Bot trimestrali ed annuali: asta 10 giugno 2010

bot-annuali-rendimenti-lordiIl Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per giovedì prossimo, 10 giugno 2010, un’asta di titoli pubblici costituita da Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) con scadenza a tre mesi ed a dodici mesi. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.09.2010, con scadenza a 92 giorni, per un importo da collocare pari a complessivi 3 miliardi di euro, mentre a 5,5 miliardi di euro ammonta il controvalore nominale da collocare per i Bot 15.06.2011 con scadenza a 365 giorni; per entrambi i titoli la data di regolamento è fissata per martedì prossimo, 15 giugno 2010. La nuova asta Bot, in accordo con quanto rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato, è stata disposta in concomitanza con la scadenza di Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza annuale, in data 15 giugno 2010, per un ammontare pari a 7,2 miliardi di euro; come al solito, attraverso gli intermediari, gli investitori ed i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per importi pari ad un minimo di 1.000 euro nominali o multipli di mille euro.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 maggio 2010

botIl Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per mercoledì prossimo, 26 maggio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) semestrali per un controvalore pari a 8,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 30.11.2010 con scadenza a 183 giorni e data di regolamento fissata per il 31 maggio 2010, data in corrispondenza della quale, in accordo con una nota emessa dal Ministero, vengono a scadere Buoni Ordinari del Tesoro per complessivi 9,79 miliardi di euro; i titoli, come al solito, potranno essere prenotati in asta dai risparmiatori per importi pari a 1.000 euro o multipli di mille euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento relativamente ai Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) in circolazione che, alla data dello scorso 14 maggio 2010, erano così suddivisi: 3.500 milioni di euro di Bot trimestrali, 85.994,595 milioni di euro di Bot con scadenza annuale e 58.533,043 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro a sei mesi.

Irlanda: la situazione finanziaria potrebbe cancellare le aste dei titoli

irish-flagTra i cosiddetti paesi PIGS, l’Irlanda è forse quello di cui si parla di meno, ma il mondo degli investimenti deve fare attenzione a ciò che accade nella piccola repubblica; in effetti, come è stato annunciato pubblicato dalla National Treasury Management Agency (si tratta dell’agenzia che gestisce gli assets e le disponibilità finanziarie del governo di Dublino e che è conosciuto anche con l’acronimo Ntma), la “verde” nazione è pronta a eliminare del tutto l’emissione dei propri titoli di Stato che è in programma per il prossimo 15 maggio. Cosa ha spinto l’esecutivo irlandese a porre in essere un’iniziativa di questo tipo? Anzitutto, occorrerà ancora attendere queste due settimane che ci separano dall’effettiva data prevista per l’asta in questione, poi si procederà a valutare con la massima attenzione e cura quali saranno le condizioni di mercato di quel momento.

 

Ctz e Bot semestrali: asta 27 aprile 2010

asta-bot-mefIl Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che il Mef ha disposto un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per la giornata di domani, martedì 27 aprile 2010. Trattasi, nello specifico, dell’emissione di Bot semestrali, scadenza a 182 giorni, per un importo pari a 9,5 miliardi di euro; questo a fronte di Bot in scadenza per il 30 del corrente mese, pari a 10,45 miliardi di euro. I Bot in emissione, con scadenza 29 ottobre 2010, hanno come data di regolamento quella del 30 aprile 2010, e possono essere come al solito prenotati da parte del pubblico dei risparmiatori per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Rispetto al passato, tra l’altro, non è più necessario recarsi in banca per sottoscrivere i Bot in asta; per chi ha attivo l’home banking, infatti, i più importanti Istituti di credito permettono di partecipare alle aste direttamente con richiesta inoltrata online e con pochi click.

Titoli di Stato: asta Btp 14 aprile 2010

investire-btpIl Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per mercoledì prossimo, 14 aprile 2010, con data di regolamento fissata per il 16, delle emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) per un minimo di complessivi 4 e massimi 6 miliardi di euro di due tranche dei seguenti titoli di Stato. La prima emissione, per un importo minimo di 2,5 e massimi 3,5 miliardi di euro, riguarda i Buoni del Tesoro Poliennali con decorrenza 15 gennaio 2010 e scadenza 15 aprile 2015, codice ISIN IT0004568272 e tasso di interesse annuo lordo facciale al 3%. L’altra emissione, in ottava tranche, e per un ammontare minimo di 1,5 e massimi 2,5 miliardi di euro, riguarda i Buoni del Tesoro Poliennali con decorrenza 1º marzo 2009, scadenza 1º marzo 2025, codice ISIN IT0004513641 e tasso di interesse annuo lordo facciale al 5%.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 marzo 2010

botIl MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per venerdì prossimo, 26 marzo 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) con scadenza a sei mesi per un importo pari a 9 miliardi di euro. L’emissione è stata disposta in concomitanza con la scadenza, in data 31 marzo prossimo, di Buoni Ordinari del Tesoro per un ammontare pari a 10,25 miliardi di euro; la nuova emissione di Buoni Ordinari del Tesoro riguarda nello specifico i Bot 30.09.2010 con scadenza a 183 giorni in virtù di una data di regolamento fissata proprio per il 31 marzo 2010. I Buoni Ordinari del Tesoro potranno come al solito essere prenotati dal pubblico degli investitori e dei risparmiatori presso gli Istituti di credito per lotti pari a minimo 1.000 euro o multipli.

Bot: l’inflazione erode il rendimento dei semestrali

article_managed_fundsL’asta che si è tenuta ieri in relazione ai titoli di stato ha visto l’assegnazione ai Bot a sei mesi di un rendimento lordo pari allo 0,646%, vale a dire un aumento di circa 0,09 punti se confrontato con l’andamento dell’asta precedente; inoltre, l’importo che è stato assegnato è di 13 miliardi di euro, così come l’importo richiesto. Nonostante l’incremento appena citato, bisogna sottolineare che si tratta un guadagno piuttosto magro per quel che riguarda i risparmiatori italiani, visto che dal totale del rendimento lordo occorre sottrarre la ritenuta fiscale (pari al 12,50%) e le relative commissioni bancarie, riducendo drasticamente l’importo. Prendendo dunque spunto dai calcoli che sono stati effettuati da Assiom-Forex (l’Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali), il rendimento annuo semplice per investitori e risparmiatori andrebbe a ridursi a un misero 0,174%: seguendo un esempio, se si dovesse provvedere a investire 99,910 euro, al momento della scadenza del buono si potranno ricevere 100 euro. Un altro elemento da tenere conto in questo senso è sicuramente l’inflazione, visto che tale fattore ha influenzato, e non poco, il bilancio del piccolo risparmiatore.

 

Ctz e Bot semestrali: asta 23 febbraio 2010

42-15244600Per gli amanti dei titoli di Stato è in rampa di lancio una nuova sessione di aste di obbligazioni governative; il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, ha reso noto d’aver disposto per martedì prossimo, 23 febbraio 2010, una nuova asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) con scadenza a sei mesi e data di regolamento fissata per il 26 febbraio. L’ammontare dell’emissione è pari a 10 miliardi di euro e riguarda i Bot 31.08.2010 con scadenza a 186 giorni e con la consueta possibilità di prenotarli in asta a partire da un lotto minimo di 1.000 euro nominali o multipli di 1.000 euro. In concomitanza con questa nuova asta di Buoni Ordinari del Tesoro, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto presente come alla data del 26 febbraio 2010 scadano Bot per un importo pari a 11 miliardi di euro, ovverosia di importo complessivo superiore rispetto a quelli offerti martedì prossimo.

Asta bot annuali: rendimenti ancora in salita, ma non basta

bot-annuali-rendimenti-lordiIn linea con le attese, i rendimenti lordi annuali dei Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a dodici mesi, si sono attestati oggi in rialzo. Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, una fase non proprio stabile visti i timori sul deficit di Paesi come l’Irlanda, la Grecia, la Spagna ed il Portogallo, ha collocato i sette miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro annuali senza alcun problema. La domanda, infatti, è sta ben superiore all’offerta visto che si è attestata a ben 10,9 miliardi, ovverosia oltre 1,5 volte il quantitativo offerto, mentre i rendimenti si sono attestati appena sotto l’1% lordo. Per la precisione, i Buoni sono stati collocati ad un tasso dello 0,983%, con un rialzo dello 0,188% rispetto alla precedente asta di Bot avente la stessa scadenza. Anche a fronte di questo rialzo dei rendimenti, pur tuttavia, i Buoni Ordinari del Tesoro annuali continuano ad offrire un rendimento che al netto non copre l’indice del costo della vita che, lo ricordiamo, nel 2009 in base ai dati definitivi dell’Istituto Nazionale di Statistica è stato dello 0,8%.

Bot in dollari: a chi si rivolge il Tesoro italiano

ministero-del-tesoroLo scorso 26 gennaio il Tesoro italiano ha provveduto ad emettere dei global bond in dollari statunitensi: nello specifico, il loro rendimento sarà pari al 3,1965%, ben superiore a quello del tasso interbancario Usd Libor. Il prezzo fissato dal ministero dell’Economia, a tal proposito, è di 2,5 miliardi di dollari, con una cedola del 3,125% e scadenza nel 2015. Gli istituti in prima fila per questo tipo di collocamento sono Citibank, Barclays Capital e Credit Suisse. A questo punto ci si può chiedere il motivo dell’emissione, vale a dire cosa intende perseguire lo Stato italiano con delle obbligazioni in valuta estera: anzitutto bisogna precisare che il debito che grava sull’Italia è pesante, dunque l’emissione di molti titoli risulta essere una conseguenza immediata di ciò. Inoltre, con l’acquisto di questi buoni ci si espone al rischio di cambio, scommettendo sull’andamento di euro e dollaro nei prossimi cinque anni.

 

Titoli di Stato: collocamento Bot e Btp 10 e 12 febbraio 2010

investire-btpIl Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto due nuovi collocamenti di titoli di Stato che riguardano, in particolare, i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, ed i Btp, Buoni del Tesoro Poliennali. Per mercoledì prossimo, 10 febbraio 2010, il Mef ha disposto un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro a dodici mesi per un importo pari a sette miliardi di euro a fronte di 8,25 miliardi di euro di Bot che, come comunica il Mef, sono in scadenza. Quelli prossimi al collocamento sono i Bot 15.02.2011, che hanno una durata di 365 giorni in quanto la data di regolamento è fissata per il 15 febbraio 2010; come al solito, i risparmiatori possono sottoscrivere in asta i Bot per importi pari a 1.000 euro o multipli di mille euro presso gli intermediari. Alla data dello scorso 29 gennaio 2010, il Mef ha comunicato che erano in circolazione Buoni Ordinari del Tesoro per complessivi 152.795,638 milioni di euro, di cui 88.299,595 milioni di euro con scadenza a dodici mesi, 60.996,043 milioni di euro a sei mesi, e 3.500 milioni di euro a tre mesi.

Titoli di Stato: Bot a sei mesi, rendono sempre meno

investimenti-liquiditaContinua ad essere poco profittevole l’investimento in titoli di Stato a breve termine, ed in particolare in Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) a sei mesi; nell’asta odierna, disposta dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, i rendimenti del Bot semestrale, collocato sul mercato per un importo pari a ben 9,5 miliardi di euro, si sono attestati in calo allo 0,559% lordo. Tolte le tasse, con l’aliquota al 12,5%, e le commissioni bancarie, il rendimento netto conseguito dall’investitore è praticamente vicino allo zero; per fortuna, tra l’altro, un recente Decreto del Mef impone che, nel caso in cui le commissioni bancarie dovessero far scendere sotto lo zero il rendimento, queste per Legge dovranno essere abbassate. In sostanza, quindi, il Bot a sei mesi resta in tutto e per tutto uno strumento di investimento per il parcheggio della liquidità ma a fronte di un rendimento tanto irrisorio quanto risibile.

Ctz e Bot semestrali: asta 26 gennaio 2010

botE’ fissata per martedì prossimo, 26 gennaio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) semestrali disposta dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze; trattasi, nello specifico, dei Bot 30.07.2010, con scadenza a 182 giorni, offerti per un ammontare pari a 9,5 miliardi di euro e con data di regolamento fissata per venerdì 29 gennaio 2010. L’asta, in accordo con quanto precisa il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata disposta in concomitanza con Buoni Ordinari del Tesoro in scadenza per il 29 gennaio 2010 e per un ammontare pari a 10,302 miliardi di euro. Come al solito, i risparmiatori possono prenotare i Buoni in asta per importi pari a minimo 1.000 euro o multipli di 1.000 euro. Per quanto riguarda l’ammontare di Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione, il Mef ha reso noto che, alla data dello scorso 15 gennaio 2010, c’erano in circolazione Bot per un ammontare pari a 153.597,638 milioni di euro, dei quali 88.299,595 milioni di euro con scadenza ad un anno, 61.798,043 milioni di euro a sei mesi e 3.500 milioni di euro con scadenza a tre mesi.

Bot a tre mesi: il rendimento si azzera

bot-rendimenti-zeroL’asta di Buoni Ordinari del Tesoro disposta ieri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha sancito come i titoli a scadenza trimestrale, considerando la ritenuta fiscale, al 12,5%, e le commissioni bancarie, offrano oramai un rendimento nullo. Nel collocamento di ieri, infatti, i titoli pubblici sono stati collocati con un rendimento lordo dello 0,37% il che significa che, tolta la ritenuta fiscale, si arriva, senza considerare i millesimi, allo 0,32% netto; a questo tasso netto occorre poi togliere anche la commissione bancaria che, in passato, in corrispondenza di tassi di interesse così bassi, ha comportato a carico degli investitori anche un onere che superava l’interesse percepito sull’investimento. Come diretta conseguenza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze nei mesi scorsi ha provveduto ad emanare un Decreto grazia al quale togliendo la ritenuta e le commissioni bancarie il rendimento per l’investitore può essere al più nullo ma mai negativo.