Spread-Btp a 160 punti nel 2013 secondo Pictet

Dopo l’accelerazione ribassista fin sotto 260 punti base avvenuta a inizio anno, lo spread Btp-Bund sta consolidando all’interno del range compreso tra 250 e 260 basis point. L’euforia generalizzata sui mercati azionari e obbligazionari potrebbe ancora proseguire a lungo, ma molto dipenderà dall’interventismo delle principali banche centrali e da una politica favorevole. In sintesi è questa l’idea di Andrea Delitala, head of investment advisor di Pictet Asset Management. Secondo l’esperto il rally dei mercati è avvenuto in scia all’accordo parziale sul fiscal cliff negli Stati Uniti e alla fase pre-elettorale in Europa.

Come investire in Btp nel 2013 secondo Russell Investments

Negli ultimi mesi lo spread Btp-Bund è stato interessato da un graduale restringimento verso i 250 punti base, favorito dalla sempre minore avversione per il rischio che ha creato una sorta di mini-bolla sul mercato dei bond periferici europei. Ad esempio i Btp italiani hanno messo a segno una performance del 21% nel 2012 e con l’inizio del nuovo anno sono già in territorio ampiamente positivo. Albert Jalso, manager del Ric Global Bond Fund di Russell Investments, consiglia prudenza sui Btp italiani.

Banca Leonardo strategie di investimento 2013

Il nuovo anno sta premiano gli investimenti in asset più rischiosi, in particolare i bond e l’equity dei paesi periferici. Il forte appetito per il rischio potrebbe proseguire ancora nelle prossime settimane. Secondo Riccardo Ricciardi, responsabile degli investimenti per Banca Leonardo, a spingere gli investitori verso questi asset è “la rete di sicurezza messa in atto dalle banche centrali, che hanno ripetutamente confermato la loro volontà di stabilizzare la crescita e il mercato dei capitali”. Secondo l’esperto, si tratta di “un cambiamento storico”.

Mps +12% in borsa grazie al crollo dello spread

Banca Mps è stata l’autentica protagonista dell’ultimo seduta di borsa a Piazza Affari. Le azioni della banca senese hanno messo a segno un guadagno del 12,34% a 0,264 euro, toccando il massimo più alto degli ultimi tre mesi e mezzo a 0,266 euro. Il titolo è stato spesso sospeso per eccesso di rialzo, a causa degli incessanti acquisti durante l’intero arco della giornata. In questo inizio 2013 il titolo ha già guadagnato quasi il 17%. A favorire il boom del titolo in borsa è il forte calo dello spread Btp-Bund.

Previsioni rendimento Bot nel 2013

A fine novembre 2011, nel bel mezzo della crisi dei debiti sovrani in Europa e con lo spread Btp-Bund che volò fino al record storico di 575 punti base, il rendimento dei Bot a 12 mesi era di poco superiore al 6%, quello dei Bot a 6 mesi superiore al 5%, mentre i Bot a 3 mesi rendevano quasi il 4%. Si tratta di valori clamorosi, solitamente riscontrabili nei bond governativi di paesi in odore di default. L’Italia allora veniva percepita come rischiosa, a causa del debito pubblico monstre che oggi tra l’altro supera i 2.000 miliardi di euro.

Fondi comuni obbligazionari che pagano la cedola

La raccolta delle società di gestione del risparmio in Italia è tornata positiva nel terzo trimestre, evidenziando un attivo di 1,4 miliardi di euro dopo anni caratterizzati da continue fuoriuscite di flussi monetari. Il settore del risparmio gestito inizia così a vedere la luce fuori dal tunnel, merito anche di nuove formule e prodotti di investimento che hanno riavvicinato i risparmiatori dopo anni di delusioni sia dal lato dei rendimenti che dei costi di gestione da sopportare. Una grande novità è senza dubbio quella dei fondi comuni di investimento che staccano cedole periodiche.

Previsioni bond societari italiani 2013

Il 2012 sarà ricordato come un anno boom per il mercato delle obbligazioni societarie. Le emissioni sono aumentate sempre più negli ultimi mesi in tutta la zona euro, grazie alla politica monetaria espansiva della BCE e alla minore appetibilità dei bond governativi. Inoltre, la minore avversione per il rischio presente sui mercati da circa 5 mesi ha favorito il boom di emissioni da parte delle società più indebitate, che così hanno cercato di soddisfare i loro bisogni di rifinanziamento a costi decisamente pià bassi rispetto a quelli del primo semestre dell’anno.

Spread Bund-Btp: tutti i rischi del rendimento

Ci sono due termini precisi per definire l’attuale situazione dei nostri titoli di Stato: tensione e nervosismo. In effetti, l’ultima asta dei Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) non è andata troppo male, ma la chiusura è stata caratterizzata da una domanda davvero troppo bassa. La tensione, in particolare, si riferisce al rendimento di questi strumenti: ad esempio, la scadenza a dieci anni beneficia di un ritorno economico superiore ai sei punti percentuali, un valore che non veniva registrato da almeno una settimana. Non se la passano meglio neanche le obbligazioni francesi e quelle spagnole, ma concentriamoci sul nostro paese. Il dato su cui focalizzare maggiormente l’attenzione è ovviamente lo spread tra gli stessi Btp e i Bund tedeschi, i migliori performer europei: il differenziale in questione ha superato i 380 punti base, per la precisione si è giunti fino a quota 383, in rialzo di ben sedici punti nel giro di sole ventiquattro ore.

Bot e Btp: collocamento 11 e 13 maggio 2011

Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per mercoledì prossimo, 11 maggio 2011, con data di regolamento al 16 maggio, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 6 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.05.2012 con scadenza a 365 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 16 maggio 2011, di 6,05 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 140.106,896 milioni di euro, che, alla data dello scorso 29 aprile 2011, risultavano essere così distribuiti: 52.020 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, 84.586,896 milioni di euro di Bot annuali, e 3.500 milioni di euro a tre mesi.