Nel 2013 vi sarà l’ennesimo record per i sukuk

Le vendite internazionali di bond islamici sono destinate a raggiungere un vero e proprio record nel corso del 2013, battendo il traguardo conseguito finora: i quarantasei miliardi di dollari accumulati non sono altro che il risultato di debutti molto importanti per quel che concerne i sukuk, vale a dire quelli di paesi come Oman, Tunisia ed Egitto. La domanda di tali strumenti finanziari dovrebbe essere guidata con tutta probabilità dalla crescita degli assets bancari islamici, con un volume complessivo pari a 1,8 trilioni di dollari il prossimo anno (nel 2011 ci si è fermati a 1,3 trilioni per la precisione), grazie soprattutto al contributo di Malesia e Arabia Saudita.

Il 2013 sarà l’anno del sukuk tunisino

Il continente africano e la finanza islamica sono sempre più vicini: un esempio molto chiaro è quello relativo alla Tunisia, nazione che ha già approntato la bozza relativa al budget statale per quel che riguarda il 2013. Ebbene, proprio queste misure saranno sostenute e finanziate dai sukuk, i bond islamici che rispettano la legge della Shariah. Volendo essere ancora più precisi, l’importo previsto dovrebbe essere di un miliardo di dinari tunisini (poco meno di mezzo miliardo di euro per la precisione). L’annuncio è giunto direttamente da Slim Besbes, ministro delle Finanze del paese africano, sottolineando come si tratti di una parte integrante dello sviluppo di una piattaforma legale per la finanza in questione.

Il Paraguay prepara il proprio bond per il 2013

Il Paraguay è seriamente intenzionato a lanciare la sua prima emissione di bond internazionali, un evento che non accade dallo scorso mese di gennaio: l’annuncio ufficiale è stato fatto dal presidente Federico Franco, il quale ha l’obbligo di far fronte ai costi relativi all’indebitamento, in modo da accelerare in maniera decisa lo sviluppo della nazione sudamericana. I dirigenti governativi hanno già avviato gli incontri con gli investitori, per una operazione che andrà a coinvolgere 550 milioni di dollari in titoli obbligazionari. Lo stesso Franco è in carica da pochi mesi, per la precisione da giugno scorso: la sua elezione si è resa necessaria alla luce dell’impeachment che ha coinvolto il predecessore, Fernando Lugo.

L’Afghanistan punta al 2013 per il suo primo sukuk

L’Afghanistan sta pianificando nel dettaglio la prima vendita di titoli islamici: si tratta di un debutto importante dopo gli anni difficili di guerra e la situazione geopolitica non ancora molto stabile, ma il governo di Kabul è pronto a ridurre il sostegno internazionale con il ritiro di molte truppe a partire dal 2014. Il lancio di tali strumenti avverrà comunque nei primi mesi del prossimo anno e si sa per il momento che la scadenza fissata beneficerà del lungo termine. Le indiscrezioni più accreditate sono ovviamente quelle relative all’istituto di credito centrale del paese, la Da Afghanistan Bank per la precisione. In particolare, l’economia del paese asiatico ha vissuto momenti non esaltanti nel 2011, quando sono scomparsi tutti i finanziamenti garantiti da Kabul Bank, fino a quel momento il maggior ente commerciale.