Sterlina e Brexit, scenderà ancora?

La richiesta di Brexit è stata ufficializzata e gli animi hanno già iniziato a scaldarsi: cosa succederà adesso, la sterlina scenderà ancora? I mercati si sono già stabilizzati o bisogna temere il peggio? Sono domande che gli analisti si stanno ponendo, nonostante una momentanea stabilità delle intenzioni degli investitori.

La Brexit si avvicina: conviene investire in Pound?

Un investimento che sa di scommessa. Sfrutta il trend, anticipandolo e giocando sulle sensazioni di mercato. Quando mancano 9 giorni a una decisione, presa dal popolo, che potrebbe cambiare il corso della storia britannica.

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Perché la sterlina sta crollando sul forex nel 2013?

Il 2013 si è aperto con una raffica di vendite sulla sterlina, che sul forex continua a perdere valore nei confronti delle valute più importanti. Ma qual è la motivazione che sta spingendo i grandi investitori internazionali a scommettere forte sul calo del pound? Innanzitutto, alla base c’è una motivazione prettamente di natura macroeconomica. Il Regno Unito non riesce a superare con decisione il ciclo recessivo che sta mordendo l’economia di sua Maestà ormai dal 2008: così il 2012 potrebbe chiudersi con la terza recessione in quattro anni.

Investire sul forex con gli Etc

Negli ultimi anni, complice il crollo dei mercati azionari e i bassi tassi di interesse di mercato, è aumentato l’interesse verso il forex, ovvero il mercato internazionale delle valute. Gli investitori retail puntano molto all’accesso diretto su questo mercato attraverso broker specializzati, in quanto si riesce a spuntare una maggiore efficienza e un netto risparmio sui costi di transazione. Tuttavia, accanto alla categoria dei trader dinamici ce né un’altra che preferisce uno stile da “investitore puro”. Da un paio d’anni sono quotati alla borsa di Milano gli Etc sulle valute.

Valute: le prospettive degli investimenti nella sterlina

La sterlina è stata capace di realizzare il suo maggior guadagno nei confronti dell’euro da gennaio 2009, dunque da due anni esatti: il recupero in questione è stato possibile grazie soprattutto a quegli investitori che hanno speculato in gran numero sull’economia britannica, ritenuta in grado di riprendersi molto più velocemente rispetto a quelle nazioni che adottano la moneta unica europea. La valuta di Sua Maestà si è apprezzata nei confronti del Vecchio Continente, ma al contempo ha perso terreno dal dollaro. Tra l’altro, sono molti gli economisti che hanno previsto le nuove manovre di Bank of England, in primis l’aumento del tasso di mercato nel corso del terzo trimestre del 2011 e un interessante incremento da parte della produzione nazionale, una stima superiore rispetto alle attese di dicembre. Intanto, i rendimenti relativi alle obbligazioni iberiche di Spagna e Portogallo sono cresciute in maniera sostanziosa, visto che gli stessi investitori finanziari si stanno preparando alle audizioni sul debito della prossima settimana.