Vietnam: i risultati dell’ultima asta di bond

Il Tesoro di Stato del Vietnam ha fissato a 3,75 trilioni di dong (circa duecento milioni di euro) la propria quotazione di titoli obbligazionari governativi: si tratta dei risultati dell’ultima asta della scorsa settimana, con l’importo definitivo che ha rappresentato circa un terzo dell’obiettivo previsto, mentre i rendimenti sono sostanzialmente calati rispetto all’ultima emissione, almeno secondo quanto rilevato dall’Hanoi Stock Exchange. Che cosa c’è da dire in merito a questi strumenti finanziari? Anzitutto, occorre precisare che lo stesso ministero delle finanze locale ha provveduto a lanciare sul mercato 1,1 trilioni di dong per quel che concerne i bond a scadenza triennale (il ritorno economico in questione è pari a 8,9 punti percentuali), mentre il debito che giungerà a maturazione nel 2015 prevede un ammontare di 1,35 trilioni, sempre in base al comunicato della borsa vietnamita.

I bond del Vietnam hanno il miglior rendimento dell’Asia

I bond vietnamiti denominati in dollari sono gli strumenti finanziari che hanno conseguito i maggiori guadagni nel corso di quest’anno nel continente asiatico: il motivo è presto spiegato, visto che il primo ministro Nguyen Tan Dung ha da tempo dichiarato guerra all’inflazione, accrescendo allo stesso tempo le riserve di valuta estera, favorendo in questa maniera la domanda per le azioni. I titoli in questione hanno garantito agli investitori un rendimento piuttosto consistente, pari a dieci punti percentuali, come mostrato chiaramente dagli indici di Hsbc. I ritorni economici di altre nazioni asiatiche sono ben lontani da questo livello, con le obbligazioni indiane che hanno superato di poco il 7%, mentre quelle cinesi sono poco al di sotto del 5%.

Vietnam: cala il dong, ma crescono i bond a cinque anni

La speculazione sta investendo anche l’Asia, in particolare il Vietnam: il riferimento non può che andare ai titoli obbligazionari in scadenza tra cinque anni, i quali sono stati notevolmente influenzati dalle ultime operazioni delle banche locali, impegnate ad acquistare nuovo debito dopo che il governo ha diminuito le dimensioni dei prestiti. Il fronte valutario, invece, è stato caratterizzato dal pesante tonfo del dong, la moneta nazionale. Cerchiamo di capire meglio le dinamiche alla base di tale situazione. Gli istituti di credito di stampo commerciale hanno l’obbligo di limitare i prestiti a quelle imprese che non vengono considerate come produttive. Gli esempi più tipici in tal senso sono offerti dalle aziende che sono solite investire nei mercati azionari e in quelli immobiliari, una precisazione che è stata messa in chiaro anche dalla banca centrale vietnamita.

Vietnam: ottime performance per i bond denominati in dollari

Il continente asiatico è stato caratterizzato dall’interessante andamento dei titoli obbligazionari vietnamiti denominati in dollari: le performance in questione, infatti, sono state le migliori in assoluto, grazie soprattutto agli sforzi profusi dal primo ministro Nguyen Tan Dung in relazione al taglio dell’inflazione. I bond hanno garantito un ritorno economico pari al 5,1% quest’anno, superando di gran lunga il rendimento della Corea del Sud (3%) e quello della Thailandia (2,8%). Tra l’altro, tali ricavi sono quantomeno sorprendenti, visto che soltanto un anno fa gli stessi strumenti finanziari erano riusciti a far registrare perdite consistenti (superiori agli otto punti percentuali), configurando uno dei peggiori prodotti a livello economico.

Assicurazioni Generali ottiene licenza in Vietnam

Via libera all’operatività del colosso triestino delle assicurazioni Generali in Vietnam. La società quotata in Borsa a Piazza Affari, infatti, ha ottenuto dal Ministero delle Finanze di Hanoi la licenza per operare in un Paese che, come messo in risalto da Generali con una nota, in termini di crescita in Asia è secondo solamente alla Cina. E così la società triestina potrà operare nel ramo vita attraverso la Generali Vietnam Life Insurance Company, una società controllata interamente dalle Assicurazioni Generali, ed avente la sede a Ho Chi Minh City; già dalla fine del 2009, tra l’altro, Generali aveva aperto proprio a Ho Chi Minh City un ufficio di rappresentanza. Per quel che riguarda le prospettive di sviluppo nell’area, Generali ha fatto presente come lo scenario sia estremamente favorevole per l’industria delle assicurazioni se si considera che solo nello scorso anno la crescita settoriale è stata pari a ben il 22% in virtù di componenti e di fattori positivi quali lo sviluppo demografico e l’attuale bassa penetrazione assicurativa, corrispondente solamente all’1,6% del prodotto interno lordo.

Vietnam: svalutazione del 7% per il dong, record dal 1993

Non poteva non destare scalpore la svalutazione attuata dal governo del Vietnam nei confronti della propria valuta, il dong: abbassare il valore della moneta di ben sette punti percentuali è la mossa che viene ritenuta più adeguata per assestare il deficit commerciale della nazione asiatica, ma si tratta anche di un record da almeno diciotto anni a questa parte. Il cambio che è stato fissato dalla State Bank of Vietnam mette in luce come siano necessari oltre ventimila dong per ottenere un dollaro, in netto rialzo rispetto alle rilevazioni della giornata precedente. Perfino gli analisti finanziari sono stati spiazzati, visto che si ha come l’impressione che le autorità di Hanoi vogliano sostenere le esportazioni e la crescita, piuttosto che contrastare l’inflazione, il principale problema nazionale.