Titoli di Stato: 2° comunicazione dell’asta di Btp e CCTeu del 30 Agosto 2011

In un comunicato stampa diffuso qualche minuto fa’, il Ministero delle Finanze e dell’Economia integra quanto si è appreso dalla prima comunicazione diffusa il 23 Agosto scorso, specificando il mancante codice ISIN e sopratutto il range di ammontare delle emissioni. Nel dettaglio, ricapitoliamo i prodotti offerti in asta al 30 Agosto 2011:

I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu), con data di scadenza prevista il 15 Aprile 2018 e codice ISIN IT0004716319 verranno emessi per un ammontare nominale compreso tra 500 milioni di Euro e 1000 milioni di Euro.

I Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza il 1° Luglio 2014 e ISIN IT0004750409 e tasso di interesse al4.25% avranno invece un ammontare nominale compreso tra un minimo di 2500 milioni di Euro ad un massimo di 3250 milioni di Euro.

Spread bund-btp: è solo una “bolla” o salirà ancora?

Grandi salite e grandi discese, acquisti di massa e sell-off vertiginosi…questo è diventato il Mercato, riportando gli orologi indietro fino al 2008 quando per mesi interi su tutti gli strumenti finanziari l’altalena di rialzi e ribassi aveva costretto i più a cedere sotto la pressione psicologica di variazioni da capogiro.

Azionari in subbuglio, commodities veloci nei movimenti e valute che prendono il fiato dopo mesi di alta volatilità, pronte a ricominciare da un momento all’altro. E lo spread btp-bund tanto discusso nelle ultime settimane? Sembra non fare eccezione.

Dai grafici si vede come nell’ultimo anno lo spread si è mosso tra l’1% ed il 2% senza particolari movimenti direzionali; la stabilità dei titoli di stato italiani paragonati al Bund decennale come punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza e la stabilità, non ha tradito gli investitori fino a pochi mesi fa’, quando l’allargamento dello spread ha messo sull’attenti gli investitori.

Spread Btp-Bund: dove può arrivare

Nella giornata di oggi, martedì 2 agosto del 2011, si è nuovamente consumato in Italia, sui mercati azionari e su quelli obbligazionari, quello che oramai possiamo tranquillamente definire un pesante ed intenso attacco speculativo sia sulle banche, sia sui titoli del debito pubblico. Con un top a 385 punti base, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi, sulla curva a dieci anni, ha toccato il nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro. Trattasi di una situazione alquanto critica, che rischia di far nuovamente impennare i rendimenti delle prossime emissioni di titoli di Stato da parte del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Col senno di poi possiamo dire che la recente manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici ha avuto un effetto nullo sul sentiment degli investitori che, in particolare, in questo momento preferiscono comprare i titoli di Stato della Germania e disfarsi invece dei titoli pubblici dei cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona.

Spread Bund BTP: come valutare il rischio di default

Flag-Pins-Italy-GermanyLo Spread Bund BTP può essere considerato sicuramente uno degli elementi più importanti e utili nel mondo degli investimenti: si tratta essenzialmente del differenziale di rendimento tra il Bund tedesco, appunto e il nostro Buono del Tesoro Poliennale, dunque due titoli di stato che presentano entrambi una scadenza a dieci anni. L’importanza di tale strumento risiede in particolare nella possibilità di valutare il momento in cui un determinato evento, come ad esempio un rischio di default, sta per riversarsi sui mercati. Un tipico comportamento dello spread è il seguente: quando quest’ultimo tende, per così dire, ad allargarsi e ad aumentare, questo è il chiaro segnale che sul mercato in questione sono tornati ad aleggiare i timori degli investitori internazionali. Il 2009 dello Spread Bund BTP è stato caratterizzato da una volatilità non troppo eccessiva, in particolare negli ultimi mesi dell’anno, quando sono giunte le notizie circa le difficoltà economiche di paesi come Grecia, Spagna e Regno Unito.