Cosa accadrà a borsa e spread dopo le elezioni?

Mancano ormai solo tre giorni all’inizio delle elezioni politiche italiane, che vedrà ai nastri di partenza le due grandi coalizioni di centro-sinistra (Pd e Sel) e centro-destra (Pdl e Lega), i centristi guidati da Mario Monti (alleato con Udc e Fli), il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Secondo gli esperti di Ubs il voto del 24 e 25 febbraio “è un evento di grande interesse non solo per l’Italia, ma che va molto oltre i confini nazionali”.

Italia rapporto debito/pil al 127,3% nel terzo trimestre 2012

Il crollo del pil e l’incremento costante dell’indebitamento pubblico sono le cause principali dell’exploit del fatidico rapporto debito/pil, che in Italia continua a crescere pericolosamente attestandosi sui valori più alti al mondo. Secondo quanto emerge dalle ultime rilevazioni dell’Eurostat, il rapporto debito/pil dell’Italia è salito al 127,3%. E’ il secondo più alto in Europa dopo la Grecia, che evidenzia un ratio al clamoroso livello del 152,6%. I dati si riferiscono al terzo trimestre del 2012. A novembre scorso il debito pubblico dell’Italia aveva toccato un nuovo record a 2.020,668 miliardi di euro.

Morgan Stanley vede rischi dalle elezioni italiane

Le imminenti elezioni politiche italiane, in programma il 24 e 25 febbraio 2013, sono molto attese dagli investitori di tutto il mondo, in quanto non saranno fondamentali solo per proseguire le riforme strutturali e di austerity intraprese dal precedente esecutivo Monti ma potrebbero avere un impatto su scala maggiore, con decise ripercussioni sull’intero sistema-Europa. Analisti finanziari, economisti, risk manager e investitori credono che l’Italia sia un territorio minato almeno fino al giorno delle elezioni. Tra le banche d’affari internaizonali, Morgan Stanley evidenzia i rischi derivanti da questa tornata elettorale.

Banche italiane a rischio se aumenta spread

Secondo Société Générale, l’incertezza sul quadro politico in Italia rischia di minare la credibilità del paese sui mercati internazionali. La banca d’affari francese si aspetta forti pressioni sul sistema-Italia, in particolare nel breve termine a seguito delle dimissioni di Monti. Gli analisti di SocGen ritengono che eventuali elezioni anticipate potrebbe essere una buona notizia per gli investitori, ma dopo il voto lo spread è destinato ad ampliarsi con possibile taglio del rating BBB+ da parte di Standard & Poor’s. La crisi politica tiene sotto scacco le banche, che sono fortemente correlate con l’andamento dello spread.

Unicredit -6,3% con aumento spread a 360 punti

Lunedì nero per la borsa italiana, che paga a caro prezzo la crisi di governo a seguito delle dimissioni del premier Mario Monti. L’aumento del rischio politico in Italia ha fatto crollare Piazza Affari, che è arrivata a perdere quasi il 4%, mentre lo spread Btp-Bund ha superato quota 360 punti base. L’impennata del differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund tedeschi con scadenza decennale sta pesando molto sul settore finanziario, particolarmente esposto sui titoli di stato. Il settore bancario stra trascinando al ribasso l’intero listino azionario milanese.