Beni Stabili: via libera all’emissione del bond equity linked

BeniStabiliSemaforo verde per il prestito di obbligazioni equity linked (vale a dire i bond indicizzati ai titoli azionari) da parte di Beni Stabili: l’importo totale di questi specifici bond convertibili è pari a 225 milioni di euro, mentre il prezzo di conversione degli strumenti è stato fissato a quota 0,8580 centesimi. La regolazione effettuata da Beni Stabili, società per azioni che opera prevalentemente nell’ambito del settore immobiliare, fa riferimento a degli strumenti che andranno a scadenza il 23 aprile del 2015 e che sono stati ideati, in particolare, per gli investitori qualificati del nostro paese, ma non solo. C’è anche da ricordare, tra gli altri elementi caratteristici di questa emissione obbligazionaria, che i lotti minimi iniziali erano pari a 50.000 euro, vista anche la forte consistenza della quantità di questi prodotti finanziari.

 

L’impegno principale della società immobiliare, comunque, sarà quello di trovare uno “spazio” adeguato ai bond equity linked all’interno del mercato Euro MTF che fa parte della Borsa del Granducato di Lussemburgo, un collocamento da ottenere entro e non oltre il prossimo 30 settembre 2010. La conversione da obbligazioni indicizzate e societarie ad azioni di tipo ordinario farà riferimento alle società che sono già esistenti, ma anche a quelle di emissione più recente e sarà subordinata, ovviamente, al via libera da parte dell’assemblea straordinaria del relativo aumento di capitale: soltanto dopo questa operazione, infatti, Beni Stabili sarà in grado di emettere un apposito comunicato agli obbligazionisti che sono coinvolti.

 

I giorni di convocazione dell’assemblea sono ormai praticamente sicuri: si tratta del periodo compreso tra il 1° e il 4 giugno (escludendo il giorno 2, festa della Repubblica), tre date per procedere alle tre normali convocazioni. Tra l’altro, l’azionista di maggioranza di Beni Stabili, Foncière des Régions, ha tutta l’intenzione di votare in maniera favorevole al già citato aumento di capitale. Infine, occorre ricordare gli enti che hanno provveduto al collocamento dei bond, ovvero Bank of America, BNP Paribas e Mediobanca.

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