Il nuovo bond trentennale emesso dalla Turchia

Dalyan Oct 0906 Turkish flagProprio ieri la Turchia ha deciso si sfruttare nuovamente il mercato obbligazionario internazionale (vedi anche Investire in lire turche con Banca Imi). La nazione anatolica ha deciso di emettere bond a lungo termine, più precisamente con una scadenza pari a trenta anni, senza dimenticare la denominazione in dollari americani. In pratica, questa cessione di debito da parte del governo di Ankara non è altro che un modo importante per sostenere l’economia interna, dopo il fondamentale incoraggiamento avuto con le vendite proficue da parte di altri mercati emergenti nella regione nel corso di questo 2013.

Opportunità nei bond high-yield nel 2013 secondo Rothschild

Secondo Edmond de Rothschild Asset Management per trovare extra-rendimenti nel mercato obbligazionario nel 2013 sarà necessario guardare alle emissioni dei bond societari piuttosto che ai bond governativi. Il segmento di mercato più interessante resta quello dei bond ad alto rendimento, che già nel corso del 2012 hanno offerto belle soddisfazioni agli investitori. Secondo Philippe Uzan, chief investment officer della storica casa di investimenti, “il rendimento atteso si aggira tra il 6% e l’8%, come riconoscimento di un livello di rischio più elevato”.

Investire nei paesi emergenti nel 2013 secondo Belgrave C.M.

I mercati emergenti restano senza dubbio quelli con una maggiore attrattività agli occhi degli investitori internazionali, grazie a un basso livello di indebitamento, finanze pubbliche sotto controllo e un elevato potenziale di crescita nei prossimi anni. Tuttavia, negli ultimi tempi qualche economista ha lanciato l’allarme di possibili bolle nel settore del credito, delle infrastrutture e degli immobili in alcuni paesi-chiave, come ad esempio la Cina. Secondo Mattia Nocera, ceo e chief investment officer di Belgrave Capital Management, il rischio bolla in Cina è smentito dai numeri.

Le ultime quattro proposte dell’anno di Schroders

Alla fine dello scorso mese di novembre l’investimento in commodity nel 2013 è stato sconsigliato da Schroders: a distanza di pochi giorni, la società di gestione del risparmio britannica ha deciso di lanciare nel nostro paese tre novità che hanno a che fare con i mercati emergenti. Si tratta, nello specifico, di fondi comuni di investimento che focalizzano la loro attenzione sul comparto obbligazionario emergente, con il cosiddetto approccio a rendimento relativo. Bisogna far riferimento a un indice, ma le novità in questione vengono considerati molto importanti per diversificare nel migliore dei modi il portafoglio.

Dove investire nel 2013 secondo Union Bancaire Privée

Il team degli specialisti di Union Bancaire Privée è convinto che il 2013 sarà un anno di ripresa dell’economia mondiale, sebbene non ci saranno identiche velocità. Stati Uniti e Cina vengono visti come i due player economici in grado di trainare l’economia mondiale nei prossimi anni. Dopo aver stimato una crescita del pil mondiale al 2,2% nel 2012, UBP si aspetta un miglioramento nei prossimi dodici mesi. Infatti, gli esperti della banca svizzzera stimano una crescita del pil mondiale del 2,4% nel 2013.