Azioni a Piazza Affari: chi scende e chi sale. Cosa acquistare

banco BpmOggi l’attenzione a Piazza Affari si sposta su due titoli in particolare, per due motivi diversi. Technogym e Banco Bpm. Il primo scende, del 3,60%, mentre il secondo sale, del 1,11%.

La mattinata di Technogym è abbastanza travagliata, con una perdita secca dopo la pubblicazione dei bilanci del 2017. Una discesa iniziata questa mattina e che non sembra arrestarsi. Così gli analisti hanno rivisto target price e rating dell’azione, che passa da buy a hold per Equita. Per Kepler Cheuvreix però, il nuovo target price sale, visto che i bilanci sono positivi e migliori delle previsioni. Presa di profitti dunque, su un titolo che vede un rialzo anche di 1 euro e mezzo sul target price. Tenete dunque d’occhio il titolo di Technogym, che dopo la caduta potrebbe arrivare a 10 euro.
A Piazza Affari se segnala anche il titolo di Banco Bpm, dopo le voci di corridoio che parlano di nuovi acquisti per il gruppo bancario. A confermarle, indirettamente, Giuseppe Castagna, manager numero uno che ha parlato di operazioni di acquisto straordinarie: “penso che per fine 2019 saremo in una condizione di solidità tale che ci permetterà anche di guardare ad altro”. Un progetto futuro dunque, e non immediato. Sono dunque da escludere operazioni su Carige, che avrebbe invece bisogno di nuove alleanze nell’immediato.

Titoli azionari incentivi

Ognuno di noi ha sentito parlare di azioni e di molti altri strumenti finanziari. Termini come borsa, mercato azionario e spread sono ormai di uso comune, ed è facile ottenere news di mercato su trade.com come attraverso l’uso di altri media o portali. Tuttavia sono in pochi a conoscere in maniera approfondita il loro significato. Molte persone hanno anche delle somme allocate ad investimenti azionari tramite un intermediario finanziario che può essere un qualsiasi istituto di credito o un’agente privato come ad esempio un broker.

Titolo azionario

Posto che acquistare azioni attraverso intermediari finanziari non è poi così difficile, ci si potrebbe chiedere perché si dovrebbe investire del tempo per capire cos’è un titolo azionario e come funziona. A questa domanda si puòfacilmente rispondere che la conoscenza di questi argomenti potrebbe evitare sorprese sgradite e perdite sui vostri investimenti. A breve capiremo meglio il perché, ma prima definiamo in maniera semplice il concetto di azione.

Di fatto, è possibile considerare il possesso di un titolo azionario come il possesso di una piccola parte dell’azienda a cui il titolo fa riferimento. In genere, il possesso di un certo numero di azioni conferisce il potere decisionale, ossia la possibilità di influenzare le decisioni dell’azienda di cui si possiede il titolo. Nel caso molto più comune in cui non si abbia il potere decisionale, coloro che detengono azioni dell’azienda partecipano agli utili e alle perdite dell’azienda in due modi. Il primo consiste nella variazione del valore azionario e il secondo nella distribuzione dei dividendi. Questi sono entrambi influenzati dall’andamento aziendale. Per coloro che vogliono approfondire l’argomento è facile trovare informazioni sulle azioni e altre news di mercato su trade.com.

Come funziona un titolo azionario

In maniera molto semplificata, è possibile affermare che un titolo azionario è influenzato da fattori interni all’azienda e da fattori esterni. Nel primo caso, i fattori interni sono relativi a scelte gestionali e in ultima analisi ai risultati di queste politiche che si riflettono sul fatturato.

I fattori esterni sono molto più variegati ed eterogenei perche’ possono includere le azioni di aziende rivali, cosiddette competitors, le azioni politiche degli stati in cui lázienda opera e fattori psico-socio-demografici come ad esempio cambiamenti di trend di consumo, invecchiamento della popolazione, cambiamento della percezione del prodotto e così via. L’evoluzione tecnologica può certamente essere annoverata tra uno di questi fattori. In ogni caso, alcuni dei fattori interni ed esterni possono essere trovati nelle news di mercato su trade.com.

Quando questi fattori giocano a favore dell’azienda, il valore azionario sale e viceversa. In effetti, se sapeste dell’avvento dei pc, investireste in aziende che producono macchine da scrivere?

Conoscere per essere consapevoli

Quanto detto è senz’altro molto semplificato, tuttavia può essere una buona introduzione per capire come il nostro intermediario finanziario potrebbe non essere poi così neutrale.

Le informazioni pubblicate su questo articolo hanno finalità informativa, e/o pubblicitaria/promozionale e non sono in alcun modo da intendersi né come consulenza né come sollecitamento all’investimento.

Le attività di trading comportano un alto livello di rischio e non sono adeguate a tutti gli investitori.

Aumentano i rendimenti e portano giù le borse

mercato azionarioLe borse mondiali hanno iniziato a rallentare, a partire da Wall Street, regina di record nel 2017. Si cerca di capire se si tratta solo di una pausa di riflessione o se il mercato ha iniziato la sua contrazione. Dalla chiusura di venerdì l’azionario di New York ha perso il 4%, mentre i rendimenti del governo sono arrivati a 2,84%, con un +0,44%. Anche i rendimenti tedeschi stanno salendo. Il petrolio sale e l’inflazione inizia a decollare. Ora tra gli analisti è in corso uno scambio di analisi, per capire come questi fattori influiranno sul mercato azionario, e se questo invertirà la tendenza o no. Il mercato azionario e quello obbligazionario sono stati sempre in concorrenza. Quando uno sale, in genere l’altro scende. L’obbligazionario offre rendite fisse, e quando queste sono alte, vengono preferite alle azioni. Ma non tutti gli analisti sono concordi su questo. Ma con i tassi più alti sale anche l’indice VAN che calcola il rapporto tra tassi e profitti. Ma anche il costo del denaro sta salendo, almeno in usa, aumentando il costo dei debiti. E in particolare sono i debiti delle società quotate in borsa ad aumentare di costo. Quest’anno il costo è stato del 3,5% per le aziende dell’indice S&P 500. Dall’altra parte però, i forti profitti continuano a sostenere i debiti aziendali. N particolare è il settore energetico a beneficiare di questa tendenza, grazie al rincaro del petrolio. Infine, la riforma fiscale di Trump, i cui effetti potrebbero continuare a spingere l’azionario. Ma anche su questo i pareri sono discordanti.

Azioni della banca centrale svizzera alle stelle

snbL’ultimo anno ha visto un rally delle azioni della banca centrale svizzera, a cui molti stanno tentando di dare una spiegazione. La SNB, ovvero la Schweizerische National Bank, ha visto aumentare il valore delle proprie azioni da 3.309 a 6.320 franchi negli ultimi 30 giorni, registrando un rally del 62%. Ma non solo, si tratta di un incremento del 470% dal 2016. Gli utili della banca sono così esplosi del 265%. La SNB ha quotato il 40% del capitale alla borsa svizzera, ovvero 100mila azioni per il mercato che sono state protagoniste del rialzo. È vero che la SNB ha maturato utili per 54 miliardi di franchi nell’anno appena passato, ma il rally appare comunque straordinario. Ha sicuramente il bilancio che più è migliorato tra le varie banche centrali, anche grazie all’euro, molto forte, che rappresenta il 40% delle sue riserve. L’abbandono della quota 1,20 sul cambio, ha poi rafforzato molto la moneta del paese alpino dopo l’iniziale svalutazione.

La SNB continua ad accumulare titoli esteri, ma il segreto è negli investimenti della banca sia in riserve di valuta che in titoli esteri, che dovrebbe fra guadagnare alla banca grandi profitti, che poi sarebbero distribuiti agli azionisti, seppur con delle limitazioni dello statuto. Questo ha portato al grande rally delle azioni SNB.

Stm, il titolo va forte

stmicroelectronicsOttima apertura questa mattina a Milano per il titolo Stm, grazie ai risultati industriali presentati dall’azienda franco-italiana di semiconduttori e componenti elettronici. Le azioni salgono del 3%, e fanno meglio delle altre a Piazza Affari. La comparazione è ancora più forte se si pensa alle previsioni, pubblicate ieri, per il concorrente Texas Instruments. Questo ha dato modo a Stm di trovare il rimbalzo sul mercato, grazie al bilancio del 2017, che vede una forte crescita dei ricavi, pari al 19,7%. Il bilancio dice che quelli netti sono a 8,35 miliardi di dollari, in confronto ai 6,97 miliardi dell’anno precedente. Gli utili lordi invece segnano 3,27 miliardi di dollari.

Cresce anche la marginalità, di ben quattro punti percentuali, dal 35,2%, con una produzione migliorata e più performante, e una variabilità di prodotti che ha portato a far funzionare meglio tutte le fabbriche, che ora sono in condizioni più ottimali, fruttate meglio e capaci di sfornare più prodotti. L’utile netto dell’anno è notevolmente migliorato rispetto ai 165 milioni dell’anno precedente, attestandosi a 802 milioni di dollari. Grande balzo dei ricavi nell’ultimo trimestre, dove si è registrata una crescita del 32,6% con una quota pari a 2,47 miliardi di dollari. L’anno precedente erano 1,86 miliardi. Insomma, numeri che fanno presupporre un anno soddisfacente per gli investitori.

Italo presenta domanda di ammissione in Borsa

Italo sarà quotata presto in Borsa: ha infatti presentato oggi l’Ipo, la sua domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Apple, titolo sale dopo annuncio maxi investimenti

La Apple si è fatta forte in Borsa nel corso delle ultime contrattazioni: la causa? Le decisioni della Apple in merito ad alcuni maxi investimenti ed alla possibilità di riportare il capitale negli Stati Uniti.

Azioni Saipem e obbligazioni Exor

saipemArticolo misto per segnalare due buoni investimenti su due mercati diversi, quello azionario e quello obbligazionario. L’azione Saipem continua a segnare rialzi, anche se ieri si era segnalata per un ribasso. Il prezzo dell’azione sta cercando di arrivare ai 4 dollari, con un rialzo mattutino del 2,2%. La borsa di Milano così sfrutta la salita e cresce per il momento dello 0,5%. La Saipem sta crescendo, e crescerà in futuro, grazie al rialzo del prezzo del petrolio, seppur contenuto rispetto alle previsioni di qualche mese fa che lo volevano a 80 dollari per Natale. Ma anche l’analisi della società Bernestein fornisce una spinta alle azioni, con il passaggio del ranting da underperform a market perform. È quindi più che probabile che la Saipem sfonderà presto i 4 euro.

Intanto Exor della famiglia Agnelli ritorna sul mercato obbligazionario con un titolo senior unsecured da 500 milioni di euro. L’obbligazione è riservata agli investitori istituzionali per taglio minimo di 100.000 euro. Si tratta di decennali con scadenza al 18 gennaio, a tasso fisso, da negoziare non solo a Milano, ma anche alla borsa irlandese e a Euro TLX.

Oggi si saprà di più sul prezzo dell’obbligazione anche se le indiscrezioni fornite parlano di 115 bp sopra il tasso midswap, attorno al 2%. Size benchmark a 500 milioni di euro. Standard & Poor’s ha fissato il rating a BBB+.

Pirelli cede quote Mediobanca

Finalmente Pirelli ha posto fine al percorso di vendita della sua quota in Mediobanca: si tratta di una delle azioni da intraprendere facenti parte di quella che può essere considerata una sorta di rinascita” a livello azionario ed economico.

pirelli

Banca Carige, perché calo dopo aumento di capitale?

Banca Carige cala in Borsa in modo netto, scendendo nella giornata di ieri sotto la soglia degli 0,0079 euro ad azione. Il titolo sembra essere stato in caduta pressoché costante dal momento di inizio dell’aumento di capitale. Perché è successo questo?

Mondadori sale su indiscrezioni crescita in Francia

Mondadori cresce a Piazza Affari grazie alla Francia ed ad alcune indiscrezioni che la riguardano in merito ad una sua possibile espansione. Il titolo ha infatti fatto registrare un 3,3% in apertura nel corso della prima seduta del mercato azionario nostrano nel 2018.

Corte dei Conti e Poste Italiane: il punto sul titolo

poste italianeLa Corte dei Conti ha analizzato i conti delle Poste Italiane, ancora saldamente in mano al Tesoro, e i risultati sono “complessivamente positivi” nonostante il titolo, ad un anno del debutto in borsa, sia in negativo. Il bilancio analizzato di Poste italiane si riferisce all’esercizio 2016, con 625 milioni di utili, in crescita di 174 milioni rispetto al 2015. Solo il patrimonio separato di Banco Posta ha realizzato un utile di 568 milioni, mentre i dividendi dalle società controllate sono registrati per 423 milioni. Utili per 121 milioni anche dalla cessione delle azioni di Visa Europe. Il titolo di Poste italiane è sceso però del 10%, anche se ci sono state molte criticità, dovute soprattutto al comparto bancario, a trascinare giù il prezzo delle azioni.

La Corte dei Conti ha comunque incluso nel suo giudizio la considerazione sulle privatizzazioni delle partecipate dal ministero dell’Economia e delle Finanze, ancora non concluso del tutto, tanto che per Poste Italiane, al 20 ottobre 2016 solo il 35% del capitale sociale era stato consegnato alla Cassa Depositi e Prestiti. Nel frattempo, nel 2017, Poste ha effettuato molte acquisizioni e dismissioni, che cambieranno le analisi per il futuro, facendo riprendere il titolo. Tra le operazioni, l’acquisizione di quote Sia, nel comparto pagamenti, e la cessione di Banca del Mezzogiorno a Invitalia. Titolo che dovrebbe, a conti fatti, recuperare nel corso del 2018.

Titolo Apple paga rischio di class action

appleI consumatori sono sul piede di guerra dopo la polemica sulle vecchie versioni del iPhone e la minaccia di una class action. La Apple ha dovuto ammettere di aver rallentato i sistemi di iPhone 6, 6S, SE e 7, e il titolo perde il 2,3% in una settimana. Secondo l’azienda di Cupertino, i telefoni erano stati rallentati per maggiorare la durata delle batterie, ma molti clienti non hanno apprezzato l’iniziativa e si sono rivolti alle associazioni dei consumatori. La colpa è nella mancata comunicazione al momento dell’acquisto, che avrebbe danneggiato i consumatori, ignari del voluto rallentamento, e quindi non liberi di scegliere tra un update di sistema e un nuovo acquisto. Bastava cambiare batteria dunque, piuttosto che comprare un iPhone nuovo. Il rischio ora è la class action, e la conseguente perdita d’immagine, oltre che la perdita economica. In verità, la notizia, è stata certamente deleteria per Cupertino, ma a guardare i risultati sul titolo, la Apple gode ancora di molta fiducia. Per ora il danno è limitato, ma potrebbe essere più consistente nel caso i consumatori decidessero di dare via alla battaglia legale. Gli investitori del titolo Apple sono dunque avvertiti. Il titolo va tenuto costantemente d’occhio. L’informazione sulle eventuali conseguenze legali deve essere massima, perché qualcuno sta già parlando di truffa, una parola che non va bene con “affari”. Infatti le previsioni di vendite per i nuovi iPhone sono scese a 35 milioni di unità (-10 milioni). Gli alti costi per unità (1000 dollari) e questo nuovo scandalo, potrebbero far perdere molti clienti affezionati, con ripercussioni sul titolo.

Samsung perde quota e trascina in basso la Borsa di Seul

Samsung perde quota e trascina in basso la Borsa di Seul che tocca i suoi minimi da tre mesi. Si apre così la prima seduta borsistica del paese orientale, all’insegna di una difficoltà che forse non ci si aspettava più di tanto.