I rally di oggi, ancora bene la Banca Popolare di Sondrio

Banca Popolare di SondrioBancari in evidenza oggi a Milano, in modo per la Banca Popolare di Sondrio, che dopo il +7% di ieri sul titolo, oggi ha aggiunto un altro 3%, conseguendo il miglior risultato degli ultimi due giorni.

La Banca Popolare di Sondrio resta la sola a non essere ancora una società per azione, nonostante la nuova legge del governo, e ad essere sul mercato milanese.

Resta una banca popolare in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci in via definitiva sulla riforma voluta dal Pd, già archiviata dalla Consulta lo scorso 22 marzo. Per il momento, gli analisti si attendono altri rally per la banca.

Gli altri titoli

Ma oggi sono andate bene anche Unicredit, che ha realizzato un +2,92%, e Mediobanca, con il 3,04%.

in America,bene Morgan Stanley, dopo che i bilanci hanno mostrato un forte rialzo degli utili. La banca sta trainando il Dow Jones, per la verità piuttosto fiacco altrimenti. Il Dow Jones infatti spunta un timido +0,08%, mentre va meglio il Nasdaq, con il +0,35%, nonostante la cattiva giornata di alcuni tecnologici. Male Google e Apple, malissimo Facebook, che perde quasi l’1,20%.
Bene i tecnologici asiatici, con Alibaba a +1,93%, ma molto bene Tesla, al +2,17%, nonostante un nuovo problema alla produzione.

Il punto sul mercato azionario. Cosa succederà ora?

mercato azionarioQuesto trimestre il mercato azionario globale ha visto una flessione dei profitti, dopo che gli ultimi due anni avevano registrato una serie di record. Sono andati male i paesi più avanzati, con il mercato britannico giù del 7% e quello giapponese del 5%. Lievi flessioni anche per Wall Street, mentre sono andati bene i mercati emergenti.

Cosa succederà ora

I mercati emergenti hanno invece realizzato profitti, attorno al 40%. Ora gli analisti si attendono dei nuovi rialzi, crisi internazionali permettendo.
Ecco quindi che si iniziano ad indicare delle strategie a lungo termine, che possano portare a profitti sostanziosi, sfruttando la nuova primavera dei mercati.
Quindi ecco rinnovarsi i portafogli degli investitori. Gli orizzonti iniziano a delinearsi. Ad esempio sembra tornato il tempo di investire in criptovalute, mentre il mercato azionario statunitense sembra avere degli aspetti speculativi destinati a sgonfiarsi.

Per questo è fondamentale disfarsi delle azioni sopravvalutate, in modo da incassare oggi, per prendere azioni che possano invece crescere in futuro.
Negli USA, nonostante i costi per gli investimenti, si potrebbe assistere ad una nuova serie di investimenti sostanziosi, con la riforma fiscale di Trump, che consentirebbe di abbassare i costi.

Sui mercati europei invece, oltre ai costi più bassi, si potrebbero verificare situazioni vantaggiose grazie alla ripresa generale dell’Eurozona.
Per la Gran Bretagna invece, i profitti sono attorno al 4%, e le tasse basse. Però qui pesa ancora l’incertezza della Brexit.

MPS vola in borsa. È il caso di investire?

banca-monte-dei-paschi-di-sienaOggi è la giornata di Monte dei Paschi che alla borsa di Milano guadagna ora l’1,16%, dopo essere arrivata quasi al 2%.
Questo rally è spinto da indiscrezioni stampa, che parlano di una possibile operazione finanziaria da parte dell’istituto di credito.

La cartolarizzazione dei crediti

Oggi infatti si è iniziato a parlare di una quotazione dei titoli della cartolarizzazione dei propri crediti non performanti, da mettere sul mercato da parte della banca toscana.

La stampa parla di un pacchetto da 24,6 miliardi di euro da mettere sul mercato. Si tratta di un’operazione inusuale per la piazza di Milano, a cui servirebbe la garanzia pubblica almeno per la parte senior, considerata a bassissimo rischio.

L’operazione partirebbe a breve per concludersi entro giugno. A pubblicare le indiscrezione è stato il quotidiano finanziario Milano Finanza, che ha descritto l’operazione come un’iniezione di liquidità per le senior notes garantite, oltre che ha portare nuovo denaro nelle casse con il rally dei titoli.

Una boccata d’ossigeno, dopo il brutto inizio d’anno, per la banca, che aveva visto le quotazioni delle sue azioni subire un grosso ridimensionamento.
La banca, secondo l’amministratore delegato di Mps, Morelli, sembrerebbe sulla via del risanamento, come detto nell’ultima assemblea degli azionisti: “rispetto alla fine del 2017, abbiamo una inversione di tendenza. Una ripresa degli impieghi vivi lordi e stiamo aumentando la raccolta commerciale nonostante il taglio del costo della raccolta. Un segno che la banca si rimette in cammino. L’attività dei prestiti sta recuperando nel corso del 2018”.

Vivendi cede 19,19% di azioni Mediaset a fiduciaria

Vivendi cede 19,19% di azioni Mediaset ad una fiduciaria, mettendo in questo modo fine a parte dei “problemi” che ha con la società stessa. Sembra che la messa alle strette su Telecom abbia spinto i francesi a tentare di essere in linea con le richieste di legge in almeno uno dei suoi comparti di interesse.

Cassa Depositi e Prestiti compra azioni Telecom

Cassa Depositi e Prestiti comprerà azioni della Telecom: cosa significherà questo per Vivendi e la sua maggioranza? Ed ancora, cosa accadrà nel corso della riunione in cui il cda dovrà essere nuovamente formato? Di certo vi sarà da vederne delle belle.

Mediaset vola in Borsa dopo Sky

Mediaset vola in Borsa dopo l’accordo trovato con Sky: la pace fatta tra le due società ha portato la milanese a lasciare il segno in questa prima seduta di Piazza Affari dopo le feste pasquali: il titolo Mediaset balza infatti in avanti del 6,81% a quota 3,32 euro. E tutti aspettano la reazione di Vivendi.

Guerra commerciale e mercati azionari. Investimenti a rischio?

azioni bancheLa guerra commerciale annunciata da Trump potrebbe mettere a rischio i mercati azionari? È quello che molti investitori si chiedono, con le borse che sembrano molto incerte in questo periodo. Il giorno seguente l’annuncio di dazi statunitensi contro la Cina, le borse asiatiche hanno subito pesanti perdite, mentre quelle europee hanno girato in negativo, con perdite più contenute.

Solo in Brasile e in Russia si sono registrati dei guadagni.

Investire o attendere?

La domanda è fondamentale in questo momento in cui si attende anche una ripresa dei mercati obbligazionari. In realtà una vera guerra commerciale non ci sarà, perché sarebbe una guerra con soli perdenti.

Ci saranno schermaglie, che agiteranno le Borse in giornate negative, ma il trend dovrebbe comunque restare positivo, e si potrebbe approfittare oggi di questo momento negativo per acquistare a prezzi migliori.

L’inflazione non sta salendo e questo indurrà le Banche centrali a mantenere politiche espansive. Continuerà dunque la fase di immissione della liquidità che viene molto più spesso riversata sui mercati finanziari, anziché sull’economia reale.
Le banche sono comunque pronte, nel caso di spinte inflazionistiche, e rialzare i tassi per bilanciare e frenare l’immissione di liquidità.

I dati comunque continuano a mostrare un aumento dei profitti sul mercato azionario, che dovrebbe perdurare almeno per tutto il 2018.

I titoli di oggi a Piazza Affari: giù Astaldi, su Poste Italiane

poste-italianeOggi sono due i titoli in evidenza a Piazza Affari, per motivi diametralmente opposti. Mentre il titolo di Astaldi crolla, quello di Poste Italiane segna un’ottima performance.

Poste Italiane

Poste Italiane segna un +1,8%, nettamente superiore alla performance dell’indice Ftse Mib , fermo ad un +0,3%.

Il titolo guadagna grazie ai nuovi upgrade di Equita e JP Morgan. Per Equita il giudizio sulle Poste passa da “hold” a “buy”. Con JP Morgan si passa da “neutral” a “overweight”. La banca americana imposta il nuovo target price passato da 6,62 a 9 euro.

Tutto grazie al piano industriale varato da Poste, che ha entusiasmato il mercato.

Il titolo Astaldi

Completamente opposta la giornata di Astaldi, che sta perdendo fino al 5,14%. Il gruppo è coinvolto nelle voci di ricapitalizzazioni, prevenienti in particolare da Il Sole 24 Ore. Secondo il famoso quotidiano finanziario, il gruppo ha escluso che si possano emettere nuove obbligazioni, e provvederà ad un aumento di capitale semplice. Questo sarà di 300 milioni. Inizialmente invece era prevista una ricapitalizzazione di 400 milioni, equamente divisi tra liquidità e nuove emissioni obbligazionarie.

La crisi venezuelana dunque si è fatta sentire sul gruppo, che ha dovuto rinunciare anche alle sue mire per il ponte del Bosforo, per puntellare gli assets patrimoniali.
Dure prova che si è trasmessa alla borsa, dove il titolo è crollato.

Dazi USA: la BCE potrebbe prolungare i QE e i rally dei mercati azionari

azioni bancheOggi si riunisce la BCE e sembra che Draghi vorrebbe prolungare gli stimoli dei QE, per contrastare l’inflazione bassa, il calo del petrolio e le possibili ripercussioni dei dazi USA.

Da tempo la BCE cerca di svalutare l’euro, di fronte a un dollaro sempre debole, per facilitare le esportazioni. La ripresa economica europea ha visto infatti come protagoniste proprio le esportazioni, ora a rischio per la debolezza del dollaro.

L’inflazione

Anche dal fronte inflazione le notizie non sono positive, secondo i banchieri. A febbraio è all’1,2%, molto lontana dal 2% auspicato dal board della BCE. Il petrolio continua a mantenere un prezzo stabile, e la spesa pubblica non preoccupa. In questo scenario dunque, Draghi sta pensando di sostenere le esportazioni con il prolungamento dei QE.

I mercati

Questo si sta traducendo in bassi rendimenti per il mercato obbligazionario, mentre quello azionario potrebbe beneficiare di ulteriori prestiti a basso costo, e continuare i suoi rally.

Gli investitori si stanno rivolgendo a questo mercato ormai da tempo, e le borse continuano a macinare record.
Il vento che soffia su mercato valutario potrebbe spingere ancora verso le azioni e i profitti sul cambio. Nonostante il dollaro debole, l’euro è comunque sceso dal 1,40 di quattro anni fa, consentendo all’Europa un margine di manovra più ampio sui mercati americani e mondiali denominati in dollari.

Fca, titolo alto e cambio di strategia?

Il titolo Fca mantiene i suoi alti livelli in entrambe le borse nelle quali è scambiato. Questo, unito alle nuove politiche statunitensi potrebbe portare ad un cambiamento di strategie? La risposta, ancora non chiara, forse può essere ricercata tra le righe.

FCA, salgono vendite Europa

Elezioni e investimenti: per il momento regna la calma

bremboLe elezioni di ieri non hanno segnato sconvolgimenti sui mercati, che sono rimasti calmi. Le elezioni italiane per il momento hanno rispettato le previsioni, e un piccolo rialzo si è avuto solo nello spread. L’obbligazionario quindi segna qualche profitto, mentre l’azionario sembra indifferente ai risultati, anche se molto si saprà solo quando, e se, si formerà un governo.

La Brembo

A piazza affari segno positivo per la Brembo, dopo la presentazione dell’esercizio 2017. La Brembo, molto nota tra gli appassionati di ciclismo, è forse la più famosa e apprezzata produttrice di freni, specialmente in ambito sportivo. Rifornisce anche le monoposto di Formula 1, oltre che le scuderie di tanti altri sport. E in Borsa va anche meglio, grazie agli utili record anche nella produzione di serie.

Il consiglio di amministrazione ha proposto agli azionisti un dividendo per il 2018 di 0,22 euro ad azione. Pagamento al 23 maggio. Per l’azienda bergamasca il 2017 è stato molto positivo, con ricavi aumentati del 8,1% (2,46 miliardi di euro) e margine operativo lordo di 480 milioni di euro (19,5% dei ricavi).L’utile netto è cresciuto del 9,5% (263,4 milioni di euro), superiore al debito 240,6 milioni, anch’esso in aumento di 22 milioni.

Oggi il prezzo dell’azione sale del 4%.

Ferrari ai massimi. Rally Maire Tecnimont. Bene Creval

Azioni FerrariFerrari

Oggi è la giornata della Ferrari. Non si tratta della presentazione della nuovo monoposto per il prossimo mondiale di formula 1, ma delle azioni che segnano il massimo storico dalla loro collocazione. Spinta dal rally di Wall Street, le azioni del Cavallino Rampante centrano quota 106,7 euro, salendo del 2% rispetto all’ultima chiusura. La “Rossa” non aveva mai passato quota 106, e le azioni sono aumentate di più del 20% in un anno. Le agenzie di rating valutano il titolo con 10 “buy”, 6 “hold” e 5 “sell”.

Maire Tecnimont

Ottime prestazioni anche per il titolo di Maire Tecnimont, con un bel rally del 8%, dopo l’upgrade di Barclays che ha portato il target price a 5,7 euro, in aumento di 20 centesimi rispetto al precedente giudizio. Si passa dunque da Equal-weight a Overweight. È un ottimo risultato per Tecnimont, soprattutto in considerazione della perdita del 10% all’inizio dell’anno, quasi del tutto recuperata con la giornata di oggi. Il titolo comunque gode di ottima salute, e nel 2017 è cresciuto del 67%.

Creval

Continua la fase positiva di Creval, dopo il crollo delle settimane scorse. L’aumento di capitae procede e la banca vede aumentare le proprie azioni del 1,54%. Un segnale positivo da parte dei mercati.

Azioni europee. Attenzione alle scommesse short dall’America

azioni bancheIl mercato azionario europeo potrebbe essere scosso dalle scommesse ribassiste americane. Il fondo americano Bridgewater ha scommesso negli ultimi due mesi contro l’Europa circa 22 miliardi di dollari. Dalle comunicazioni obbligatorie per gli “short” in Europa, è risultato che il fondo americano ha aperto vendite allo scoperto contro circa 30 aziende europee quotate. In particolare, le vendite riguardano grandi aziende tedesche, per 7,3 miliardi, e poi francesi per 4,5 miliardi. Contro le spagnole sono stati scommessi 1,7 miliardi e contro le italiane 2,5 miliardi. In Italia, le vendite allo scoperto riguardano Intesa-Sanpaolo per 830 milionni, Enel per 700 milioni, Eni per 650 milioni e Unicredit per 390 milioni. Contro la Total, in Francia, le vendite superano il miliardo, mentre contro la tedesca Siemens si parla di 950 milioni. Tutte multinazionali quotate in Eurostoxx.

Bridgewater dunque scommette in un inddebolimento della UE, soprattutto a causa dell’euro troppo forte, ormai stabilmente sopra quota 1,24 dollari. Le esportazioni dallEurozona sono sempre più colpite dalla moneta unica, ma anche l’attuale debolezza tedesca, con il governo in una fase delicata di formazione, spiega la scommessa americana. Non a caso, le vendite maggiori sono contro aziende tedesche, seguite da quelle francesi, secondo l’asse franco-tedesco, considerato il fulcro portante dell’economia europea.
Il contesto attuale fa il resto. Euro forte ma poca percezione di crisi. La percezione potrebbe aumentare se la Merkel non dovesse portare in porto il governo, e allora si potrebbe scatenare la tempesta finanziaria sull’Europa. Gli investitori del mercato azionario sono avvertiti.

Il futuro prossimo dei mercati

mercati-azionari-indici-borsa-trend-positivoQuesto è uno dei momenti più delicati per i mercati finanziari, dopo l’anno ruggente di Wall Street e Tokyo. A febbraio si sono registrati cambiamenti importanti, che hanno frenato le borse e le quotazioni delle azioni. In particolare la salita dei rendimenti dei Treasuries e dell’inflazione USA, salita al 2,1%, come da programma. Dopo qualche giorno di incertezza e regresso, Wall Street ha ricominciato a viaggiare in positivo dopo la pubblicazione dei dati.

Ma ora si parla di reflazione, attesa, che però dovrà essere gestita. La Federal Reserve quindi, inizierà ad alzare i tassi sul dollaro, dopo dieci anni. Ci potrebbero dunque essere dei forti spostamenti negli investimenti, in particolare sui modi. Siamo però di fronte ad una situazione storica particolare, con crescita maggiore delle economie emergenti e più moderata per quelle tradizionali, in cui però il prezzo delle materie prime, in particolare il petrolio, è stato molto basso, agevolando così la crescita occidentale, e frenando quella dei paesi emergenti, specialmente quelli coincidenti con i paesi produttori.

Ma ora il petrolio inizierà a salire, assieme ai tassi. Questo dovrebbe contenere l’inflazione, e anche il prezzo del greggio attorno alla quotazione attuale. I mercati delle materie prime dunque, non dovrebbero portare a sostanziali ricavi sulle quotazioni. Restano i mercati obbligazionari e azionari, che si muoveranno a seconda i valori dell’inflazione.