Su quali investimenti non si paga la tassa sulle rendite finanziarie

Mercoledì 18 giugno, con il Dl Irpef diventato ufficialmente legge è diventato ufficiale anche l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie che passa dal 20 al 26%. Sarà in vigore dal prossimo primo luglio e andrà a coprire le detrazioni Irap per le imprese. Questo  aumento interessa tutti i prodotti finanziari, dalle obbligazione, ad azioni, Etf, fondi comuni, conti deposito, conti correnti, conti postali, ad eccezione dei fondi pensione e dei titoli di Stato per i quali la tassazione rimane al 12,50% .

Il funzionamento della tassazione sulle rendite finanziarie

Per quel che riguarda i fondi pensione, sale, soltanto per il 2014, dello 0,5%, andando così dall’11% all’11,5%, l’aliquota sui fondi pensione complementari, al fine di creare un credito d’imposta per le casse di previdenza private o privatizzate, in attesa che ci sia una nuova organizzazione della tassazione dei redditi degli enti previdenziali, per attenuare l’effetto dell’aumento dell’aliquota dal 20 al 26% sulle plusvalenze. Stando  alle stime, la misura dovrebbe far incassare per il 2014 588 milioni e circa 3 miliardi nel 2015, mentre secondo i calcoli della Cgia di Mestre, per un conto corrente medio l’aumento sarà di circa 1 euro all’anno.

Una polizza per proteggere la salute di tutta la famiglia: scopri qual è quella giusta

Con l’aumento della tassa sulle rendite finanziarie, a ‘pagare’ saranno tutti i risparmiatori: si andrà da un minimo di 9,6 euro annui per le rendite più basse, per giungere a 635,90 per gli importi alti. Quindi  per investire, senza pagare troppo, meglio allora dal prossimo mese di luglio optare per titoli di Stato e Buoni fruttiferi postali (Bfp) per i quali la tassazione resta al 12,5%.

 

 

Jp Morgan consiglia ora di investire sui fondi bilanciati

Jp Morgan am, uno tra i maggiori investitori impegnato in Italia sul fronte del risparmio gestito dice di trasferirsi dai Titoli di stato ed equilibrare azioni e bond scegliendo i fondi bilanciati per investire. Lorenzo Alfieri, responsabile per l’Italia dell’asset manager americano, spiega così la situazione: “Nell’ultimo anno le principali Borse hanno valicato i propri massimi storici: investire in azioni è un’idea ritenuta vincente da molti esperti ma è chiaro che le valutazioni, almeno sui mercati che hanno macinato tanti record non sono in saldo”.

PayPal, un metodo diverso di pagamento non solo su internet

Uno degli strumenti alternativi alle carte di credito che può essere usato nel mondo degli acquisti online è PayPal, il conto virtuale che consente di utilizzare il denaro a disposizione per effettuare pagamenti su internet in tutta sicurezza e comodità.

PayPal può essere infatti usato attraverso qualsiasi pc, smatphone, tablet o altro device che si abbia a disposizione, purché l’esercente dello shop dove si desidera comprare lo accetti come sistema di pagamento. PayPal, tuttavia, viene oggi accettato come sistema di pagamento in 193 nazioni del mondo e consente di effettuare transazioni in 26 diverse valute. La circostanza che non venga accettato è quindi molto remota.

Per usare PayPal è necessario in primo luogo aprire un proprio conto online, per il quale sarà necessario disporre solo di una email, che sarà quella che verrà richiesta anche al momento del pagamento. Si dovrà poi scegliere una propria password personale da inserire per autorizzare le transazioni.

>Conti correnti a zero spese, è boom di offerte. Ecco le migliori

Si dovrà poi scegliere come ricaricare il proprio conto PayPal. Si potrà infatti decidere se associare al conto corrente online una o più carte di credito già in proprio possesso oppure se ricaricare il conto con un altro sistema. La giacenza disponibile sulle carte, quindi, diventerà la giacenza disponibile anche sul conto.

Per i pagamenti si dovrà però utilizzare soltanto email e password, senza la necessità si comunicare i propri dati personali e sensibili a terze persone. Questo conto, inoltre, può essere utilizzato non solo per effettuare pagamenti e inviare denaro, ma anche per riceverlo, ed è quindi molto usato da chi vende online. Uno dei siti internet sui cui PayPal è da tempo utilizzato è infatti eBay.

ARAG Multioption opzione Capofamiglia: la polizza di tutela legale per sentirti completamente al sicuro

Non tutti credono che nella vita sia necessario stipulare una polizza di tutela legale, soprattutto quando si è single. Capita poi che, come è normale che sia, un imprevisto crei qualche disagio che non si risolve con un semplice accordo tra le parti e ci si rende conto che essere protetti al cento per cento da una assicurazione valida è, invece, fondamentale. Una delle soluzioni più complete e affidabili oggi, si chiama ARAG Multioption, la polizza di tutela legale che vanta una rosa di proposte ad hoc per ogni esigenza, ma per chi vuole proteggere i propri cari, la più consigliata resta l’opzione Capofamiglia.

Father and son

Il funzionamento della tassazione sulle rendite finanziarie

Ormai è noto che la tassa sulle rendite finanziarie è stata ufficialmente aumentata, ed è pronta ad entrare  in vigore dal primo luglio. L’aliquota sulla tassazione delle rendite finanziarie, è passata dal 20 al 26%. Questa nuova tassazione andrà a incidere su tutti i prodotti finanziari, su azioni, su obbligazioni, su conti deposito, su conti correnti, su fondi di investimenti, su conti postali, con la sola  eccezione di Bot e Btp, su cui rimarrà l’aliquota al 12,5% e fondi pensioni, su cui invece resta l’aliquota all’11%. Al fine di evitare che si verifichino vendite in massa nei giorni precedenti l’entrata in vigore delle nuove aliquote, il governo ha pensato al sistema cosiddetto dell’affrancamento per dare in questo modo una via d’uscita ai risparmiatori italiani.

Tassa sulle rendite finanziarie al 20%. Titoli di Stato esclusi

Se verrà scelto l’affrancamento, il contribuente avrà la possibilità di scegliere che cosa è più conveniente fare e avrà la possibilità di decidere se assoggettare le plusvalenze all’imposta del 20%, mentre per il periodo successivo il nuovo valore di carico di azioni, obbligazioni ecc. sarà uguale a quello che il mercato ha rilevato al 30 giugno 2014. Il termine ultimo per l’operazione di affrancamento è previsto per il 30 settembre 2014, per cui chi arriva a ridosso della scadenza sarà soggetto alla nuova aliquota del 26% sul plusvalore.

Se, quindi, entro il prossimo 30 settembre l’investitore non dovesse decidere per l’affrancamento, nei prossimi mesi sarà soggetto al pagamento di una tassa retroattiva sui guadagni passati, tenendo conto che l’aliquota al 26% colpisce anche i guadagni maturati gli anni scorsi.

 

Prestiti personali, come ottenerlo senza busta paga

Sono in aumento le richieste di prestiti personali in questo momento di crisi che l’Italia sta attraversando, prestiti spesso rivolti a sostenere le spese di tutti i giorni, e fra quelli che li richiedono sono tanti ad essere senza busta paga. Di solito, tale tipologia di prestito viene richiesto dai giovani per far fronte a piccole o grandi spese impreviste. Di solito, nel momento in cui si richiede un prestito in banca, viene chiesta la busta paga come garanzia di pagamento per constatare il reddito dell’ eventuale cliente. Se non si è in possesso della busta paga da lavoro, è quasi impossibile ottenere un prestito. Ma non del tutto.

Mutuo BancoPosta per rinnovare l’abitazione: fino al 100% per le spese di ristrutturazione

Per richiedere e avere un prestito senza busta paga ci si può muovere con l’ipoteca su immobile di proprietà: chi infatti ha un immobile di proprietà potrebbe ipotecarlo a garanzia del prestito, in modo tale che nell’evenienza di insolvenza la banca potrebbe rifarsi sulla casa ipotecata per recuperare il credito restante. Nel caso in cui l’immobile di proprietà sia in affitto, il canone mensile di locazione potrebbe essere una garanzia sufficiente per la banca, poiché rappresenta un’entrata costante e dimostrabile.

Altra via, quella di affidarsi ad un garante, una persona che cioè potrà dare garanzie per chi richiede il prestito e non ha una busta paga e che, in caso di mancato pagamento, potrà coprire l’importo dovuto. I prestiti personali senza busta paga, in ogni caso, prevedono cifre che di solito non superano i 5000 euro e che durano circa 24 mesi.

 

I migliori prestiti personali senza garanzie aggiuntive

Le diverse offerte di prestiti personali che non hanno bisogno di buste paga come garanzie: proposte, tassi, e quale scegliere. Banche e finanziarie stanno proponendo nuove offerte di prestito personale indirizzate ai lavoratori atipici o agli studenti che hanno bisogno di liquidità ma che non possono offrire garanzia di rimborso o rivalsa da parte della banca in caso di insolvenza.

Buoni fruttiferi postali, un investimento per il lungo periodo a interessi crescenti

Tra le migliori proposte c’è quella Poste Italiane, che propone  Special Cash Postepay, prestito che può essere richiesto da tutti i titolari di carta Postepay per la richiesta di una somma compresa tra 750 e 1.500 euro direttamente sulla carta. La restituzione della somma richiesta avviene in 15, 20 e 24 mesi a tassi vantaggiosi. Per una richiesta di 750 euro, il rimborso sarà di 850,50 con tan fisso  allo 0% e taeg al 18,21% e una rata di 54,50 euro; se si richiedono 1000 euro, l’importo totale da restituire sarà di 1.138, sempre con tan fisso e taeg al 16,51%.

Prestiti personali, quali banche offrono le migliori condizioni

Unicredit offre Creditexpress Giovani, a tasso fisso, che permette, ai giovani, di ottenere un prestito da 600 a 5.000 euro, anche senza garanzie, da restituire in un periodo tra otto e 36 mesi. Questo prestito non ha spese d’istruttoria ed è finalizzato al pagamento delle spese scolastiche o accademiche.

Findomestic  propone soluzioni vantaggiose in base alle esigenze; si inizia dal finanziamento ‘altri progetti’ che eroga un importo di 14.000 euro con un Tan ed un Taeg fissi del 7,58 e del 7,85%. Dopo aver saldato le prime sei rate, si può decidere di cambiare la somma di pagamento, aumentandola o diminuendola. Il premio cambierà in base alla durata del finanziamento.

Una polizza per proteggere la salute di tutta la famiglia: scopri qual è quella giusta

Si chiama ARAG Multioption ed è una nuova polizza assicurativa di tutela legale che prevede una serie di alternative che vanno dai viaggi agli immobili o, nel nostro caso, proprio alla salute. Sì, perché proteggere se stessi e tutta la famiglia da questo punto di vista è assolutamente fondamentale e in caso di infortunio o danno al proprio stato di benessere permanente, è importante avere la certezza di una copertura assicurativa totale.

Family on the beach

Che cosa garantisce ARAG Multioption?

La polizza di Tutela Legale è quel tipo di assicurazione che copre le spese dell’avvocato e quelle dei periti necessarie per far valere i propri diritti di fronte alla legge. ARAG Multioption, studiata per soddisfare al massimo il cliente privato e i suoi cari, riguardo all’opzione salute garantisce la possibilità di:

  • chiedere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza di malpractice medica. Chi dopo un intervento, per esempio, subisce una menomazione per errore umano, può essere coperto e tutelato nei suoi diritti.
  • di far valere i propri diritti nelle polizze Infortuni, Malattie, Rimborso Spese Mediche, Credit Protection Insurance (CPI) e Long Term Care(LTC). Se queste compagnie, insomma, nonostante un danno, non intendono riconoscerlo, ci si può affidare ad ARAG Multioption.

Non è solo la salute, comunque, ad essere una priorità nella nostra vita. E’ necessario essere in possesso di una valida assicurazione anche prima di un lungo viaggio ad esempio, o nella vita di tutti i giorni addirittura ci si può proteggere da truffe e disservizi legati ad internet. La polizza, infatti, vanta 7 opzioni differenti per un’ampia rosa di scelta. Ecco quali sono:

  1. Hai a cuore la tua Salute? Opzione Salute
  2. La tua Sicurezza viene prima di tutto? Opzione Sicurezza Personale
  3. Vuoi proteggere i tuoi Immobili? Opzione Patrimonio Immobiliare
  4. Sei uno sportivo? Opzione Sport
  5. Vai in vacanza o viaggi? Opzione Viaggi e Vacanze
  6. Hai una famiglia o sei single? Opzione Capofamiglia
  7. Navighi su internet o usi i Social Network? Opzione Web@ctive

Per maggiori informazioni, per un preventivo e per trovare il punto vendita più vicino, potete visitare il minisito del prodotto a questo indirizzo: multioption.arag.it

Conti correnti, le offerte a canone e spese zero

Buone le offerte di conto Webank che prevede Canone annuale di conto corrente, di bancomat e di carta di credito a zero spese, Prelievi bancomat illimitati in area euro e Bonifici Italia a zero spese

Apertura e chiusura conto a zero spese

Sulle somme non vincolate in conto corrente è prevista l’imposta di bollo fissa, sulle linee vincolate in conto corrente è dovuta l’imposta di bollo proporzionale. Imposte e oneri fiscali sono a carico del cliente.

Conti Correnti, le migliori offerte a confronto

Ottima l’offerta di Conto Corrente Arancio

Zero canone e zero imposte, Carta di Credito Visa Oro e Carta Bancomat a zero canone, Prelievi gratuiti in tutti gli sportelli Bancomat e V PAY d’Europa, Operazioni da web, mobile, App  e in filiale ,nessuna Imposta di bollo, Apertura e chiusura conto azero spese, Bonifici e Pagamenti a zero spese, Fido a zero spese

Conti correnti a zero spese, è boom di offerte. Ecco le migliori

BE Jump 18-30 anni è il conto corrente che viene proposto da Banca Etruria ai giovani clienti, studenti o lavoratori, che vogliono una soluzione pratica ed economica per custodire e gestire i propri risparmi. È  un conto a zero spese, carta prepagata gratuita (ricaricabile on line, via bancomat e in filiale, fino a 10.000 euro) bancomat che permette con prelievi agli sportelli di banca Etruria a costo zero e per 10 volte a trimestre senza commissione agli sportelli di qualsiasi altra banca. Per chi diventerà titolare di un conto Be Jump 18-30 anni di Banca Etruria entro il 3 giugno 2014 avrà diritto a partecipare all’estrazione di uno dei 50 cofanetti “Volagratis Flybox” .

 

Carte di credito flessibili, la possibilità di rimborso rateale

Le carte di credito flessibili sono strumenti finanziari che mettono a disposizione del cliente una determinata somma di denaro che questi può spendere per qualunque tipo di acquisto e in qualunque momento, rimborsandola attraverso rate mensili o in un’unica soluzione a fine mese. La modalità di rimborso viene concordata al momento della stipula del contratto.

Nel dettaglio, nel momento in cui viene rilasciata una carta di credito viene concesso al titolare un fido da utilizzare per acquisti o prelievi. La parte della somma spesa nell’arco del mese verrà poi ripristinata mediante i rimborsi effettuati secondo la modalità concordata.

Il vantaggio di questa particolare tipologia di carte di credito è dato soprattutto dalla flessibilità delle modalità di rimborso, in quanto è possibile scegliere mensilmente l’importo della rata da pagare, inoltre è possibile rimborsare l’intera cifra dovuta in qualunque momento. Tuttavia, trattandosi di un fido, viene applicato un tasso di interesse.

Carte prepagate: Deutsche Bank debutta con Simplia

I vantaggi rispetto ai tradizionali prestiti personali sono molteplici. A differenza di un prestito finalizzato, infatti, la somma messa a disposizione del cliente può essere utilizzata per qualunque tipo di acquisto. Inoltre si ha sempre a disposizione una somma di denaro, il cui ammontare è ripetutamente ripristinato attraverso i rimborsi, per cui non è necessario chiedere ogni volta un nuovo prestito, avviare una nuova pratica e attendere l’erogazione.

Nello scegliere la carta revolving più adatta alle proprie esigenze occorre valutare una serie di fattori, tra cui il tetto massimo di spesa fissato, le spese e le commissioni connesse alla carta, il tasso d’interesse applicato e le modalità di rimborso.

Tra le società finanziarie che rilasciano questo tipo di carte di credito figura Agos Ducato, che offre una vasta gamma di carte di credito flessibili utilizzabili per qualunque tipo di acquisto.

 

 

Buoni Fruttiferi Postali, le nuove emissioni e i rendimenti

Fa parte delle nuove emissioni il Buoni Fruttiferi Postali Diciottomesi, serie D51, titolo di risparmio a 18 mesi con interessi variabili pagati a scadenza di ciascuno dei 3 semestri e tassi pari allo 0,25% alla fine del primo semestre, allo 0,37% alla fine del secondo e allo 0,42% alla fine del terzo semestre.

I Buoni Fruttiferi Postali  Renditalia, serie R13, con durata triennale, con interessi liquidati alle fine di ogni anno, e tasso identico al rendimento dei Bot semestrali emessi il mese precedente il semestre in questione più uno spread fisso dello 0,15%.

>Buoni fruttiferi postali, un investimento per il lungo periodo a interessi crescenti
Buoni Fruttiferi Postali 7 insieme, serie S27, investimento con durata settennale che dà un interesse del 2,00% sul capitale versato dal primo al sesto anno e alla fine del settimo anno permette il riscatto del capitale restante cui va aggiunto un tasso di rendimento annuo pari all’1,76% netto (2% lordo) in calo dall’1,91% netto di marzo.

Il Buoni Fruttiferi Postali  3×4, serie T30, durata di 12 anni, con un rendimento effettivo annuo lordo liquidato a un tasso dell’1% alla fine del primo triennio, dell’1,40% alla fine del secondo, dell’1,80 % alla fine del terzo e del 2,30% alla scadenza;
Buoni Fruttiferi Postali Ordinari, serie C14, di 20 anni con interessi annui crescenti: dallo 0,25% lordo del primo anno al 2,38% dell’ultimo, in calo dal 2,77% lordo della precedente serie.
Buoni Fruttiferi Postali Indicizzati all’Inflazione Italiana, serie J46, di durata decennale che danno un di interesse annuo lordo pari allo 0,50%, più il recupero del tasso d’inflazione annuo calcolato dall’Istat. Diversi i rendimenti anche a seconda della tipologia di Buoni Fruttiferi Postali che si scelgono e sono tante le nuove emissioni del 2014

 

La crisi Ucraina spinge i capitali russi in Europa

Gli investitori mondiali continuano ad andare via dalla Russia e, a dirlo, come scrive Ambrose Evans-Pritchard in un editoriale pubblicato sul Telegraph, è la stessa Bce.

L’Eurotower ha avvisato che la fuga di capitali dalla Russia dal principio della crisi ucraina potrebbe essere molto più alta di quanto stimato dal Cremlino, a riprova di come le sanzioni e la paura di vedere messe in futuro misure ancora più restrittive stiano danneggiando gravemente l’economia russa.

Conti correnti a zero spese, è boom di offerte. Ecco le migliori

“Stiamo assistendo a flussi in uscita molto significativi (dalla Russia), che sono stati stimati nell’ordine di 160 miliardi di euro”, ha detto Mario Draghi, senza precisare la fonte dei numeri. È  l’equivalente di $222 miliardi, contro isoli  $51 miliardi resi noti dal ministro delle finanze russo. Il dato è riferito al primo trimestre ed è destinato ad aumentare, dal momento che nelle ultime settimane pochi progressi sono stati fatti sul fronte Russia-Ucraina. Draghi ha anche sottolineato che la fuga di capitali è stata uno dei motivi che ha fatto salire il rapporto di cambio euro/rublo, motivo che ha complicato ancor di più la politica monetaria della Bce.

“I numeri resi noti da Draghi sono un ammontare enorme e se sono corretti indicano che la Russia è nei guai molto più di quanto si pensi – ha commentato al Telegraph Tim Ash, di Standard Bank – Si tratta della stessa intensità di flussi in uscita a cui abbiamo assistito alla fine del 2008 dopo la crisi di Lehman”.

La situazione è così grave che Chris Weafer, di Macro Advisory a Mosca, ha evidenziato che il danno finanziario sofferto da Mosca nelle ultime settimane può essere stato tale da spingere il Putin a attenuare le pressioni sull’Ucraina.

 

Rinegoziare mutuo, è boom con la discesa dello spread

Se si vuole cambiare mutuo senza cambiare banca è possibile rinegoziare il proprio mutuo. È un vantaggio che può essere usato per avere dei benefici rispetto alle condizioni della prima stipula del mutuo.

Se la banca non vuole rinegoziare il mutuo, la cui natura esige il consenso anche della banca mutuante, il debitore può rivolgersi ad un altro istituto di credito che potrebbe soddisfare le sue diverse esigenze economico-contrattuali.

I migliori mutui di maggio a tasso variabile

In questo momento si sta avendo un vero e proprio boom di richieste di rinegoziazione dei mutui, motivati principalmente dal fatto che le condizioni che si stanno delineando stanno, facendo nascere offerte sicuramente più convenienti rispetto alle antecedenti.
Stando ad un’indagine fatta sui dati del sito specializzato Mutui.It, le domande di rinegoziazione hanno raggiunto il 13,7% delle domande totali di mutuo. Il motivo è che gli italiani chiedono un cambio del mutuo per i tassi più convenienti garantiti dal ridimensionamento dello spread. Si continuano, comunque, a privilegiare i tassi variabili, dal momento che le prospettive sono di mantenimento di tassi bassi per un lungo periodo di tempo.

Facendo una statistica, oggi i migliori mutui a tasso variabile risultano essere mutuo a tasso variabile Trasformamutuo BNL del gruppo BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93%; il mutuo a tasso variabile Hello Bank! di BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93% con zero spese di istruttoria; e il mutuo a tasso variabile IW Mutuo a tasso variabile di IW Bank, che offre un TAEG pari al 3%.

 

Buoni fruttiferi postali, un investimento per il lungo periodo a interessi crescenti

La Cassa Depositi e Prestiti ha annunciato la disponibilità presso gli uffici postali delle nuove serie di Buoni Fruttiferi Postali. Per marzo 2014 sono disponibili nuove serie come il Buono fruttifero 3X4 della serie T29, per un investimento di lungo periodo con la sua durata di 12 anni, che riconosce un tasso di interesse crescente nel tempo.