentano la parte principale del mercato. La fascia più appetibile è quella che va dai 220.000 fino ai 550.000 euro, ma solo quel denaro che viene speso dalle persone fisiche, visto che il discorso cambia se l’investimento avviene mediante società, strumenti di gestione finanziaria e quote di partecipazione.

 

Investire sul mattone: Bnp Paribas propone il fondo milanese

stemmaMancano pochi giorni all’inizio del 2010 e, in concomitanza con il nuovo anno, si appresta a divenire operativo un nuovo interessante fondo comune di investimento nel settore immobiliare: l’investimento nel mattone è da sempre uno dei più gettonati, anche in periodi non troppo positivi come quello attuale per l’economia. Per essere più precisi, ci stiamo riferendo al cosiddetto Fondo Comune di Milano II, un prodotto finanziario che era già stato istituito dalla Giunta milanese nel corso del mese di ottobre. Un fondo milanese dunque, il quale potrà beneficiare, per quel che concerne la gestione vera e propria, dell’estensione del mandato all’istituto Bnp Paribas Real Estate Investment Management Italy, società che era stata ugualmente scelta dall’amministrazione comunale meneghina per la costituzione di un altro fondo simile, vale a dire il Fondo Comune di Milano I. Quali sono le caratteristiche e le peculiarità principali di questo strumento? C’è anzitutto da dire che la prima fase delle operazioni immobiliari di Palazzo Marino (la sede civica dell’amministrazione comunale milanese) si è conclusa esattamente due anni fa, verso la fine del 2007 con la costituzione del già citato Fondo Comune di Milano I; il prodotto si presenta come un fondo comune di investimento immobiliare chiuso, di diritto italiano e che è destinato e riservato principalmente agli investitori più qualificati del settore.

 

Investimenti immobiliari: come trasformare il capitale in rendita

investimenti-immobiliariPuntare sul mattone è una delle forme di investimento più comuni ma anche giudicate “sicure” dagli italiani, i quali negli ultimi anni, avendo dei capitali a disposizione, hanno fatto ottimi affari acquistando e poi rivendendo con delle plusvalenze di rilievo. Ma negli ultimi due anni molte cose sono cambiate, e le quotazioni degli immobili non presentano più quella tendenza ascendente, a tratti giudicata secolare, di un tempo. Gli investimenti immobiliari, pur tuttavia, rimangono in ogni caso delle forme di patrimonializzazione del capitale molto interessanti, ma rispetto al passato occorre fare attenzione all’immobile che si acquista.