Le banche italiane sono pronte a salvare Carige dal fallimento: è quel che si evince dal piano di salvataggio presentato lo scorso lunedì dall’antico istituto genovese.
Tim, Elliott a sopresa licenzia Amos Genish
Con un’assemblea straordinaria il consiglio di amministrazione di Telecom ha sfiduciato l’ad Amos Genish: Elliott, a sorpresa, ha prodotto l’ennesimo colpo di scena nella lunga storia di questa società già messa sotto scacco con la diatriba corrente che li coinvolge con il socio di maggioranza Vivendi.
Buyback azionario. A Wall Street è record di ricompera della proprie azioni
Il Buyback azionario è la ricompera delle proprie azioni da parte delle società quotate, e quest’anno si è segnato un record alla borsa di New York. Un fenomeno importante perché impatta decisamente sul mercato azionario.
I dati di Wall Street
I dati rilasciati da DataTrek indicano che nel 2018, le quotate dello S&P 500 newyorchese hanno riacomprato titoli per 646 miliardi di dollari. Si tratta di un +29% rispetto all’anno precedente. Ma il 2018 non è ancora finito, e a quanto trapela, sarebbero pronti altri 350 miliardi da impiegare fino a Natale. Questo porterebbe il Buyback totale attorno ai 1.000 miliardi.
Il Buyback riduce le azioni della concorrenza e sostiene le aziende, anche se è molto criticato da più analisti. Questo perché la ricompera droga il mercato con capitali che invece potrebbero essere investiti in impieghi produttivi, specialmente nel medio-lungo termine.
A spingere il fenomeno del buyback di quest’anno, è stato il taglio delle tasse di Trump, nel qudro di una politica di salvaguardia dell’economia nazionale.
Dopo però l’esaurimento degli incentivi, il buyback tornerà in forse. Il problema, per le aziende americane, è il costo delle azioni ricomprate, maggiore del valore reale, che potrebbe ritorcersi contro di loro una volta svanito l’effetto del beneficio fiscale trumpiano.
FIAIP: campagna di comunicazione per tutelare il cittadino dalle truffe
Acquistare o affittare un certo immobile, come ad esempio una casa, è un passo molto importante che può addirittura stravolgere la vita di una persona. Si tratta di un investimento che richiede a monte una valutazione dei pro e dei contro, in cui rientra la tassazione fiscale, la manutenzione dell’immobile e le spese che ne derivano.
Prima di fare questo la decisione più importante da prendere è di affidarsi ad un agente immobiliare professionale così da rendere l’investimento sicuro e protetto da eventuali truffe.
Per sensibilizzare i cittadini sui possibili rischi delle trattative immobiliari “fai da te”, la FIAIP (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) ha ideato tre video, da 45 secondi ciascuno, che sono stati lanciati sui social network.
I filmati fanno parte della campagna di comunicazione digitale che FIAIP ha messo in campo ad ottobre e che è stata presentata a Roma a fine settembre.
I video accendono i riflettori su tre situazioni differenti ma comuni, in cui i consumatori durante l’acquisto di una casa, la vendita di un immobile e l’affitto di un locale commerciale, pensando di “risparmiare” e “raggiungere velocemente l’obiettivo” non si affidano ad un agente immobiliare e quindi rischiano di incorrere in sonore truffe.
L’obiettivo della campagna di comunicazione della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) è di mettere in guardia i consumatori dalle numerose fregature perpetuate sia sul web che mediante finti agenti immobiliari.
La Federazione scende in campo per porre fine ai pericoli del “fai da te” e per fornire a chi si appresta a comprare, vendere o affittare casa, una maggiore consapevolezza, anche rispetto ai valori immobiliari correnti.
In occasione della presentazione dei video, il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini ha precisato:
“Fiaip da sempre lavora per creare un circuito di sicurezza nella compravendita immobiliare, circuito che dovrebbe vedere uniti tutti gli attori della filiera contrattuale. Da sempre lavoriamo per unire le varie figure professionali che accompagnano il cliente nel percorso precontrattuale e in quello dei trasferimenti. Due fasi molto diverse che però avrebbero bisogno di essere integrate”.
Fiaip, da più di 40 anni, oltre ad essere fra le più grandi e dinamiche Federazioni di categoria Europee, è anche accreditata presso il Parlamento Europeo. In Italia è referente tecnica dell’O.P.M.I. Osservatorio Parlamentare del Mercato Immobiliare.
La presenza capillare su tutto il territorio nazionale, operata attraverso 20 sedi regionali e 105 collegi provinciali e interprovinciali, rappresenta per gli associati un punto di informazione e di consulenza professionale nonché di difesa sindacale degli interessi della categoria.
FIAIP è aderente a Confindustria, Confedilizia, Tecnoborsa, Confassociazioni e collabora con CEPI -European Association of Real Estate Professions e con il NAR – National Association of Realtors.
Tante le iniziative che la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali negli anni ha messo in campo, ma questa è la prima campagna di comunicazione digitale diretta al cittadino, al cliente, per fargli capire che affidarsi a un agente immobiliare professionale è importante per la sua tutela ed è garanzia di sicurezza e serenità.
“Chi promette al mercato di fornire valutazioni veritiere – è stato il commento del Presidente Baccarini -, basandosi per le valutazioni immobiliari su algoritmi di cui nessuno conosce i codici, molto probabilmente non sa o non vuole sapere che la valutazione del bene casa è molto complessa e che ogni unità immobiliare è diversa l’una dall’altra. Massificare le valutazioni, può esser utile per le start up del web che vogliono svolgere le funzioni degli agenti immobiliari, ma non certo alle famiglie italiane che nell’acquisto della loro casa, mettono i risparmi di una vita”.
Di seguito gli altri 2 video della campagna
Tesla, Robyn Denholm nuovo presidente
Finalmente si fa più chiara la situazione della Tesla: è infatti avvenuto ufficialmente il tanto annunciato cambio al vertice. La necessità di rilanciare l’azienda ed allontanare Elon Musk dopo le ultime “bravate” ed a causa della denuncia per truffa giunta da parte del Sec, l’ente chiamato a vigilare sulla mercato azionario negli Stati Uniti ha portato alla scelta di Robyn Denholm.
Tria: manovra non cambia ma aperto dialogo con Commissione Europea
Giovanni Tria è fermo nelle sue posizioni: la manovra al momento non si tocca ma non per questo viene a mancare il dialogo con la Commissione Europea sulla stessa. Così si è espresso il ministro del Tesoro a margine della riunione dell’Eurogruppo nel corso del quale si è parlato ancora una volta dell’Italia e della necessità di trovare una soluzione.
Male i mercati azionari. Anche il Nasdaq va in rosso
Ore 16:26. Oggi i mercati azionari sono sotto pressione, con perdite un po’ ovunque. E anche l’apertura di Wall Street segna un negativo sui tecnologici, che non fa ben sperare. Il Dow Jones, dopo una buona apertura, va appena sotto la parità, così come lo S&P. Il Nasdaq invece apre male e continua ancora peggio, con l’indice a -1,35%. I mercati americani iniziano a risentire delle elezioni di medio termine, che si terranno tra una settimana.
La volatilità americana
Questo significa che i mercati d’oltre Oceano potrebbero subire forti pressioni, in cui i mass-media, e i loro sondaggi, potrebbero essere protagonisti. A pagare al momento sono i tecnologici ma anche gli altri indici potrebbero subire delle conseguenze.
Poi l’indice Pmi servizi Usa di ottobre, che è cresciuto solo dello 0,1, a 54,8 punti rispetto ai 54,7. In realtà si tratta di un andamento positivo rispetto alle previsioni. Male i mercati azionari asiatici e Milano, mentre l’Europa riesce a recuperare.
A Milano la Consob ha comunicato un aumento della partecipazione in de Longhi da parte di APG Asset Management, che ora detiene più del 10%. La APG Asset Management ha voluto anche far notare l’impiego di propri capitali nell’operazione, che però non ha portato vantaggi concreti, per il momento, al titolo De Longhi, che va in rosso dello 0,17%.
Alitalia, arrivano le proposte vincolanti di Ferrovie ed Easyjet
Sono state due le offerte vincolanti giunte per Alitalia nella giornata di ieri: Ferrovie dello Stato ed Easyjet, alle quali deve essere aggiunta la manifestazione di interesse non vincolante ad eventuali partecipazioni di Delta. Sparisce Lufthansa, nonostante i mesi di trattative. Cosa accadrà ora?
Azioni: rally di Safilo e Ansaldo. Oggi le trimestrali
La mattinata alla borsa di Milano si apre con due rally importanti, per le azioni di Safilo e Ansaldo. Le due quotate portano su Piazza Affari. Per Ansaldo Sts si tratta di un rialzo dell’8% dopo l’accordo tra Hitachi e Hitachi Rail Italy Investments che acquisirà le quote di Elliott International, Elliott Associates e The Liverpool Limited Partnership. Si tratta del 31,794% del capitale sociale.
Ma la Hitachi Rail Italy Investments non si fermerà a questa quota, lanciando un’Opa su tutte le azioni ordinarie di Ansaldo-STS.
Le altre azioni e le trimestrali
Ottimo rally anche per Safilo, le cui azioni segnano un +6%, dopo la conferma del nuovo finanziamento da 150 milioni concesso dagli istituti di credito. Pronta una linea di credito Term Loan di 75 milioni e una Revolving Credit Facility con lo stesso credito che scadranno il 30 giugno 2023.
A concedere la linea di credito sono state Banca Imi, Bnp Paribas Succursale Italia e Unicredit con quest’ultima che ha fatto anche da banca agente.
Ma arriva anche l’annuncio di una possibile estensione fino a 200 milioni, anche con altre banche che potrebbero intervenire in seguito. Oggi ci saranno anche le pubblicazioni di alcune trimestrali da parte delle quotate al Ftse Mib, come Cir, Cerved, Cofide, Fiera Milano e Saras.
BCE: cosa aspettarsi dalla riunione del board
Cosa aspettarsi dalla nuova riunione del board della BCE di domani? Quel che appare certo per molti analisti è che difficilmente verranno presentate importanti novità essendo questo il penultimo incontro dell’anno ed essendo già stata stabilita da tempo la fine del quantitative easing.
Alitalia, soluzione Fs con Lufthansa e Delta?
Più ci si avvicina alla data del 31 ottobre più la questione di Alitalia sembra contemporaneamente complicarsi e semplificarsi allo stesso tempo: come anticipa Il Messaggero con alcune indiscrezioni la soluzione per il vettore passerebbe per le Ferrovie dello Stato.
Abbassati rating per Intesa e Bpm. Rally Ferragamo in Borsa. Giallo Carige
L’apertura settimanale a Milano si apre con il taglio dei rating per due banche italiane, da parte di Credit Suisse. Banco Bpm diventa underperform, con un target price a 1,7 euro. Intesa Sanpaolo vede invece il suo rating scendere a neutral e il target price a 2,3 euro.
Anche la Snam ha subito un taglio del target price, ma da parte di Kepler Creuvreux, che ha però lasciato il rating su neutral. Il prezzo dell’azione viene fissato all’obbiettivo di 4,4 euro. Poi la Banca Akros ha alzato il rating di Stm a buy.
Questa mattina si segnala il rally delle azioni Ferragamo a Milano, con un +7,6%. Si rilassa il comparto bancario, grazie al raffreddamento dello spread italiano. Bene anche la Magneti Marelli (+4,9%), dopo la vendita ai giapponesi di Calsonic Kansei. Brutto stop invece per Ferrari, giù dell’1,36%. Male anche Saipem che sta perdendo lo 0,75%.
Il giallo Carige
Continua il momento negativo per Banca Carige, con l’aggiunta di un giallo. Dopo aver perso la metà della capitalizzazione, la banca è chiamata al recupero con un aumento di capitale drastico. Ma i giudizi delle agenzie di rating sono impietosi, e anche Fitch abbassa il giudizio sulla banca.
Si aggiunge anche il giallo, svelato da Repubblica, sull’intervento di Banca d’Italia. Senza l’aiuto della banca centrale, non ci sarebbe stata la maggioranza delle due liste (Mincione e Malacalza). Il quotidiano lo ha evidenziato dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima assemblea.
Corte d’Appello sospende multe alla Banca Popolare di Bari
“Sanzioni sospese”, così ha deciso la Corte d’Appello di Bari nei confronti delle sanzioni comminate alla Banca Popolare di Bari dalla Consob.
La Corte d’appello ha infatti “disposto la sospensiva del provvedimento” con il quale Consob, nei giorni scorsi, ha multato i vertici della Popolare di Bari e l’istituto stesso, in qualità di responsabile amministrativo, per un totale di 1,95 milioni di euro.
La Corte d’Appello ha accolto, inaudita altra parte, l’impugnazione dell’istituto. Nelle prossime settimane il procedimento andrà avanti con la comparizione delle parti.
Banca Popolare di Bari aveva impugnato le sanzioni stabilite dalla Consob dopo aver riscontrato, a suo dire, “delle violazioni da parte dell’istituto creditizio nei periodi tra il 2014-16”.
I provvedimenti sanzionatori erano stati approvati dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa il 13 settembre e i dettagli delle due delibere erano state rese note nelle scorse settimane dalla stampa.
Ai due provvedimenti Banca Popolare di Bari aveva risposto con una serie di precisazioni e respingendo le contestazioni avanzate dalla Consob.
Per la Popolare di Bari la decisione della Consob, oltre a “non apparire fondata nel merito”, riguarda “in massima parte aspetti procedurali già oggetto di precedenti, approfondite ispezioni, in particolare quella avvenuta nel 2013”.
La Banca sostiene di aver “costantemente operato nel pieno rispetto delle normative vigenti, con una costante e fattiva interlocuzione con il Regolatore”.
Nelle memorie difensive inviate a Consob ha evidenziato anche che “gli aumenti di capitale 2014 e 2015, finalizzati all’operazione di acquisizione del Gruppo Banca Tercas, sono stati messi a punto a seguito di un costante confronto e interlocuzione con le Autorità di Vigilanza e condotti assumendo tutti i presidi previsti dalla normativa di riferimento, nella necessaria salvaguardia dei diritti di opzione riconosciuti dal codice civile”.
La Banca, oltre a ritenere di “non aver commesso alcuna violazione della normativa di vigilanza”, ritiene di aver subito “un provvedimento sanzionatorio a fronte di aspetti tecnico/operativi già esaminati in passate ispezioni e, comunque noti alla Consob da molti anni e mai oggetto di rilievo”.
Adesso sembra che la sospensione delle multe da parte della Corte d’Appello abbia dato ragione alla Banca Popolare di Bari.
Astaldi, via libera al concordato dal Tribunale di Roma
Astaldi ha un’opportunità incredibile da sfruttare: è arrivato infatti nella giornata di ieri un importante via libera da parte del Tribunale di Roma. La Corte ha infatti accettato la richiesta di Astaldi di presentare una proposta di concordato in continuità aziendale.