Grecia e Cina sollevano Wall Street

L’avvio positivo di Wall Street nella giornata di oggi (dopo che in Eurozona ci sono state ore di altalena sui book di negoziazione prima di vedere il terreno positivo) sembra sia dovuto in particolar modo a Cina e Grecia, che oggi rilasciano rispettivamente notizie positive riguardo la loro posizione.

Il Dragone innanzitutto ha annunciato nuove misure di rilancio e stimolo dell’economia; la sua posizione sul mercato non è mai stata messa in discussione e sui piani a lungo termine la Cina si prepara a diventare forse la prima potenza mondiale, anche se questo nell’immediato richiede dei sacrifici. Più interessante invece la posizione della Grecia, che in una giornata riesce, contro ogni aspettativa, a rilanciare il mercato azionario. I sondaggi ad Atene danno per favorita quella parte di politica che sostiene ancora l’Unione Monetaria Europea e la notizia fa’ rimbalzare i mercati del Vecchio Continente. Gli investitori rispondono chiaramente alla domanda di qualche giorno fa’; quali sarebbero gli effetti dell’uscita della Grecia dall’Euro? Le ripercussioni sarebbero a 360° e colpirebbero la stessa Atene ma anche tutto il mondo, visto che l’Euro è riuscito nella sua esistenza a guadagnarsi un posto d’eccellenza nel mondo della finanza.

Grecia fuori dall’Euro?

Il mondo finanziario Europeo (ma anche mondiale) ruota in questi giorni intorno ad un solo argomento; la Grecia fuori dall’Euro.

Per quanto i mercati cerchino continuamente di aggrapparsi a qualsiasi altro argomento per stabilire una direzione chiara, la verità è che questa non sarà presa fintanto che in Grecia non si capirà cosa può succedere (ancora). Dopo il default controllato ed il crollo della finanza interna, dopo gli aiuti dell’Euro e dopo le nuove elezioni ancora non si è trovata una strada da seguire. Il Presidente in carica deve riuscire a mettere insieme un Governo di Unità entro Giovedì prossimo per evitare il crollo della sua autorità e le nuove elezioni a giugno, con conseguenze importanti in ambito Europeo. L’opposizione infatti è contraria alla moneta Unica e predica un ritorno all’indipendenza per via anche del poco controllo rimasto ai singoli Stati sulle politiche monetarie, ora in mano ad un esecutivo distante dalle esigenze dei singoli Paesi che si limita ad inviare miliardi di euro pretendendo un cambio di rotta.

Grecia: quali scenari si prospettano per gli investitori privati?

L’agonia della Grecia dura da più di un anno ormai, uno stato di “coma” che non sta ovviamente facendo bene a nessuno: sembra però giunto il momento anche per l’ultima scena dell’ultimo anno e coloro che sono in possesso di titoli governativi che fanno capo ad Atene conosceranno il loro destino. La svalutazione a cui si potrebbe andare incontro dovrebbe essere pari a circa la metà dei titoli obbligazionari in possesso, ma bisogna anche aggiungere che il rimborso in questione sarà garantito solamente a rate, con un nuovo bond che provvederà a cambiare quello che si è sottoscritto. Gli investitori privati rimangono comunque in un’angosciante incertezza, ma si sa per il momento che il nuovo bond dovrebbe beneficiare di una scadenza di lungo termine, vale a dire trenta anni, mentre la cedola verrà fissata al 6%, col valore nominale pari al 35%.

Grecia: Papaconstantinou ipotizza una vendita di bond

L’ultimo annuncio del ministro greco delle Finanze, George Papconstantinou, è stato abbastanza eloquente: la nazione ellenica sarebbe infatti pronta a tornare nuovamente sui mercati obbligazionari già nel corso di quest’anno, ma soltanto se le condizioni generali dovessero migliorare in maniera sensibile. I bond greci con scadenza a dieci anni vantano attualmente dei rendimenti pari al 12,8%, piuttosto elevati e quindi collegabili a un forte rischio di default; questa percentuale è addirittura tre volte superiore al ritorno economico garantito dai bund tedeschi e ormai è passato un anno da quando Atene ha deciso di accettare il piano di salvataggio dell’Unione Europea. Quali titoli obbligazionari di stampo governativo dobbiamo dunque aspettarci in questo 2011?

Bond greci, primo guadagno dall’inizio della crisi del debito

L’ultimo trimestre del 2010 è stato caratterizzato, a livello europeo, dall’andamento più che positivo da parte delle obbligazioni del governo greco: i bond ellenici, infatti, sono stati i migliori performer in questo senso, visto che sono riusciti a guadagnare per la prima volta da quando il debito sovrano ha dovuto affrontare la propria crisi. C’è da sottolineare, tra l’altro, che gli investitori hanno puntato su rendimenti molto alti, di gran lunga superiori a quelli che sono necessari per compensare la possibilità di un default. Ricavi così importanti non venivano registrati addirittura dal terzo trimestre del 2009: in questo caso, il ritorno economico è stato pari al 3,9%, prendendo come riferimento temporale i tre mesi che si sono conclusi giusto due giorni fa.

Grecia: il miglior rapporto rischio-rendimento è di Alpha Bank

100307175915_imgÈ ormai passato un mese da quando, tra i timori e le preoccupazioni più forti, la Grecia faceva conoscere al mondo la delicata situazione in cui versavano le proprie finanze: da quel momento, il pacchetto di stimoli nei confronti della nazione ellenica ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per quel che riguarda gli investimenti, dato che alla luce di questo provvedimento sono stati fissati i nuovi prezzi dei titoli di stato. Sono stati soprattutto gli strumenti che presentavano un arco temporale minore a mostrare le maggiori differenze di valore, con dei recuperi molto importanti, mentre i titoli a lungo termine sono rimasti sostanzialmente invariati. Che cosa c’è da dire a questo punto sull’economia greca e sulle opportunità finanziarie su cui focalizzare l’attenzione? L’aiuto elargito dal Fondo Monetario Internazionale e dagli altri stati europei è stato talmente ingente che il governo di Atene può anche permettersi di non emettere nuovo debito nel futuro più immediato.