Le previsioni settimanali per i futures aurei

L’ultima settimana relativa alle contrattazioni dei futures collegati all’oro è stata molto interessante: la giornata di venerdì scorso si è caratterizzata, in particolare, per una quotazione bassa, ma nelle previsioni, a causa dei dati sulla crescita americana per quel che concerne il terzo trimestre di quest’anno. Tra l’altro, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012 non meno di una settimana fa. Entrando maggiormente nel dettaglio, il Comex di New York ha evidenziato come le spedizioni del prossimo mese di dicembre si siano attestate sugli 1.719,35 dollari l’oncia, con la caduta più consistente di tali prodotti finanziari che è avvenuta il 24 ottobre.

Le previsioni settimanali per i futures sul gas naturale

Una settimana esatta fa c’è stato ancora un calo per i futures sul gas naturale: che cosa si prospetta invece per quel che riguarda i sette giorni che cominciano proprio oggi? Le contrattazioni di venerdì si sono caratterizzate per una sostanziale stabilità e un livello molto vicino ai massimi di dicembre 2011. In aggiunta, non bisogna nemmeno dimenticare che i contratti relativi alle spedizioni del prossimo mese di novembre si sono attestati a quota 3,602 dollari per milioni di unità termiche britanniche presso il New York Mercantile Exchange.

Le previsioni settimanali per i futures sul frumento

I contratti futures relativi al frumento hanno terminato le contrattazioni della scorsa settimana nella giornata di venerdì: in particolare, il mais e i semi di soia sono stati protagonisti di guadafni piuttosto consistenti, grazie a una domanda robusta proveniente dagli Stati Uniti, mentre il grano stesso è sceso al livello più basso dallo scorso mese di gennaio, a causa soprattutto delle aspettative circa un vasto raccolto negli Stati Uniti che andrà a incrementare le scorte totali. Le sessioni sono state influenzate, inoltre, da uno degli ultimi report economici a stelle e strisce che ha messo in luce un aumento non proprio esaltante per quel che riguarda l’occupazione, con 115mila nuovi impieghi, un totale più basso rispetto ai 170mila previsti.