Alitalia richiede più tempo per trovare un compratore e l’ottiene: il Consiglio dei Ministri ha infatti dato al vettore maggiore tempo per la scelta dell’acquirente e per la restituzione del prestito ponte ottenuto dallo Stato. Scontentando, sembrerebbe, in qualche modo Lufthansa.
Alitalia, prestito ponte sotto indagine Commissione Europea
La Commissione Europea mette sotto indagine il prestito ponte concesso dallo Stato ad Alitalia per provvedere al suo risanamento in attesa della vendita: un altro tassello di complicazioni in un percorso che è stato tutt’altro che tranquillo per la compagnia aerea italiana.
Piazza Affari: vola Fiera di Milano, crolla la Juventus, sale la Roma
Piazza Affari nel segno di Fiera di Milano, che sta seguendo un rally in questa seduta. A metà della seduta infatti, il titolo guadagna il 3%, grazie alla notizia del ritorno nel segmento Star per la società. Soddisfazione naturalmente dai vertici aziendali, che hanno parlato attraverso l’amministratore delegato e direttore generale, Fabrizio Ciucci. Il percorso di rivalutazione societaria sta iniziando a dare i suoi frutti, dopo che la stessa Fiera di Milano aveva chiesto, un anno e mezzo fa, di uscire dal segmento Star a causa del coinvolgimento nella nota vicenda giudiziaria, che a settembre ha visto la conclusione. Ora si torna in star, e il titolo prende il volo.
Il titolo della Juventus
Il campionato di calcio ha invece ieri subito una scossa, con la vittoria del Napoli a Torino, anche in borsa. Il titolo della Juventus sta reagendo male alla sconfitta, che la pone a serio rischio per lo scudetto. Le perdite di introiti che potrebbero derivare hanno fatto crollare il titolo del 4%, come era già plausibile dopo ieri sera. I risultati sul campo sono legati agli utili, e Koulibaly potrebbe costare molto alla Juve, non solo nel prestigio sportivo. La Juventus ha ora un calendario difficile, e il titolo oscillerà molto.
Discorso inverso per la Roma, che è attesa domani a Liverpool per la semifinale di Champions. Oggi il titolo dei giallorossi vola, con il più 6,50%.
Generali, Donnet: nuovo piano industriale una rivoluzione
Generali non sta con le mani in mano: è giù impegnata nella preparazione nel nuovo piano industriale per i prossimi anni ed l’ad Philippe Donnet non le manda a dire in occasione dell’assemblea degli azionisti in corso a Trieste: la società è pronta a crescere attraverso una vera e propria rivoluzione di intenti.
I rally di oggi, ancora bene la Banca Popolare di Sondrio
Bancari in evidenza oggi a Milano, in modo per la Banca Popolare di Sondrio, che dopo il +7% di ieri sul titolo, oggi ha aggiunto un altro 3%, conseguendo il miglior risultato degli ultimi due giorni.
La Banca Popolare di Sondrio resta la sola a non essere ancora una società per azione, nonostante la nuova legge del governo, e ad essere sul mercato milanese.
Resta una banca popolare in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci in via definitiva sulla riforma voluta dal Pd, già archiviata dalla Consulta lo scorso 22 marzo. Per il momento, gli analisti si attendono altri rally per la banca.
Gli altri titoli
Ma oggi sono andate bene anche Unicredit, che ha realizzato un +2,92%, e Mediobanca, con il 3,04%.
in America,bene Morgan Stanley, dopo che i bilanci hanno mostrato un forte rialzo degli utili. La banca sta trainando il Dow Jones, per la verità piuttosto fiacco altrimenti. Il Dow Jones infatti spunta un timido +0,08%, mentre va meglio il Nasdaq, con il +0,35%, nonostante la cattiva giornata di alcuni tecnologici. Male Google e Apple, malissimo Facebook, che perde quasi l’1,20%.
Bene i tecnologici asiatici, con Alibaba a +1,93%, ma molto bene Tesla, al +2,17%, nonostante un nuovo problema alla produzione.
Vivendi attacca Elliott: oggi cda straordinario Telecom
Gli animi sono agitati e la situazione tutt’altro che semplice ed in attesa del parere del Tribunale di Milano sul ricorso da lei presentato in merito all’assemblea del prossimo 24 aprile, Vivendi attacca Elliott Management, sancendo l’ennesimo episodio di contrasto tra le due società.
Il punto sul mercato azionario. Cosa succederà ora?
Questo trimestre il mercato azionario globale ha visto una flessione dei profitti, dopo che gli ultimi due anni avevano registrato una serie di record. Sono andati male i paesi più avanzati, con il mercato britannico giù del 7% e quello giapponese del 5%. Lievi flessioni anche per Wall Street, mentre sono andati bene i mercati emergenti.
Cosa succederà ora
I mercati emergenti hanno invece realizzato profitti, attorno al 40%. Ora gli analisti si attendono dei nuovi rialzi, crisi internazionali permettendo.
Ecco quindi che si iniziano ad indicare delle strategie a lungo termine, che possano portare a profitti sostanziosi, sfruttando la nuova primavera dei mercati.
Quindi ecco rinnovarsi i portafogli degli investitori. Gli orizzonti iniziano a delinearsi. Ad esempio sembra tornato il tempo di investire in criptovalute, mentre il mercato azionario statunitense sembra avere degli aspetti speculativi destinati a sgonfiarsi.
Per questo è fondamentale disfarsi delle azioni sopravvalutate, in modo da incassare oggi, per prendere azioni che possano invece crescere in futuro.
Negli USA, nonostante i costi per gli investimenti, si potrebbe assistere ad una nuova serie di investimenti sostanziosi, con la riforma fiscale di Trump, che consentirebbe di abbassare i costi.
Sui mercati europei invece, oltre ai costi più bassi, si potrebbero verificare situazioni vantaggiose grazie alla ripresa generale dell’Eurozona.
Per la Gran Bretagna invece, i profitti sono attorno al 4%, e le tasse basse. Però qui pesa ancora l’incertezza della Brexit.
MPS vola in borsa. È il caso di investire?
Oggi è la giornata di Monte dei Paschi che alla borsa di Milano guadagna ora l’1,16%, dopo essere arrivata quasi al 2%.
Questo rally è spinto da indiscrezioni stampa, che parlano di una possibile operazione finanziaria da parte dell’istituto di credito.
La cartolarizzazione dei crediti
Oggi infatti si è iniziato a parlare di una quotazione dei titoli della cartolarizzazione dei propri crediti non performanti, da mettere sul mercato da parte della banca toscana.
La stampa parla di un pacchetto da 24,6 miliardi di euro da mettere sul mercato. Si tratta di un’operazione inusuale per la piazza di Milano, a cui servirebbe la garanzia pubblica almeno per la parte senior, considerata a bassissimo rischio.
L’operazione partirebbe a breve per concludersi entro giugno. A pubblicare le indiscrezione è stato il quotidiano finanziario Milano Finanza, che ha descritto l’operazione come un’iniezione di liquidità per le senior notes garantite, oltre che ha portare nuovo denaro nelle casse con il rally dei titoli.
Una boccata d’ossigeno, dopo il brutto inizio d’anno, per la banca, che aveva visto le quotazioni delle sue azioni subire un grosso ridimensionamento.
La banca, secondo l’amministratore delegato di Mps, Morelli, sembrerebbe sulla via del risanamento, come detto nell’ultima assemblea degli azionisti: “rispetto alla fine del 2017, abbiamo una inversione di tendenza. Una ripresa degli impieghi vivi lordi e stiamo aumentando la raccolta commerciale nonostante il taglio del costo della raccolta. Un segno che la banca si rimette in cammino. L’attività dei prestiti sta recuperando nel corso del 2018”.
Vivendi cede 19,19% di azioni Mediaset a fiduciaria
Vivendi cede 19,19% di azioni Mediaset ad una fiduciaria, mettendo in questo modo fine a parte dei “problemi” che ha con la società stessa. Sembra che la messa alle strette su Telecom abbia spinto i francesi a tentare di essere in linea con le richieste di legge in almeno uno dei suoi comparti di interesse.
Telecom: Elliott Management pronto alla scalata?
Elliott Management sembra davvero intenzionato a spodestare Vivendi da Telecom. Forse parlare di scalata è ancora prematuro, ma è fuori da ogni discussione che abbia già raggiunto l’8,8% delle azioni della società di telecomunicazioni e sia pronto a puntare al 13,7%.
Le criptovalute si riprendono, male i tecnologici
La giornata di oggi, per gli investitori, è segnata dalle brutte performance dei tecnologici e da quelle buone delle criptovalute. Anche i bancari vanno bene, almeno quelli italiani, mentre c’è la brutta caduta di Sberbank of Russia.
Per quel che riguarda i tecnologici, si va dal -2,56% di Apple al -2,10% di Tesla, ma la caduta più pesante è quella di Nvdia con il -3,22%.
I motivi
I motivi per la caduta dei tecnologici sono svariati. Da una parte, l’effetto dello scandalo Facebook e dei dati rubati non si è ancora assopito. Ma la ragione dello scandalo appare più pretestuosa che reale visto che la Cambridge Analytica aveva già operato, allo stesso modo, per altri clienti.
Anche le nuove leggi americane sono molto permissive, e chi pensava che i propri dati fossero al riparo, si era certamente illuso.
Per Tesla continuano a pesare le difficoltà produttive per la sua nuova berlina, la prima di massa per la famosa casa automobilistica dell’elettrico.
Le critpo
In ripresa invece le criptovalute, con un week-end più che positivo, dopo mesi di ribassi continui. Anche oggi i segnali sono confortanti per chi aveva investito nel nuovo mercato, soprattutto nel momento più alto di fine dicembre e inizio gennaio. Dopo un crollo fino al 70%, si attende il nuovo rally di primavera.
Cassa Depositi e Prestiti compra azioni Telecom
Cassa Depositi e Prestiti comprerà azioni della Telecom: cosa significherà questo per Vivendi e la sua maggioranza? Ed ancora, cosa accadrà nel corso della riunione in cui il cda dovrà essere nuovamente formato? Di certo vi sarà da vederne delle belle.
Criptovalute: inversione di tendenza?
Le criptovalute hanno passato “una buona Pasqua”, per la gioia degli investitori che sono rimasti scottati dagli ultimi mesi, con alcune, come Ripple, che hanno addirittura perso più del 70% di capitalizzazione.
Una situazione in parte prevista da alcuni analisti, che avevano parlato di un ridimensionamento del 50%, prima di un altro grande rally.
La ripresa
E proprio il rally successivo interessa ora agli investitori. Quando le criptovalute riprenderanno il trend che le ha portate a rendimenti elevati l’anno scorso?
È probabile che il momento sia vicino. Dopo la chiusura temporanea di due piattaforme di scambio importanti in Giappone, e le voci di nuove regolamentazioni, il mercato sembra si sia assestato.
Le voci di nuove regole, e le normative che saranno applicate, spazzeranno via le monete cattive, per tenere in piedi solo quelle buone. Chi ha investito su queste, è probabile che tra un mese inizierà a sorridere di nuovo, salvo nuovi clamorosi casi, come ad esempio gli hackeraggi dei mesi scorsi.
Probabilmente siamo vicini a un nuovo rally, non quantificabile adesso, visto la tendenza delle cripto a oscillazioni che non si osservano in nessun altro mercato.
Anche le nuove richieste delle autorità europee sono oggi archiviate, e le critpo dunque dovrebbero essersi liberate di un po’ di quei dubbi che le stavano accompagnando.
Mediaset vola in Borsa dopo Sky
Mediaset vola in Borsa dopo l’accordo trovato con Sky: la pace fatta tra le due società ha portato la milanese a lasciare il segno in questa prima seduta di Piazza Affari dopo le feste pasquali: il titolo Mediaset balza infatti in avanti del 6,81% a quota 3,32 euro. E tutti aspettano la reazione di Vivendi.