Dal Qatar una emissione mista di bond e sukuk

Il Qatar emetterà tra non molti giorni dei nuovi bond e sukuk, come precisato in maniera ufficiale dalla sua agenzia informativa statale (vedi anche Il piano del Qatar per emettere sukuk nei prossimi anni). Si tratta, nello specifico, di una vendita da quattro miliardi di riyal (circa 845 milioni di euro per la precisione), con due scadenze specifiche, vale a dire tre e cinque anni. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa cessione dell’emirato asiatico, la banca centrale ha deciso di offrire agli istituti di credito locali tre miliardi di riyal qatarioti per quel che concerne i titoli obbligazionari e il restante miliardo in bond islamici.

L’Egitto riapre l’emissione dei bond a cinque e sette anni

La banca centrale egiziana ha deciso di emettere 2,5 miliardi di sterline in titoli obbligazionari; entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta della riapertura di due precedenti offerte, vale a dire quelle che prevedono la scadenza a cinque e sette anni, come ha annunciato in via ufficiale il Ministero delle Finanze della nazione africana. Quali sono le caratteristiche principali a cui bisogna far riferimento per quel che riguarda tali strumenti finanziari? Anzitutto, il rendimento medio della tranche da 1,5 miliardi di sterline (si tratta della riapertura della scadenza quinquennale) era pari a 16,33 punti percentuali, con un range compreso tra il 16 e il 16,55%.

Il Ghana emette bond triennali per sostenere la propria valuta

La banca centrale del Ghana è pronta a emettere titoli obbligazionari a tre anni per un importo complessivo di trecento milioni di cedi: si tratta di una cessione di bond che è stata pensata appositamente sia per gli investitori domestici che per quelli stranieri, con un’asta apposita. Secondo lo stesso istituto di credito africano, la quotazione a cui si sta facendo riferimento ha l’obiettivo di sostenere le commissioni più urgenti del governo di Accra, anche se non sono pochi quelli che vi hanno intravisto una mossa e un intervento per stabilizzare la debole valuta locale, magari attraendo il maggior numero di dollari dagli investitori esteri. La banca, inoltre, ha fortemente bisogno di rimpinguare le proprie riserve interne e ha intenzione di venire incontro alla crescente richiesta di valuta straniera.

La Tanzania aumenta l’importo dei propri bond decennali

La banca centrale della Tanzania emetterà proprio nel corso della giornata di domani dei bond a dieci anni, per un importo complessivo di venti miliardi di scellini: si tratta di titoli obbligazionari che andranno a beneficiare di un tasso fisso e di una cedola pari a 11,44 punti percentuali. Nonostante i rendimenti complessivi che si riferiscono al paese africano siano sostanzialmente scesi nel corso delle ultime aste governative, gli investitori finanziari si attendono comunque una sottoscrizione piuttosto massiccia per quel che concerne la vendita di domani. C’è però da precisare che si tratta della prima emissione di bond decennali di questo anno (l’ultima in ordine temporale, quella dello scorso 29 dicembre, non è andata poi così bene come si attendeva).

Nepal: la banca centrale quota bond in scadenza nel 2016

Del Nepal come paese si parla sempre molto poco, meno che mai delle sue vicende finanziarie. Eppure, qualche spunto interessante può giungere anche da questo stato asiatico incastonato tra Cina e India: la banca centrale sta infatti emettendo l’ultimo lotto di obbligazioni, le quali vantano un rendimento pari al 10% e un trend crescente per quel che concerne il tasso di interesse, un elemento sicuramente appetibile per i potenziali sottoscrittori. Il portavoce dell’istituto, Bhaskarmani Gyawali, ha chiaramente spiegato che questa specifica quotazione è volta soprattutto a sondare il mercato di riferimento. Nel dettaglio, si tratta dei National Saving Bonds 2073, mentre l’importo complessivo è di 6,68 miliardi di rupie nepalesi (circa 65 milioni di euro): la maturazione vera e propria avverrà nel 2016, più precisamente nel mese di luglio.